Atalanta, parla la “Zanzara” De Luca: “Sogno la Nazionale. Il mio idolo? Ronaldo”

Giuseppe De Luca è cresciuto nelle giovanili del Varese e da lì gli hanno affibbiato il soprannome di “Zanzara”. Il giovane talento sta attraversando un buon momento, spinto anche dalla cavalcata dell’Atalanta in campionato.

De Luca ai tempi del Varese fonte: varese1910.it
De Luca ai tempi del Varese fonte: varese1910.it

Queste le sue parole ai microfoni di Tuttosport: “Stiamo bene fisicamente e siamo sospinti da un entusiasmo enorme: il nostro, quello della società e soprattutto dei tifosi. È esaltante far sognare una città intera. C’è una passione che mi ricorda quella di certe piazze del Sud. Accoglienza festosa? Qualcosa immaginavo, perché conosco il rapporto che c’è tra i tifosi e la squadra. Purtroppo non c’ero perché sono rimasto a Bologna, ma i racconti e i video dei compagni erano da pelle d’oca. Con quel tifo le gambe vanno da sole, ogni gesto è carico di adrenalina“.
De Luca si gode la sua felicità a Bergamo ma il sogno di vestire un giorno la maglia di un top club c’è sempre: “Certo! Intanto perché sarò in A per il terzo anno consecutivo e poi Bergamo è davvero il posto giusto per crescere: la società è organizzata, lo staff è preparato. Quelli che vengono da altre realtà provinciali sono d’accordo nel sostenere che è il top. Chiamata di una “grande”? E chi non la vorrebbe. Un sogno, ma anche un obiettivo che ti stimola a migliorare. Ci spero, certo, ma so che devo lavorare tanto, dare continuità alle prestazioni e segnare tanto. Da bambino ero tifoso dell’Inter e il mio idolo era Ronaldo. La professione ha prevalenza e ora non vado oltre la curiosità per il risultato“.
Un pensiero agli obbiettivi della sua squadra e quelli personali: “Ogni calciatore desidera vestire la maglia azzurra. Spero di poter arrivare anche alla Nazionale maggiore: l’Europeo di Francia lo punto. Colantuono? Lui non molla nemmeno nelle partitelle con gli altri componenti dello staff: si impegna come in una finale e mena pure. Fuori dal campo ridiamo e scherziamo, ma quando è l’ora delle scelte non guarda in faccia a nessuno. Però ha il merito di essere molto diretto e così non ci sono fraintendimenti. Poi è ovvio: ora che gioco e segno sono più contento e si vede anche il frutto del lavoro. Europa? Siamo lì e ci crediamo, sarebbe assurdo dire il contrario“.

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