Chievo, la carica di Gamberini: “Siamo in crescita”

Il Chievo porta a casa i 3 punti nella delicata sfida salvezza con il Cesena. Una doppietta di Pellissier ha permesso hai veronesi di abbandonare l’ultimo posto. La classifica resta brutta, ma la mano di Maran inizia a vedersi.

Il Bentegodi - Fonte immagine: Vanbasten 23 da wikipedia
Il Bentegodi – Fonte immagine: Vanbasten 23 da wikipedia

La conferma si ha anche dalle parole di Gamberini. Le sue dichiarazioni sono state rilasciate in conferenza stampa: “Con Maran stiamo lavorando su vari concetti. Rivendendo le ultime partite, abbiamo potuto constatare che ci sono divrse cose su cui dobbiamo migliorare: dalla costruzione del gioco a partire dai difensori agli inserimenti in fase offensiva. Questi giorni sono stati importanti perchè ci hanno permesso di lavorare molto. Udinese? Già prima dell’inizio del campionato la ritenevo una squadra quasi di prima fascia perchè dispone di giocatori di qualità in tutti i reparti. In estate hanno cambiato allenatore e i risultati sono stati positivi; inoltre in attacco possono contare su un campione straordinario come Di Natale. Non conosco personalmente Thereau ma l’ho sempre stimato perchè lo reputo un attaccante completo, in grado di fare sia la prima che la seconda punta. Mi sento bene dal punto di vista fisico perchè nell’ultimo periodo, contrariamente a quanto accaduto lo scorso anno, non mi sono mai dovuto fermare per via di infortuni. Io sono a disposizione del mister che ovviamente farà le su scelte. Siamo in crescita sia a livello fisico che mentale e dobbiamo sfruttare la vittoria col Cesena per continuare a fare bene e scrollarci di dosso quelle titubanze che avevamo nelle settimane passate. Con l’arrivo di Maran abbiamo cambiato modulo di gioco e metodi di allenamento. Il mister ha il merito di aver dato in poco tempo un’identità alla squadra“.

Infine il difensore conclude parlando del suo addio a Firenze: “Lasciare Firenze, dove ho vissuto i miei migliori anni calcistici, per andare a Napoli è stato un mettermi alla prova e capire se potevo ancora giocare ad alti livelli. Poi l’esperienza al Genoa è stata molto negativa a livello personale, complice anche l’infortunio che mi ha tenuto lontano dai campi per diversi mesi. Adesso mi sento bene, i test mi hanno dato consapevolezza che sono pienamente recuperato“.

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