Le Stati(calci)stiche: Sprazzi di azzurro

In attesa che prosegua bene il cammino degli Under21 negli Europei in Israele e che inizi soprattutto la Confederations Cup in Brasile,

Fonte immagine: ViolaChannel
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dove vedremo l’azzurro che conta di più, proviamo ad analizzare alcuni dati relativi alle nostre Nazionali.

 

Per quanto riguarda gli uomini di Cesare Prandelli, concentriamoci sulla coppia d’attacco, tutta rossonera. Un duo che sulla carta dovrebbe mettere paura a qualsiasi difesa del mondo e che invece nei numeri e nelle prestazioni a volte fa venire dei dubbi.

 

Prendiamo, ad esempio, Stephan El Shaarawy: il Faraone, come fa notare OptaPaolo, ha avuto un cambiamento quasi radicale nel suo modo di giocare e nella qualità espressa in campo da quando in squadra si è aggiunto l’altro campione italiano a cui faremo riferimento. L’italo-egiziano ha segnato 16 gol in questa stagione di Serie A, effettuando in media 2.45 tiri a partita nelle prime 22 gare di campionato e collezionando tre assist.

 

Con l’arrivo di Mario Balotelli è giunto un calo a cui si fa stento a crederci: una sola rete messa a segno, un solo assist e una media di tiri che scende a 1.27 ad incontro nelle 15 partite giocate da febbraio in poi.

Se il Milan ha dovuto far fronte ad un’inspiegabile discontinuità, ma è riuscito lo stesso ad agguantare il terzo posto, con un ruolino di marcia nel corso della stagione da far invidiare i più grandi club europei, lo deve ovviamente all’ex pupillo dei tifosi del Manchester City. Ottime giocate e ottime cifre: sia con i rossoneri sia con la maglia dell’Italia. SuperMario, infatti, ha segnato otto goal sotto la guida di Prandelli, più di ogni altro giocatore.

 

Se i numeri sono dalla sua parte, lo stesso non si può dire per il suo comportamento in campo e l’ultima espulsione contro la Repubblica Ceca sta lì a ricordarcelo ancora una volta. Toccherà al tecnico azzurro riuscire a calmare la sua esuberanza.

 

Un collega ct altrettanto vincente ma che non ha certo questi problemi è Devis Mangia, sulla panchina dell’Under 21. La sua Nazionale dimostra di essere sempre solida, avendo vinto le ultime cinque gare disputate senza subire goal.

 

Riguardo agli ultimi due incontri, in realtà, anche la storia parlava a favore dell’azzurro. Contro Israele, ad esempio, l’Italia non era mai stata battuta, avendo ottenuto tre pareggi ed una vittoria, quella dell’ultimo scontro nell’ottobre 2008. Contro l’Inghilterra, invece, ha vinto tre delle ultime quattro gare in un Europeo, pareggiando l’altra.

 

Tra i giovani al di sotto dei 21 anni ci sono molti a brillare e da tenere sicuramente sotto occhio per il futuro del calcio nostrano. Nel breve periodo c’è da sperare solo che prosegua senza intoppi fisici l’Europeo di quello che è sempre più un gioiello che brilla di luce propria. Quel Lorenzo Insigne che ha segnato 7 goal in 13 presenze con l’Italia Under 21.

 

Una speranza azzurra, oltre che, ovviamente, partenopea.

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