Cori contro Napoli, qualcuno invoca sanzioni più severe. E non è un cittadino qualunque. Il senatore  Antonio Gentile porge un quesito ormai sulla bocca di tutti i tifosi del Napoli.

Dopo le sanzioni alla Lazio per i cori razzisti contro Asamaoh e Pogba, il parlamentare si chiede se fosse razzismo gridare allo stadio cori contro Napoli come “Vesuvio lavali col fuoco“.

Cori contro Napoli: la nota del Senatore

Gentile, nato a Cosenza e quindi non accusabile di essere di parte, ha diffuso una nota che è stata riportata dall’ANSA, di cui viene riportato di seguito l’intero lancio:”Si può invocare – ha scritto Gentile – la lava del Vesuvio e gridare ‘Napoli vergogna d’Italia?‘. Chiedo ufficialmente al presidente della Lega di A, Maurizio Beretta, dopo la chiusura delle curve a Lazio e Roma, se la lotta al razzismo negli stadi contemperi anche slogan del tipo ‘Vesuvio erutta per noi‘, o ‘Napoli vergogna d’Italia‘, visto che la tifoseria di una grande squadra ripete questi ‘gentili omaggi’ ogni volta e che viene sanzionata con multe ridicole”. Lo scrive, in una nota, il senatore Antonio Gentile.

Cori contro Napoli: la protesta dei tifosi azzurri

I cori contro Napoli negli stadi, ormai, è un argomento perennemente sulla bocca di tutti i tifosi azzurri che, sui vari forum e sui social network, non mancano di accusare la Lega di essere troppo morbida contro una città che, è bene ricordarlo, è stata, nei secoli scorsi, la capitale del Sud Italia. La problematica che viene messa in luce sono state le sanzioni morbide per chi incitava cori contro Napoli (spessissimo non scattava nessuna squalifica ma soltanto pece pecuniarie di poche decine di migliaia di euro). Del resto, così come è razzismo il “buh” contro calciatori di colore, perché non dovrebbe esserlo anche l’invocazione di una eruzione del Vesuvio per spazzare via un’intera città?