Stadi italiani: la bottiglietta non entra, i petardi e il resto sì

Dopo i fatti di ieri di San Siro ci torniamo ad interrogare sulla sicurezza degli stadi italiani.

Settore ospiti San Siro Milan - Torino. Foto: Marco De Rito
Settore ospiti San Siro Milan – Torino. Foto: Marco De Rito
Testate giornalistiche, giornali, siti internet: tutti hanno condannato i 200 tifosi della Croazia che ieri durante la partita con l’Italia hanno lanciato fumogeni nel terreno di gioco. Da condannare? Certamente. Ma come sono entrati questi fumogeni? Dovrebbe essere questa la domanda da porsi.

Ogni domenica all’esterno degli stadi italiani assistiamo alla mattanza delle bottigline d’acqua; migliaia di contenitori e di litri d’acqua vengono abbandonati all’esterno degli impianti creando anche un danno ambientale non indifferente, tra l’altro. Sì, perché la bottiglina non si può portare all’interno poiché pericolosa. Probabilmente è giusto, purtroppo però all’interno dello stadio spesso gli ambulanti e i punti ristoro vendono la stessa bottiglina che tu hai dovuto lasciare all’esterno, magari togliendo solo il tappo.
Quindi i controlli funzionano bene? Assolutamente no. In ogni partita del campionato italiano risuona il rumore dei petardi o, per dirla alla Piccinini, dei “bomboni”. Sugli spalti molto spesso ci sono intense luci rosse: non è una grigliata improvvisata, sono gli stessi fumogeni portati dai tifosi della Croazia. Per non parlare dei soliti e fastidiosissimi laser.
Anche per gli striscioni ci dovrebbe essere un controllo, ma ovviamente non viene quasi mai fatto: così ci ritroviamo frasi razziste, minacce tra tifoserie e quant’altro sugli spalti degli stadi italiani. In realtà per gli striscioni ci sarebbe una normativa ben precisa, ma quasi nessuno la rispetta.

Purtroppo, come spesso accade in Italia, il problema viene semplicemente ignorato e le società si ritrovano a pagare ogni partita multe più o meno salate.

Gli addetti ai controlli sono gli steward, mal pagati (quando vengono pagati, ndr), e spesso minacciati e maltrattati. Non possiamo condannare loro per questo, in quanto in molti casi non hanno nemmeno i mezzi adatti per svolgere il proprio lavoro.

In questi anni cosa è stato fatto per risolvere il problema stadio? Probabilmente niente. La tessera del tifoso è stato un tentativo nemmeno tanto riuscito. Il fatto che in alcuni casi le trasferte vengono vietate anche ai possessori della tessera ne è una prova.
Lo stato in cui sono i nostri stadi, sempre più vuoti, non fa altro che aumentare il problema. La legge sulla costruzione degli stadi è ferma da anni in Parlamento e ci rimarrà ancora per molto, la sicurezza è quella che abbiamo elencato. La nostra domanda è: come volete ripopolare il tempio del calcio? Stando fermi?

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