Esclusiva-Ambrosini confessa: “Sfatiamo un mito su Berlusconi. A Lippi non stavo simpatico…”

Dal nostro inviato – Pesaro, 10 Luglio.

Massimo Ambrosini. Fonte: Roberto Vicario
Massimo Ambrosini. Fonte: Roberto Vicario

All’interno dell’Hotel Excelsior va in scena una cena esclusiva organizzata dal Rotary Club di Pesaro. Ospite d’onore, Massimo Ambrosini, che Soccermagazine, invitato all’evento, ha intercettato. Numerosi gli argomenti affrontati: passato, presente, futuro, Italia e quant’altro. Ecco l’intervista completa.

Massimo, c’è il Cesena nel tuo futuro?
Tornare nella squadra che mi ha lanciato sarebbe sicuramente un bell’epilogo per la mia carriera. Però credo sia difficile…

Perché, hai intenzione di smettere?
Non lo so, diciamo che è un qualcosa di inevitabile la fine di una carriera. Se non arrivano proposte entro 20 giorni finisco qui. Dispiace sempre concludere, è la fine di un ciclo. Però si fa altro.

Altro, ad esempio l’imprenditore: a Pesaro hai aperto una struttura sportiva (palestra, campi da calcetto e non solo, ndr)…
Sì e ne sono contento. La struttura è bella e vorrei che la gente, partecipando, contribuisca al progetto. L’ho fatto soprattutto per fare giocare e divertire i bambini.

Il passato al Milan? Com’era veramente Berlusconi?
Sfatiamo il mito che faceva lui le formazioni: non è vero. Diciamo che quando veniva il suo carisma si sentiva eccome: Berlusconi influenzava in positivo.

Ti è pesato andare via dai rossoneri?
Quando lasci un qualcosa che senti tuo è sempre un trauma, ma il calcio è fatto di scelte. Non ho ben compreso come siano andate le cose, avrei voluto un po’ di attenzione in più…

Inzaghi?
Penso che possa far bene. Poi fare peggio dell’anno scorso è difficile…

Milan-Liverpool, come l’ha vissuta Ambrosini?
Si creano dei falsi miti su quella partita. E’ stata un’imbarcata, e pure bella grossa. Però abbiamo perso, basta.

Pirlo? La sua cessione probabilmente ha iniziato il declino del Milan. Tu l’hai capita?
Io no. In realtà non l’ha capita nessuno…

Veniamo all’Italia…
E’ stato un Mondiale equilibrato, deciso da piccole differenze. Credo che l’Italia sia stata sfortunata. Clamorosamente ha subito più nella partita vinta contro l’Inghilterra che nelle altre due.

Prandelli aveva già il contratto in tasca col Galatasaray?
No, assolutamente. Però ha fatto bene a cambiare aria.

Il tuo rapporto con la nazionale invece, è stato sempre conflittuale…
E’ stato paragonabile alla mia carriera, nella quale ho avuto molti alti e bassi causati dagli infortuni. Le mancate convocazioni penso siano a causa di questo.

Rapporto Lippi-Ambrosini?
Non era un granché, ma non dipendeva da me. Diciamo che non gli stavo troppo simpatico… Donadoni, al contrario, ha creduto in me.

E Balotelli?
Si è speso troppo sul Balotelli uomo. Abbiamo tutti esposto il ragazzo ad una pressione troppo elevata, l’abbiamo fatto diventare una star quando in realtà in campo forse non aveva ancora dimostrato tanto. E’ molto più “buono” di quello che appare.

Sei favorevole alla moviola in campo?
Sì, però innanzitutto bisognerebbe regolarizzarla (vedi il gol-no gol presente ai Mondiali, ndr).

A proposito di Mondiale, chi lo vince?
L’Argentina.

In Italia ci sono troppi giocatori stranieri. Bloccano lo sviluppo dei giovani?
E’ un dato di fatto: qui si ha troppa esigenza di far subito risultato. Le seconde squadre (vedi Real Madrid B in Segunda Division spagnola, ndr) sono una buona cosa.

Parliamo di quando eri giovane tu: quanto ha influito, da giovane, il prestito al Vicenza?
Molto. Un cambiamento d’aria e prospettiva può fare sempre bene. Come ha fatto bene quest’ultimo anno alla Fiorentina. E’ una cosa che consiglierei anche a mio figlio.

Sei sempre stato molto riservato nella tua vita privata…
Sì, non mi sono mai esposto. Ad esempio, non mi piacciono i social network. I giovani calciatori di oggi curano troppo la propria immagine fuori dal campo. Dovrebbero preoccuparsi più del calcio giocato…

Però tuo malgrado un episodio “sfavorevole” c’è stato: quello striscione “dedicato” agli interisti…
Ah però (ride, ndr)! E’ stata goliardia, dai… Sapevo che poteva scontentare qualcuno, un po’ me la sono cercata. Ho ricevuto anche qualche minaccia ma fa parte del gioco. Non ho mai avuto problemi.
 
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