De Laurentiis: “Acquisterò tre club nel mondo, uno lo allenerà Reja. Pecchia possibile vice di Benitez”

Pochi minuti fa Aurelio De Laurentiis è intervenuto in diretta a Radio Marte per commentare il “Financial Fair Play”, riconoscimento che il club azzurro ha ricevuto nell’ambito del meeting “Football Leader 2013” svoltosi ad Amalfi mercoledì scorso.

Ecco quanto dichiarato dal presidente del Napoli: “Ringrazio tutti per il premio, mi piace come riconoscimento perchè è innovativo come me, che dall’inizio della mia avventura al Napoli non sapevo nulla del mondo del calcio ed ho adattato la cultura dell’imprenditore per far bene. Il fallimento del Napoli è stato per me un super master universitario fatto con umiltà. Siamo partiti dalle serie più basse come la serie C che è educativa e ti insegna molte cose, poi siamo andati in B che è stata una passeggiata di salute fatta insieme a squadre di prestigio. In serie A abbiamo ricominciato da capo e fatto bene. Nei primi due anni abbiamo ovviamente perso denaro ma dalla serie B siamo riusciti a rientrare nel fair play finanziario. Il Bayern Monaco è il chiaro esempio che vincere rispettandolo si può. In questi anni ho fatto un fatturato da record grazie ai tifosi tutti, e grazie al marchio Napoli con la vendita di tanti prodotti e l’apertura di tanti negozi.

Benitez? Di Rafa ne parlerò domani con i tifosi su Twitter. Per un’ora e mezza dalle 18 cercherò di rispondere a quanti più tifosi possibile.

Reja? E’ una persona che appartiene al mio cuore cosi come tutti quelli che, lavorando con me, mi lasciano la certezza della loro buona fede e di uomini veri. Per questo motivo l’ho chiamato per offrirgli la possibilità di allenare una delle tre squadre che vorrò acquistare, quella in Inghilterra, e lui mi ha dato la sua piena disponibilità. Amo Napoli più di tutto e voglio portarla e farla conoscere per il mondo.

Pecchia? Lo stiamo valutando come vice di Benitez. A me piace molto, è una persona educata, colta e poliglotta. E questo voglio sottolinearlo per riallacciarmi al discorso dell’internalizzazione di Napoli.

Stadio? Ho parlato col sindaco, ha preso l’impegno per rilasciarci il certificato di agibilità che quest’anno ritarda ad arrivare. Sinceramente non vorrei andare a giocare a Palermo, città bellissima, perchè sarebbe una rivoluzione che non so a quali conseguenze porterebbe”.