Calcioscommesse, Pm Di Martino dichiara: “su Lecce-Lazio ci sono stati guadagni per 2 milioni di euro. Criscito? parteciperà all’Europeo”

Appena terminata la conferenza stampa degli inquirenti sugli ultimi sviluppi dell’inchiesta Last Bet, che ha visto finire in manette diversi calciatori, tra cui Mauri e Milanetto.

Il Pm Di Martino, interrogato dai giornalisti, ha fornito numerose delucidazioni riguardanti il caso. Le prime dichiarazioni del procuratore cremonese si riferiscono al gruppo degli “ungheresi”, intervenuto in occasione di Bari-Sampdoria, Lecce-Lazio ed altre partite di Serie A: “Cinque persone sono in manette in Ungheria. C’è grande collaborazione con le magistrature straniere”.

Successivamente l’attenzione si sposta su Domenico Criscito, difensore della nazionale italiana, colto dal blitz della polizia nel ritiro di Coverciano, dove gli azzurri si preparano per l’Europeo. Di Martino a riguardo ha dichiarato:“Non ingigantiamo il blitz della polizia a Coverciano. Il problema riguarda solo Criscito e non altri nazionali. Così come non bisogna ingigantire l’avviso di garanzia, che è uno strumento a tutela degli indagati, non un giudizio di condanna, e questo in Italia spesso viene dimenticato. Non c’è alcun provvedimento sull’espatrio del calciatore che potrà liberamente partecipare all’Europeo”.

Il procuratore capo di Cremona poi, torna sugli ungheresi e non solo: “La maggior parte degli arresti sono stati eseguiti. La novità è rappresentata dal gruppo degli ungheresi: alcuni  già arrestati per reati simili mentre uno è stato preso grazie al mandato europeo e alla piena complicità con le autorità ungheresi. Avevamo degli indizi ma bisognava averne la conferma. Il gruppo degli ungheresi si è sostituito a quello degli Zingari, rimasti però in attività con Ilievski e Gegic. Le rogatorie si riferiscono alla partita Lecce-Lazio 2-4, ma ci sono anche altre partite di A dove gli ungheresi sono coinvolti. Ci sono le prove dei loro spostamenti in Italia e dei contatti con Singapore. C’è anche una prova fotografica di un contatto all’aeroporto della Malpensa. Inoltre emerge un gruppo di svizzeri. Noi riteniamo che gli slavi hanno cominciato gli illeciti in Svizzera, per poi spostarsi in Italia grazie all’attenzione del portiere Matteo Gritti, anch’egli finito in manette. In Svizzera ci sarebbero dei conti ed alcuni soldi, utilizzati per la combine di Brescia-Lecce. Si configura pure il reato di riciclaggio. Gli aspetti più importanti dell’operazione sono questi. Il Siena è tra le società più a rischio. Stando alle dichiarazioni, ci sono circa 7-8 partite di cui sospettiamo che potrebbero esser state manipolate. Per questo sono state perquisite le abitazioni di Conte e del presidente del Siena Mezzaroma“.

Il Pm è un fiume di informazioni: “Le scommesse su Lecce-Lazio hanno fatto guadagnare circa 2 milioni di euro. Di questi, 6oomila sarebbero stati utilizzati per corrompere i tesserati. Secondo quanto asserisce un ungherese, entrambe le società sarebbero coinvolte. Su Lecce-Lazio c’è sovrabbondanza di elementi: ci sono la rogatoria ungherese, le dichiarazioni dei soggetti, tabulati che ci hanno consentito di ricostruire metro per metro gli spostamenti di queste persone e i rapporti intrattenuti tra essi. Mi sembra che ci siano indagati del Lecce, ma non posso riferire chi è indagato o meno. Commenti sulle dichiarazioni di Buffon? Non mi esprimo….”. Di Martino prosegue: “Il discorso fatto dal sottoscritto sull’amnistia è stato enfatizzato. Io mi ero espresso solo in maniera favorevole riguardo ad un eventuale premio per i collaboratori. Se siamo vicini alla fine del caso? Non so se siamo vicini data la vastità dell’inchiesta, però una fine dovrà esserci al più presto. Nel mio ufficio non c’è più spazio…”.

Chiusura per il dirigente della Sco che dichiara: “L’aspetto nuovo dell’inchiesta è rappresentato dal riciclaggio. Ci sono delle infiltrazioni criminali nel pianeta calcio, oltre a questo però c’è una parte interamente sana. Faccio riferimento a calciatori come Alessandro Del Piero, Pier Mario Morosini e tanti altri.  Non è tutto marcio”.