Venticinque anni fa ci lasciava Scirea, una icona del nostro calcio

Palmares infinito, giocatore esemplare e simbolo di un’epoca del calcio che fu: non ha limiti la storia di Gaetano Scirea, icona del calcio italiano scomparso tragicamente venticinque anni fa.

Scirea in azione (fonte Danyele- Wikipedia)
Scirea in azione (fonte Danyele- Wikipedia)

Carriera costellata da soddisfazioni e riconoscimenti, per un uomo che da sempre è riconosciuto come uno dei massimi interpreti del ruolo di ‘libero’ e che insieme a Zoff, Cabrini e Gentile formò l’impenetrabile linea difensiva di Juventus e dalla Nazionale “Mundial” del 1982. Campione in campo e fuori, nacque calcisticamente nell’Atalanta (che lo rilevò da ragazzo dalla Serenissima San Pio X) prima di esplodere definitivamente nei bianconeri dove, oltre a diventare uno dei cinque calciatori della storia ad aver conquistato tutte le competizioni Uefa, detenne per molto tempo il record di presenze.

Inutile addentrarsi nei tragici momenti della scomparsa, legati al bruttissimo incidente in Polonia dove era stato inviato da mister Zoff (di cui era secondo) per visionare gli allora rivali in Coppa Uefa della Juve, fa invece piacere legare il suo ricordo alle parole apparse sul sito ufficiale della Juventus, che riportiamo integralmente: “Non passa anno da quel tragico 3 settembre di venticinque anni fa senza che la Juventus e il mondo del calcio italiano si fermino in raccoglimento per ricordare una delle più nobili figure della storia di questo sport: quella di Gaetano Scirea.

Esempio di lealtà e correttezza in campo grazie alla classe cristallina di cui era dotato, che gli permetteva di ergersi tra gli avversari con eleganza e intelligenza (mai un’espulsione in carriera), fuori dal terreno di gioco è stato un modello di umanità e garbo, stimato da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e dalle generazioni future.

“Gai” se ne andò nel 1989, a soli 36 anni, mentre era in Polonia per la sua Juve, ad osservare il prossimo avversario dei bianconeri in Coppa Uefa, il Gornig Zabrze.

Nel 25° anniversario della sua scomparsa, la società e tutto il popolo bianconero si stringono a Mariella e Riccardo nel ricordo dell’indimenticabile campione”.

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