Fabio Cannavaro: “Vi dico la mia sulla Juventus, il Napoli, Ibra, Calciopoli ed il Pallone d’Oro!”

Fabio Cannavaro, campione del mondo e Pallone d’Oro nel 2006, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla trasmissione Undici di Pierluigi Pardo soffermandosi principalmente sulle sue ex squadre, la Juventus ed il Napoli.

Fonte immagine: Doha Stadium Plus Qatar
Fonte immagine: Doha Stadium Plus Qatar

Ecco quanto evidenziato da Soccermagazine.it: Mia cessione al Real Madrid? Quando successe Calciopoli io fui schietto con la società, e senza sapere ancora quale fosse il futuro della società chiesi di essere ceduto. Nonostante il mio addio ho sempre ricevuto affetto dal popolo bianconero e di questo sono felice. Quest’anno la Juventus ha offerto un ottimo calcio, l’aspetto che mi è piaciuto maggiormente è stata la continuità di risultati rispetto all’anno scorso.

 

Chi verrà sacrificato per arrivare al top player? Nelle ultime partite mi ha sorpreso lo schieramento di Marchisio come seconda punta, forse Conte ha voluto lanciare un segnale alla società facendo capire che preferirebbe un centrocampo formato da Vidal, Pirlo e Pogba. Con Pogba e Vidal accanto, infatti, Andrea potrebbe avere maggiore copertura e giovarne anche per poter allungare la carriera.

 

Ibrahimovic? Personalmente ritengo che Ibra possa giocare in qualsiasi squadra. E’ un giocatore con grandissime qualità, un leader che vuole sempre vincere. Meglio avercelo insieme che contro. Ha però bisogno di sentirsi sempre a casa per rendere al massimo.

 

 Champions perse? Non era solo colpa di Zlatan, tutti noi arrivavamo scarichi nelle partite decisivi perchè Capello utilizzava solo i soliti 13, 14 calciatori per l’intera stagione. Ho però un rimpianto: tutti noi eravamo convinti che se non ci fosse stato Calciopoli avremmo vinto la Champions l’anno successivo.

 

Calciopoli? Quegli scudetti li sento miei. Solo noi sappiamo i sacrifici fatti per quei trionfi. La Juventus sul campo dimostrò di essere la squadra più forte. 

 

Mazzarri? Il Napoli in troppe partite è stato Cavani-dipendente, a metà dicembre hanno fatto pochissimi punti perdendo il terreno per lo scudetto. Rimane però una squadra che gioca un bel calcio e si esprime veramente bene. E’ una creatura di Mazzarri e senza di lui bisognerà ricominciare tutto da zero.

 

Sostituto di Cavani? Dovesse andar via io punterei su Dzeko, mio fratello Paolo me ne parlò molto bene quando lo affrontò in Champions.

 

Pallone d’Oro? Ricordo ancora quando andai a casa di Nedved ed ammiravo il suo trofeo pensando che mai l’avrei potuto vincere. Ed invece, dopo qualche mese, toccò proprio a me. Devo però ammettere che fui fortunato perchè in quell’anno campioni come Henry e Ronaldinho non vinsero nulla con i loro club”.

Fabio Tarantino

Fabio Tarantino

Giornalista, nato a Napoli il 19/02/1991

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