Che fine ha fatto… Renato, il latin lover che non fece innamorare Roma

Torna la rubrica “Che fine ha fatto…?”.

Questa settimana ricorderemo l’esterno brasiliano che arrivò nel la stagione 88-89 alla Roma di Niels Liedholm: Renato Portaluppi detto Renato. Era il prodotto più puro del calcio brasiliano, un esterno dalle belle promesse, però mai mantenute. Arrivò in Italia con un palmarés di tutto rispetto: l’anno prima, infatti, vinse la Coppa Libertadores e la Coppa Intercontinentale. Allora perchè sbagliò nella capitale? Qualcuno parla di “saudade”, altri invece dicono che pensava più alle donne che al campo. Infatti, Renato, in Brasile era considerato un vero e proprio latin lover. Al suo arrivo in Italia il “Guerin Sportivo” gli dedicò la prima pagina che recitava “Re Nato”, a sottolineare come questo giocatore avrebbe trascinato la Roma a vincere lo scudetto (quell’anno conquistato dall’Inter di Trapattoni). Proprio il Guerin Sportivo pubblicò un’intervista ai romani che evidenziava uno slogan che incitava al nome dell’asso brasiliano: “Forza Roma, Portaluppi, so finiti i tempi cupi”. “Quanti gol segnerò? Finora, in Brasile, in due stagioni ne ho segnati 25, qui punto a migliorarmi”. Risultato? 0 gol segnati in 23 presenze con la maglia giallorossa. Dopo l’esperienza nella capitale tornò al mittente, in quel Flamengo che lo riabbracciò quasi fosse un eroe. Ma ora? Che fine ha fatto Renato? Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo nel 1999, il brasiliano guida l’Atletico Paranaense dallo scorso anno, dopo tante esperienze e parecchi esoneri nel Madureira (00-01), Fluminense (02-03/07-08 e 09), Vasco da Gama (05-07/08-09), Bahia (10), Gremio (10-11). Il classico brasiliano con la saudade, o un vero e proprio “pacco”?