Donadoni: “Non basta metterci la toppa all’italiana”

Parole dispiaciute che fanno trapelare tanta delusione, quelle che ha proferito Roberto Donadoni, allenatore del Parma, ospite a “Senza Appello”, talk show di Gazzetta tv.

Roberto Donadoni
Roberto Donadoni. Fonte: calciocatania (flickr.com)

 

Prima ha parlato di chi ha gestito il Parma negli ultimi anni (senza far nomi)  : “ La cosa più spiacevole è quando ti rendi conto che le persone non sono come pensavi , o meglio come volevano apparire. Io ho un pregio, quello di non portare rancore. Però qui sono in ballo i destini di tante persone”. Non se la prende però solo con chi si è aggirato intorno al club gialloblù ma anche con le istituzioni che non hanno effettuato i giusti controlli sulla situazione finanziaria della società e sui nuovi ingressi azionari.
Continua dicendo :” Sembra che si sia tornati alla normalità perchè abbiamo giocato due partite, ma non è così. La situazione è paradossale, non ci si può ridurre all’ultimo secondo per aspettare chissà quali decisioni. Il problema è a monte. E’ impossibile pensare di cambiare qualcosa facendo sempre le stesse cose. Ci deve essere una presa di posizione da parte tutti e avere la coscienza di dire che forse qualcosa si è sbagliato. Non basta metterci la toppa all’italiana. Se oggi il sottoscritto e i giocatori continuano a fare il loro mestiere con dignità è perché vogliamo che questo non ricapiti a nessun altro, e non mi riferisco alla serie A ma ai club di B e Lega pro che hanno meno visibilità e più necessità”.
In vista di Parma-Torino il tecnico dice: “ vogliamo vedere cosa accade e in funzione di quello ci muoveremo. Cercheremo di rispettare tutti ma anche noi vogliamo essere rispettati. E’ semplice dire che i giocatori guadagnano tanti soldi ma in squadra ci sono ragazzi che non ce la fanno perchè da 8 mesi non percepiscono lo stipendio. Coric, che ora è andato via, mi diceva: “mister, come faccio se chiudono la mensa?” Gli ho detto di venire da me, anche se era alto più di 2 metri e facevo fatica a tenerlo nel letto”.
A proposito del futuro e di una ipotetica chiamata dal Milan dice : “ Se il Milan mi chiama in panchina? Non penso sia complicato rispondere”.

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