Le Stati(calci)stiche: Solo quattro punti alla festa scudetto

La 33° giornata di Serie A sarà ricordata soprattutto per uno scontro tra titani che ha sancito una mano pesante sugli esiti del campionato.

Vidal Fonte immagine: Danilo Rossetti
Vidal Fonte immagine: Danilo Rossetti

La vittoria della Juventus sul Milan equivale a soli quattro punti di distanza dalla matematica certezza dell’obiettivo finale. In pratica tra due turni i bianconeri potrebbero essere già definiti campioni d’Italia, con tre giornate di anticipo. I numeri sono dalla loro parte e a non crederci ormai sono solo i tifosi juventini che vogliono evitare le gufate degli avversari.

 

Che fosse stata una partita che avrebbe lasciato il segno si sapeva già prima che l’arbitro fischiasse il calcio d’inizio. A fronteggiarsi c’erano i primi due team italiani ad avere il record dei passaggi completati: 428 per i ragazzi di Conte, 398 per quelli di Allegri. Se durante la partita lo spettacolo non è stato sempre dei migliori, si può affermare a ragione che saranno le cifre finali a far parlare di sé.

 

Sui rossoneri, in realtà, c’è ben poco da dire, e tutto in negativo: la sconfitta a Torino, dopo nove vittorie e cinque pareggi, è la prima del 2013 in Serie A, e proviene da una scia non certo positiva, dal momento che è stata preceduta da due pari contro Fiorentina e Napoli. Questa è per loro la striscia più lunga di insuccessi dall’ottobre 2012.

 

Per i bianconeri, invece, ci sono ben altre note: sul campo non avevano certo dei signori qualunque e lo si capisce anche constatando che il possesso palla juventino a fine primo tempo era appena al 40%, un numero che sorprende dal momento che in campionato quella percentuale non era mai scesa sotto il 47.

 

I conti, tuttavia, si fanno alla fine. E la Juventus si trova con la sesta vittoria consecutiva in tasca. Meglio di lei solo l’Inter quest’anno, fermatosi a quota sette. I tre punti sono stati assicurati grazie al decimo rigore conquistato della stagione, un record non solo per l’Italia ma anche rispetto agli altri quattro maggiori campionati europei. A segnarlo ci ha pensato Arturo Vidal, giunto così all’ottava rete personale, una in più rispetto allo scorso torneo.

 

Del risultato sancito all’Olimpico piemontese ne ha giovato soprattutto il Napoli. Una gioia incredibile per i partenopei ottenuta grazie a, nell’ordine, un pizzico di fortuna, Edinson Cavani e soprattutto Lorenzo Insigne. Nel primo caso perché il goal dell’iniziale momentaneo pareggio è stato causato da un’autorete di Davide Astori, esattamente la sua quarta sfortuna dalla stagione 2009/2010, e più di ogni altro in tale periodo. Relativamente al Matador, invece, va segnalata la sua 72° realizzazione in 100 gare disputate con la maglia azzurra. Infine molto si deve ad Insigne, giovane prodigio su cui però la fiducia di Mazzarri non è totale. Il ragazzo, infatti è stato capace di segnare il quarto goal su cinque complessivi subentrando dalla panchina.

 

Riguardo le altre squadre i numeri hanno ben poco da dire su di un campionato che va ormai spegnendosi lentamente. Di sicuro è possibile individuare in Roma-Pescara il match più deludente e in Fiorentina-Torino il più avvincente. I giocatori di Andreazzoli sembravano essere rimasti con la mente a San Siro, dove hanno battuto l’Inter in Coppa Italia. L’iniziale vantaggio degli abruzzesi è arrivato grazie a Gianluca Caprari al minuto 14° ed è la prima volta in questo campionato, come fa notare OptaPaolo, che si svegliano così presto dal torpore offensivo. Il resto della gara è stato un inconcludente assalto giallorosso, riscontrabile negli otto calci d’angolo ottenuti, stabilendo un record stagionale.

 

Di sicuro si saranno divertiti di più i tifosi presenti allo stadio di Firenze. Non solo per il computo totale delle reti messe a segno (sette) ma in particolare per il ruolino di marcia dei viola nei primi 45 minuti. Un discorso valido soprattutto per i granata che prima di allora non avevano mai subito più di un goal nei primi tempi di questo campionato.

 

Infine, vi lasciamo con una simpatica chicca storica: con il punto ottenuto nel derby siciliano, il Catania giunge a quota 48, stabilendo così il proprio primato in Serie A. Complimenti agli etnei.

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