Soli contro tutti – I migliori (ed i peggiori) portieri della 16a giornata

Sedicesima e penultima giornata del 2011 discretamente positiva per la maggior parte dei portieri della Serie A. Dopo tanti esperimenti finalmente si è tornato a giocare su due giorni solamente, senza strani anticipi e posticipi ancora non assorbiti dagli appassionati italiani. Rispetto alla media delle altre giornate gli errori sono stati leggermente maggiori e gravi, con evidenti riscontri sul risultato finale.

Nella prima analisi dei voti de “La Gazzetta dello Sport” notiamo che la percentuale dei portieri sufficienti è molto più alta rispetto a quella della scorsa giornata (80,9 a 66,6%). Nel sedicesimo turno sono diciassette i portieri con votazioni tra il sei ed il sette, mentre sono quattro gli insufficienti con voti dal quattro e mezzo al cinque e mezzo. Come era prevedibile quindi, lo scorso turno è stato un mezzo passo falso subito superato.

Passando al podio settimanale ciò che balza immediatamente agli occhi è la presenza di tre portieri di altrettante big, fatto ancora inedito per questo campionato.

Fonte immagine: Roberto Vicario

I migliori

Prima volta in classifica e primo posto per Julio Cesar, decisivo nel salvare il prezioso uno a zero dell’Inter a Cesena. Si comporta bene in tutta la partita, gestendo in modo tranquillo gli attacchi bianconeri. Dopo il goal di Ranocchia il Cesena potrebbe pareggiare su un’azione di calcio d’angolo, ma la botta ravvicinata di Ghezzal viene salvata da un riflesso felino del portiere brasiliano, che con una respinta di piede nega la gioia del goal a tutti i tifosi bianconeri. Probabilmente è stata la migliore prestazione stagionale di Julio Cesar, che senza infortuni può puntare a ritornare uno dei migliori portieri del mondo. La possibile rinascita dell’Inter passa molto anche dal rendimento del proprio portiere, arma in più dell’armata nerazzurra di due stagioni fa.

Oramai abbonato ad un posto tra i migliori è Gigi Buffon, questa settimana al secondo posto. Nella tranquilla partita contro il Novara è ancora protagonista quando sull’uno a zero salva il risultato, deviando un bel colpo di testa destinato all’angolino destro. Spesso viene detto che un grande portiere è tale se risponde presente anche se viene chiamato in causa una volta in una partita. Beh, Buffon è l’esempio lampante che conferma la tesi. Un attacco pericoloso del Novara ed una parata decisiva del portiere bianconero, in una partita a senso unico. Sono questi i momenti decisivi tra una stagione al vertice ed un’ennesima da dimenticare.

Terzo posto per Maarten Stekelenburg, assente da un po’ in questa rubrica. Nella bella vittoria della Roma a Napoli ha fermato in varie occasioni i giocatori avversari. Sempre presente e sempre sicuro, è alla base della vittoria fuoricasa. Nonostante il forcing napoletano non si è mai tirato indietro ed ha dato ai compagni una sicurezza decisiva e tranquilla. Per il portiere olandese le luci sono più delle ombre durante questa stagione. Per lui vale lo stesso discorso di Julio Cesar: la possibilità di migliorare la stagione della Roma è anche compito suo, come per ogni portiere (sopratutto delle grandi squadre).

I peggiori

Esordio in A sfortunato per il giovane Ugo Gabrieli (classe ’89) del Lecce, subentrato a Julio Sergio. L’unico errore (ma decisivo) è sull’errata uscita che porterà al 2 a 3 del Parma, dando la carica per il successivo pareggio. Mercoledì sera avrà l’occasione di riscattarsi a San Siro contro l’Inter. Non sarà sicuramente un errore all’esordio a pregiudicare quella che si preannuncia l’ennesima carriera ad alto livello di un portiere italiano.

L’incostanza è il difetto peggiore di Artur Boruc, protagonista in negativo nel pareggio tra Fiorentina ed Atalanta. Sopratutto ha la responsabilità sul goal del momentaneo uno a uno di Masiello, su cui si tuffa in modo troppo goffo e lento per provare a salvare il pallone. A questo punto non è scontato che continui a rimanere il titolare dei viola, e non sarebbe un’eresia vedere Neto dal primo minuto nelle prossime partite.

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