Juventus, Conte: “Messaggio dal presidente, a noi e ai tifosi”

Antonio Conte si presenta in sala stampa dopo le sconfitte rimediate con Fiorentina e Real Madrid. E’ un Conte carico, che si sofferma su temi importanti, dalle parole del Presidente Agnelli a quelle sul suo futuro.

Antonio Conte
Antonio Conte Fonte: Davide Denti

Alla prima domanda sulle parole di Andrea Agnelli, che ha invitato tutto l’ambiente a guardarsi negli occhi per evitare sintomi di presunzione, il tecnico bianconero risponde: “Ma io penso che non abbia dato un solo messaggio, io è da i primi di agosto che ribadisco certi concetti. Penso che il presidente abbia voluto dare un segnale a tutti,  quindi sono contento di essere stato precursore di quello che ieri ha detto il presidente,  così come sono convinto che questo mio gridare ‘al lupo, al lupo’, abbia già fatto iniziare un percorso importante alla squadra.  Saremmo stati un pochettino non preparati. Invece il fatto che io sia stato buon precursore, diciamo che abbiamo iniziato a lavorare tutti.

La seconda domanda che viene poi posta a Conte riguarda le parole sempre del Presidente che chiedeva se fosse meglio giocare bene o vincere e le sensazioni che ha lasciato la partita di Madrid in cui la Juventus ha ben figurato:” Io non trovo altra via se non giocare bene per vincere, anche perché se giochi male la fortuna ti può accompagnare per due-tre partite, quando invece giochi bene, c’è un’organizzazione, ci sono giocatori che suonano uno spartito, tutti quanti suonano in un’orchestra, si gioca bene e si vince, questo è stato il nostro credo in questi due anni e anche in questi due mesi, e non può essere altrimenti, perché la vittoria finale,  perché la vittoria singola può accadere anche con un non bel gioco, ma siccome noi miriamo, alla vittoria finale, non può prescindere dal bel gioco, da quello che abbiamo abituato i nostri tifosi in questi due anni e in quello che stiamo cercando di fare anche quest’anno. Per quello che riguarda la partita di domani, è una partita importante, sappiamo che dovremmo attingere a tante energie fisiche e mentali, però siamo pronti, i ragazzi in queste due ultime partite hanno raccolto molto meno di quello che hanno seminato, ma io sono convinto che il percorso di cui parlavo prima è già iniziato e ci stiamo avvicinando a cercare di fare quello che abbiamo tutti in mente di fare, anche perché ho ragazzi, calciatori intelligenti, sotto tutti i punti di vista e sono i primi ad essere molto autocritici.

La conferenza continua e stavolta l’attenzione si sposta sul turnover: “Per quello che riguarda il turnover, faremo delle scelte domani in base a quello che ho visto a Madrid, in base anche alle prossime partite, cercheremo di fare anche delle rotazioni ragionate”, escludendo poi la possibilità di un avvicendamento tra i portieri per questa partita.

La domanda successiva si sofferma sul modulo che la Juve adotterà nel prossimo match e Conte non si fa attendere nella risposta: “Noi abbiamo la possibilità, la fortuna, la bravura, di poter avere due situazioni di gioco con questi elementi, cercheremo di sfruttarle, anche durante la partita. Se può capitare, possiamo anche cambiare, lo abbiamo fatto l’anno scorso con l’Inter in casa: partimmo con un 4-3-3, poi ci convertimmo al 3-5-2 e vincemmo la partita. Può capitare che partiamo col 3-5-2 per convertirci poi al 4-3-3 e sperare di vincere la partita e migliorare. Cerchiamo di lavorare sempre per ottenere dei miglioramenti”.

La situazione degli infortunati: “Per quanto riguarda l’elenco infortunati, sia Vucinic che Lichtsteiner stanno proseguendo il programma di recupero, non erano cose da poco e quindi abbiamo uno staff medico altamente qualificato e preparato che li mette nelle condizioni migliori per lavorare e per recuperare.” L’augurio di Conte è di recuperarli presto, seppur con dovuta cautela.

La domanda successiva tratta del suo futuro e delle voci di contrasti con la dirigenza e Marotta in particolare. Qui Conte si scalda un po’ e risponde: “Quando io parlavo di destabilizzazione,  anche il fatto che io sia ai ferri corti con Marotta, con la società, questo fa parte della destabilizzazione che si vuole creare per non farci vincere ancora , per far vedere che comunque ci sono problemi all’interno della Juventus e che quindi comunque si sta cercando di sfasciare tutto.” Conte poi elogia il lavoro dei suoi ragazzi, personale e della società in toto, ricordando però che non basta e che per crescere bisogna migliorare ancora in molte cose; chiude poi con un monito anche per i tifosi:” Invito anche l’ambiente juventino e i tifosi juventini a non dare niente per scontato, di starci vicino e di ritrovare quell’entusiasmo che avevamo il primo anno, quando venivamo da due settimi posti. Io penso che se ritroviamo quell’entusiasmo, la squadra lo sente. Forse la squadra in questo momento sente l’ambiente anche un po’ scontato e magari anche la squadra pensa che tutto sia scontato. Bisogna ritrovare quell‘entusiasmo, quella fame che avevamo  quando venivano qui le squadre in casa, venivano assalite da undici giocatori in campo, ma anche da chi stava sugli spalti. Oggi si è tornati un po’ a teatro, ecco”.

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