Esclusiva-Irma D’Alessandro: “In Inghilterra c’è cultura sportiva. Con Van Persie lo United ha colmato il gap col City”

Irma D’Alessandro, giornalista Mediaset ed esperta di calcio inglese, ha rilasciato un’intervista in esclusiva a Soccermagazine.it. Abbiamo parlato della Premier League e del calcioscommesse oltre ad illustrare il progetto che l’ha spinta a dirigere il portale quellichelapremierleague.com.

Irma D’Alessandro fonte foto: profilo Facebook di Irma D’Alessandro

Ti occupi di calcio inglese per Mediaset da oltre 10 anni. Quindi cominciamo con il campionato inglese. Lo Swansea, con il nuovo progetto targato Laudrup, sta sorprendendo. Pensi che possa essere la sorpresa della Premier come lo fu il Newcastle lo scorso anno?

Lo Swansea, in fondo, è una conferma del buon lavoro fatto l’anno scorso con Brendan Rodgers. Laudrup sta mantenendo la stessa impronta, fluidità di gioco, rapidità, precisione in area. Sta valorizzando il parco giocatori a disposizione. E’ arrivato un ottimo attaccante, Michu, dal Rayo Vallecano. Considerate che negli ultimi 20 giorni, tra amichevoli e campionato, lo Swansea ha sempre vinto, segnando non meno di 3 gol.

La famiglia Pozzo e Zola stanno facendo bene con il Watford proprio con calciatori dell’Udinese, vedi Abdi e Vydra: possono lottare per andare in Premier?

La Championship è un campionato lunghissimo, a 24 squadre, oltre 40 giornate. Impossibile fare previsioni adesso. Al momento, il primo dato evidente, oltre al buon innesto di Vydra, under 21 croato, è però la mancanza di continuità di risultato. Una vittoria, una sconfitta, questo finora il ruolino medio del Watford.

A proposito di Premier, tu dirigi il portale www.quellichelapremierleague.com: cosa ti ha spinta ad intraprendere questo progetto?

Intanto, la grande passione che ho da sempre per il calcio inglese, i suoi miti, i simboli e le tradizioni. Poi, una necessità ‘professionale’: pur cercandolo, non trovavo nell’immensità del web un prodotto simile. E dopo averci pensato un po’… l’ho inventato, trasformando questa mia passione in un vero lavoro! Quellichelapremierleague è il rifugio di tutti gli italiani appassionati di calcio inglese, si trovano notizie, commenti, i video curiosi del giorno, la storia dei 20 club di Premier League, i consigli di viaggio per chi, magari, ha voglia di andare a vedersi una partita in Inghilterra. Molti di questi consigli sono miei appunti di viaggio, disseppelliti dal  cassetto dopo aver girato tanto per tanti anni.

Pensi che lo United con Van Persie sia riuscito a ricucire il gap dal City?

Sulla carta si. Van Persie–Rooney, numeri della scorsa stagione alla mano, fanno 57 gol in 2. Aguero, Baloteli, Dzeko mettono insieme 50 reti. Aspettando Tevez…

Chi sarà la favorita per il titolo inglese?

Impossibile da dire ora. Diciamo che a Manchester è la festa del gol e questo infiammerà il campionato.

Parliamo di mercato per poi concludere con il campionato italiano: chi sarà il nuovo attaccante del City?

E’ già in casa, è Carlos Tevez, finalmente riappacificato con Mancini e recuperato alla causa del City.

Come giudichi questa fuga di talenti dal nostro calcio? Gli altri campionati, tipo Premier e Liga, sono davvero più affascinanti della A?

Sicuramente la Premier League è il campionato più ricco. E, visto l’impoverimento della serie A, anche quello più spettacolare per la presenza di più concorrenti alla vittoria finale. In Spagna, ci sono  Real e Barcellona e, molto distaccate, tutte le altre. In senso tecnico ed economico.

Il Milan riuscirà a prendere Kakà?

Evidentemente, al momento no.

Cosa pensi del binomio Roma-Zeman?

Rinnovamento ed innovazione.

Ultima domanda: come valuti tutta la vicenda del calcioscommesse? In Inghilterra, secondo te, come si sarebbero comportati?

Quello che ha messo in evidenza la vicenda italiana è che nei calciatori coinvolti è mancato quello che si chiama codice etico. Ed è questo quello che, credo, abbia deluso i tifosi italiani. E’ mancata quella che Arrigo Sacchi chiama ‘la cultura sportiva’. In Inghilterra, proprio questa cultura sportiva è materia di insegnamento e doposcuola sin dalle elementari. Un esempio, il Liverpool organizza corsi doposcuola tra i piccoli e i giocatori Reds. Che vanno ed insegnano il valore della maglia, il rispetto dell’avversario, a non mentire o imbrogliare e a giocarsela fino all’ultimo secondo. In Inghilterra , le ‘bandiere’ esistono ancora. Il calcio inglese appassiona ed è spettacolare perché non sai mai come va a finire fino a quando davvero l’arbitro fischia la fine, come ha dimostrato anche il rocambolesco finale della stagione scorsa, tra City e United!

 

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Raffaele Zanfardino

Direttore responsabile della testata.

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