Le Stati(calci)stiche: Sorprese (piccole) e (big) delusioni

La terza giornata di Serie A sembra essersi conclusa con risultati sorprendenti per le squadre cosiddette minori e grandi delusioni per i tifosi dei team più titolati, costretti a fermarsi al pareggio.

 

Fonte: inter.it
Fonte: inter.it

Iniziamo proprio dalle X più eclatanti. Il derby d’Italia si è concluso con un 1 a 1 che fa respirare i bianconeri e disperare i nerazzurri. Gli uomini di Conte sono sembrati sotto tono e quelli di Mazzarri avrebbero potuto approfittarne. Eppure la sfida tra i due tecnici, almeno per le statistiche, lasciava presagire al risultato poi effettivamente realizzatosi: tutte e tre le ultime gare tra di loro sono finite con un pari all’intervallo.

 

Ad ogni modo la Juventus ha perso il primato in classifica per la prima volta dopo 17 mesi di dominio assoluto. A causa di un suo acerrimo nemico: dei 15 goal subiti dalle zebre nel 2013 ben 4, infatti, sono stati messi a segno, da Mauro Icardi. Nota positiva, invece, è il solito Vidal che riesce anche a tenere a battesimo lo stadio di San Siro con il suo primo goal in casa milanese.

 

Altro pari che scontenta tutti i fan è quello tra Torino e Milan. Per i granata a causa dei tre punti persi immeritatamente tra lo strascico delle polemiche arbitrali. Per i rossoneri per un’altra prova non affatto convincente dei “ragazzotti” di Allegri. Il Diavolo ha confermato il trend negativo:  ha subito almeno un gol in cinque delle ultime sei trasferte di campionato. L’unico che potrebbe sorridere è il solito Balotelli: dal suo arrivo al Milan è giunto a segnare il 14° gol (sette su rigore) in 16 partite di campionato.

 

Sulla stessa scia della delusione anche il risultato del Franchi di Firenze: la Fiorentina ha trovato un avversario ostico nel Cagliari, nonostante la storia fosse dalla sua parte. In casa contro i sardi, infatti, in 25 incontri nella massima Serie ha vinto ben 21 volte. Già alla fine del primo tempo sembrava che la domenica non sarebbe stata viola: è stata solo la seconda volta nelle ultime 9 gare di campionato che i giocatori di Montella hanno terminato il primo tempo senza segnare. A gioire è stato sicuramente Borja Valero autore del 15º gol di testa della Fiorentina in Serie A dal 2012/13, meno solo della Roma (17).

 

Ad approfittare di questa situazione di stallo sono sicuramente due squadre del Sud. Il Napoli si gode la vetta della classifica grazie ad un reparto avanzato che non ha per nulla sofferto la partenza di Cavani. Gioco facile se davanti hai campioni, non solo come Higuain, ma anche come Callejon, che ha realizzato il suo terzo gol in tre partite giocate in Serie A, un ruolino di marcia eguagliato tra gli ultimi solo da Milito e Zarate nel 2008. Una delle sorprese di inizio stagione sembra per ora essere, invece, la Roma. I giallorossi, in attesa di Destro, si godono sia Florenzi, che per il secondo anno di fila segna due goal nelle prime tre gare, sia il “solito” Totti, il quale, come ricorda OptaPaolo, non ha dimenticato che il Parma è la sua vittima preferita nel massimo campionato, grazie alle 18 reti realizzate contro i ducali.

 

A festeggiare davvero in questa giornata di campionato sembrano essere così quelle squadre che di minore dimostrano di non avere proprio niente. E’ il caso ad esempio del Verona, a cui non pesa affatto l’assenza di Toni, costretto alla tribuna. Gli scaligeri riescono ad agguantare i tre punti contro il Sassuolo, lasciando cosi sognare i suoi tifosi, se non fosse almeno per i ricordi storici. L’Hellas, infatti, non vinceva almeno due delle prime tre gare di Serie A dalla stagione 1984-85, proprio quella in cui vinse lo scudetto.

 

Altro entusiasmo è quello del Livorno, grazie soprattutto al ritorno di Paulinho. Il brasiliano si illumina quando di fronte a se vede il Catania: tre dei suoi cinque gol in A sono arrivati contro gli etnei. Un inizio campionato decisamente da dimenticare, invece, per i calciatori allenati da Maran: i catanesi non perdevano tre partite di fila nel massimo torneo nazionale dal dicembre 2009.

 

Discorso a parte merita invece il derby della Lanterna. Sfida sempre molto sentita a Genova e che stavolta si tinge di rossoblu. Per la quarta volta è il Genoa ad imporsi, ma in questo caso con un risultato molto più netto rispetto ai precedenti. Eppure c’è da dire che i ragazzi di Liverani non hanno faticato molto: il gol di Antonini è stato l’unico tiro dei grifoni nel primo tempo, contro le 9 conclusioni della Sampdoria. L’ex rossonero, inoltre, ha trovato la rete con il suo primo tiro in assoluto con la nuova casacca e non segnava in A dal 3-0 del Milan contro la Juve nel 2010. Altro protagonista della serata è stato di certo Francesco Lodi, che dal ritorno in A nel 2011 ha segnato 11 gol su punizione diretta, almeno 5 più di ogni altro giocatore.

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