Le Stati(calci)stiche: “Palo! Anzi no, rete!”

“Tiro dalla lunga distanza e palla che scheggia la traversa”. “Palo pieno”. “Pallone che fa la barba al palo”.

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In ogni gara che si rispetti è possibile sentire dalle cronache o assistere ad eventi del genere. Tristezza infinita per i tifosi la cui squadra prende tali legni. Possibili infarti per quelli che vedono tremare la porta del proprio estremo difensore.

 

Ma come si sarebbe conclusa la stagione di Serie A se il caso avesse voluto che, anziché di un palo, la palla avesse gonfiato la rete e fatto gioire calciatori e supporter? A questa simpatica domanda ha risposto OptaPaolo. Inutile sottolineare quanto una tale classifica sia da prendere con le pinze. Ipotesi e statistiche rappresentano un binomio sui generis che invitano ad una riflessione ancor più approfondita.

 

Andando subito al sodo, cioè lassù in vetta, va detto che per la lotta scudetto non sarebbe cambiato nulla. Sarebbe sempre la Juventus di Conte a diventare campione d’Italia. Anzi, avrebbe persino quattro punti in più e undici dalla seconda. La quale, però, non sarebbe il Napoli, bensì la Fiorentina. Gli uomini di Montella, infatti, avrebbero potuto ottenere 81 punti complessivi.

 

Discorso diverso, invece, per i ragazzi di Mazzarri. I partenopei, infatti, in questa classifica avrebbero addirittura un punto in meno, segno che nel computo totale sono più i pali che ha subito che quelli presi. Sul versante delle Coppe europee, inoltre, le squadre restano le stesse, con la differenza che in Europa League, oltre l’Udinese, ci sarebbero non i viola ma il Milan di Allegri.

 

A metà classifica il più grande rammarico sarebbe sicuramente per i tifosi dell’Inter. I nerazzurri, infatti, si piazzerebbero al settimo posto e non al nono, a scapito in questo caso del Catania che scalerebbe dall’ottava posizione alla decima. Bel passo in avanti sarebbe quello del Bologna: da tredicesimi a noni. Per il Cagliari, invece, non cambierebbe nulla: undicesimi nella realtà e undicesimi nei “se”.

 

 

Piccolo cambiamento ci sarebbe anche nella zona retrocessione. Se per Siena e Pescara la Serie B sarebbe stata in ogni caso inevitabile, sarebbe stato tutto diverso lungo l’asse Palermo-Genova. A tornare tra i cadetti, infatti, sarebbe stata la Sampdoria e non il Palermo. Le due squadre avrebbero ottenuto gli stessi punti ma sarebbero stati i blucerchiati ad avere la peggio.

 

In questo scontro non avrebbero certo avuto problemi i rossoblu del Genoa, quartultimi nella classifica reale e in una posizione più in su in quella delle eventuali reti post-legni. In ogni caso sarebbero stati a ridosso della zona off, quindi nessun sorriso amaro e solo tanto lavoro per la prossima stagione.

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