Balotelli: “Voglio vincere da protagonista. Se segno all’Inter esulto”. Ed al Sun dice…

Mario Balotelli è stato presentato allo stadio San Siro dopo due giorni dedicati a visite mediche e allenamenti, col sottofondo dell’ incredibile accoglienza dei tifosi.

Fonte immagine: Danilo Rossetti
Fonte immagine: Danilo Rossetti

Prima delle domande al numero 45 ha però preso la parola Adriano Galliani, deus ex machina dell’operazione: “Siamo orgogliosi di aver riportato il centravanti della Nazionale. Trattativa lunga e complessa, ci abbiamo messo molto tempo. Ringrazio tutti gli agenti e gli emissari che ci hanno permesso di centrare l’obiettivo. È stata una delle trattative più complicate dei miei 27 anni al Milan ma non chiamatemi ‘re del mercato’, ho solamente visto nel bilancio la possibilità di acquistare un grande calciatore come Balotelli”.

 

Sull’obiettivo in campionato: ”Ad Allegri chiedo ciò che gli avevamo già chiesto per l’estate, l’obiettivo è andare in Champions League”.

 

Di seguito proponiamo le domande più importanti poste a Super Mario:

 

D: E’ la tua occasione come giocatore e come uomo?

R: Non è un peso per me, un onore. Tanto tempo che volevo giocare qui. Uomo? Sono giùà uomo, spero di rimanere qui a lungo.

 

D: In cosa sei cambiato rispetto ai tempi dell’Inter? Cosa significa essere tornato a Milano sulla sponda giusta?

R: Sono cresciuto. Qui voglio vincere da protagonista, come non mi era successo all’Inter. Giocare qui è sempre stato il mio sogno, ma non voglio fare troppi proclami, ora voglio scendere in campo.

 

D: Cosa ti è mancato del calcio italiano?

R: Il calcio inglese è più avanzato, più bello ma avevo questo sogno di venire al Milan e di stare più vicino alla famiglia. La Premier è straordinaria, forse la migliore in assoluto. In futuro? Ora sto bene qui.

 

D: Cosa ricordi meglio e peggio dell’Inghilterra?

R: Tra i bei ricordi l’allenatore, gli allenamenti e le partite allo stadio. Tra i cattivi: tutto il resto. In particolare la stampa, il cibo, il meteo, il modo in cui si guida.

 

D: Ti aspettavi un’accoglienza così da parte dei tifosi?

R: No, non me l’aspettavo. Sono rimasto sorpreso e molto emozionato dall’affetto dei tifosi. Ma non sento più pressione per questo.

 

D: Tre anni fa sei stato protagonista di un episodio di razzismo. Cosa si può fare in Italia per cambiare le cose?

R: Bisogna tenere duro, ma riusciremo a vincerlo.

 

D: Se segni nel derby esulti? I tifosi dell’Inter ti fischieranno.

R: Se segno, esulto. Nessuno può dire niente della mia scelta. Mi fischieranno ma ci sta nel calcio: se c’è stato qualcosa tra me e loro, si è chiuso quando ancora ero all’Inter. Sono arrivato al Milan solo ora, nel momento migliore.

 

D: Ti vedi a lungo in una squadra, nel Milan? C’è qualche Balotellata di cui sei pentito?

R: Non so rispondere. Le ‘Balotellate’ non le conosco, le conoscete voi.

 

D:Hai qualche rimpianto nel lasciare il City?

R: Non ho rimpianti ma voglio ringraziare tifosi, società e allenatore. Sono sempre stati al mio fianco, nei buoni e nei cattivi momenti.

 

Da notare che durante la conferenza stampa un giornalista del ‘Sun’ ha provato a porre una domanda, ma Balotelli lo ha stoppato, dicendo che non avrebbe risposto alle sue domande perché “avete sempre parlato male di me sul vostro giornale”. Alla domanda sulla ormai famosa ‘mela marcia’ invece, mentre il calciatore ha riferito che il presidente si sarebbe scusato, Galliani ci ha tenuto a precisare che “Il presidente non si è scusato, anzi ha voluto sottolineare di non averlo mai detto”.

 

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