Catania, i commenti al calendario “orribile”

CATANIA – Si dice che “tanto o prima o poi bisogna affrontarle tutte”. Lo slogan preferito del dopo sorteggio ha spopolato anche quest’anno tra presidenti e dirigenti vari che hanno seguito e commentato da studio la compilazione del tabellone della serie 2012/2013. Per il Catania di Pulvirenti e Gasparin un inizio scoppiettante ed un prosieguo terribile, basti pensare che i rossazzurri apriranno e chiuderanno il torneo in trasferta, esordendo all’Olimpico di Roma e accomiatandosi all’Olimpico di Torino. Nelle prime 10 giornate affronteranno 7 formazioni che hanno concluso, lo scorso campionato, nella metà nobile della classifica, con l’aggiunta di Genoa e Fiorentina, rispettivamente foriere dell’ex diggì (Lo Monaco) e dell’ex tecnico (Montella). Esordio interno proprio contro il Grifone. A Chiudere, nelle ultime tre giornate, le tre neopromosse, che certo non pagheranno più lo scotto del praticantato: Sampdoria, Pescara, Torino.

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Questi i commenti del direttore generale Sergio Gasparin e del tecnico Rolando Maran.

Sergio Gasparin (direttore generale Catania): “Partiamo fuori casa
e finiamo fuori casa, in ogni caso mi sembra una stagione equilibrata, anche se all’inizio a Roma saremo al cospetto di una squadra che ha ambizioni scudetto. Non bado alla scansione degli impegni, più che quando conta il come si affronta un avversario, le condizioni fisiche delle due squadre al momento dell’incontro. Azzardare un commento adesso sarebbe pleonastico, ma per farne uno pertinente bisognerebbe attendere la 38^ giornata, ed allora sarebbe troppo tardi”.

Rolando Maran (allenatore Catania):Avremo un inizio importante, non difficile: difficile è un termine da non usare, noi dobbiamo giocare con convinzione contro chiunque. Già alla prima giornata affronteremo la Roma, una delle squadre più attese in questo campionato, per noi è stimolante. Il derby arriva al momento giusto con le due squadre ormai ben rodate, quando affronteremo le tre neopromosse, a fine dei due gironi, credo che non saranno più tali”.

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