Atalanta, Reja ringrazia: “Club dalla grande storia, voglio fare bene”

Edy Reja è il nuovo tecnico dell’Atalanta. L’ex Lazio, che ha rilevato la panchina lasciata libera da Colantuono, si è espresso in conferenza stampa.

Edy Reja. Fonte immagine: violachannel.tv
Edy Reja. Fonte immagine: violachannel.tv

Ecco lo svolgimento.

ORGOGLIOSO DI ESSERE QUI – “Al di là dell’esperienza che posso avere, essere tenuto in considerazione dall’Atalanta è un onore. Quando l’Atalanta mi ha chiamato, per le persone che compongono la società, non avrei potuto dire di no. Abbiamo trovato un accordo nel giro di poco. C’è una tifoseria passionale, il pubblico atalantino è sempre stato vicino alla squadra, sotto questo punto di vista chiedo che, nei momenti di difficoltà, ci sia il pubblico”.

SUL MODULO – “Alla Lazio ho utilizzato il 4-3-3, anche gli altri anni. Variavo qualche volta con il 4-2-3-1, che è un modulo utilizzato anche da Colantuono, a cui va la mia solidarietà. In queste situazioni paga il tecnico, siamo grandi e vaccinati, sappiamo che siamo i primi a rimetterci. Non so se riuscirò a modificare nel giro di due o tre giorni concetti, mentalità e approccio tattico”.

LA SALVEZZA – Gli viene fatto notare che in carriera è subentrato spesso a campionato in corso ottenendo buoni risultati: “Con la Lazio sono andato bene, abbiamo fatto trentasei punti in ventitré partite. Per uno scontro diretto non abbiamo centrato l’UEFA. Qui serve la salvezza, per ora la siamo ma non vogliamo essere mai in discussione. Alla Lazio ero confermato ma ho avuto bisogno di staccare”.

DENIS? LO VOLEVO ALLA LAZIO… – “L’ho già avuto a Napoli, era una delle mie richieste alla Lazio. Ma poi si chiedono molti giocatori, non sempre si ottengono. Difficile arrivare a certi obiettivi con il campionato in corso. Oltre a Denis qui conosco tanti altri giocatori come Biava, Scaloni, Stendardo e Bianchi che l’ho avuto a Cagliari da giovanotto”.

BASELLI TALENTO – “Cigarini o Baselli come regista? Il primo, io credo che Baselli sia più di una mezz’ala. È un giocatore di qualità importanti, potrebbe essere il mio Ledesma. Dal punto di vista tecnico ha più qualità, soprattutto in interdizione. Ledesma restava basso e Biglia un po’ più alto”.

MI SONO TENUTO IN FORMA – “Come ho sfruttato il tempo libero? Mi sono tenuto in grande forma, 80 o 100 chilometri in bici li facevo. D’estate la barca, di conseguenza un po’ di moto l’ho fatto. Poi lo studio, per il lavoro. Perché ragazzi, negli ultimi dieci anni ho fatto cinque stagioni al Napoli e quattro a Roma con la Lazio. Alle volte hai necessità di staccare”.

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