Le Stati(calci)stiche: Matri-monio viola

Il passaggio di Matri alla Fiorentina non aveva turbato più di tanto i tifosi rossoneri, anche perché il centravanti non sembrava affatto passare il periodo migliore della sua carriera.

Fonte: ACF Fiorentina (violachannel.tv)
Fonte: ACF Fiorentina (violachannel.tv)

E invece molti si sono dovuti ricredere. Ha segnato 2 gol con 2 tiri al suo esordio con i viola, mentre ne aveva fatto solo uno con 22 tiri al Milan. Intanto prosegue la striscia positiva della difesa di Montella che non subisce goal da 5 giornate: come nota OptaPaolo si tratta della serie più lunga della squadra in un solo campionato dalla stagione 81-82.

 

Nell’attacco rossonero, invece, se si risveglia Balotelli, Matri resterà solo un opaco ricordo. Il bomber milanista deve aver appreso bene la lezione di Seedorf tanto che nella gara contro il Verona solo nella prima frazione di gioco aveva effettuato sei tiri, il doppio cioè di tutto il gruppo scaligero. La sua prestazione è stata fondamentale anche in fase difensiva, dal momento che ha realizzato in totale quattro respinte, un record personale da quando è tornato in Italia. Il vantaggio alla fine è arrivato grazie ad un errore di un difensore per nulla insospettabile: Alejandro González ha già provocato 3 calci di rigore, più di ogni altro giocatore in questa Serie A. Balotelli non fallisce dal dischetto e così sono 11 i gol segnati dal Milan nel quarto d’ora finale di gioco in questo campionato, primato della Serie A in corso.

 

C’è chi segna alla fine della gara e chi invece poco dopo l’ingresso in campo. Come nel caso di Mattia Destro, che ha impiegato appena sei minuti per andare a segno contro il Livorno, realizzando la rete più veloce della Roma in questa stagione. I giallorossi hanno di nuovo dominato il match: è la seconda gara consecutiva in cui non concedono tiri nello specchio agli avversari.

 

Altra squadra che sa approfittare della velocità offensiva è di sicuro il Napoli: con Callejón contro il Bologna è arrivato l’ottavo goal azzurro in questa Serie A in contropiede, record stagionale. Non è bastato, tuttavia, a portare a casa il risultato pieno, dal momento che i felsinei hanno schierato in campo Rolando Bianchi che, quando vede i partenopei, si esalta: li ha trafitti nel massimo campionato quattro volte, più di ogni altro team.

 

Chi ha saputo gestire i tempi nei novanta minuti è ovviamente la Lazio che, in barba all’uomo in meno per l’espulsione di Onazi, è riuscita a rovesciare il risultato che la vedeva sconfitta in casa dell’Udinese. L’ultima volta in cui c’è stato un ribaltamento in inferiorità numerica in Serie A è stato nel gennaio 2013 nella gara tra Sampdoria e Juventus. Per i friulani l’unica gioia è stata il ritorno all’esultanza di Di Natale: ha segnato solo 4 volte finora in questo campionato, mentre lo scorso anno 12 reti nel solo girone di andata.

 

Gli unici bianconeri a festeggiare sono quindi, e ancora una volta, quelli di Torino. I ragazzi di Conte sono a quota 55 punti dopo 20 turni: un record nel massimo torneo da quando si contano tre punti a vittoria. Il poker contro i genovesi blucerchiati è arrivato grazie non solo alla rete di Pogba, ma soprattutto per merito della doppietta di Vidal che, giungendo a quota 10 reti, eguaglia, già alla 20ª giornata, il suo record stagionale in A, e del quarto gol di testa di Fernando Llorente: nessuno ha fatto meglio in questo campionato.

 

Infine terminiamo con un altro matrimonio che altri tifosi milanesi rimpiangono: quello tra Cassano e l’Inter. Il talento di Bari vecchia giunge al suo settimo goal stagionale ed eguaglia così il suo bottino realizzativo dello scorso campionato con i nerazzurri. Gli uomini di Mazzarri, invece, hanno vinto solo 8 partite finora, mentre lo scorso anno erano arrivate 12 vittorie dopo le prime 20 giornate.

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