Fiorentina: conferenza stampa e convocati

Alla vigilia della partita tra Fiorentina e Chievo Verona il mister Delio Rossi incontra i giornalisti per la consueta conferenza stampa. Tanti i temi trattati, ma subito un saluto a Francesco Mancini: “E’ una tragedia immane. Era un ragazzo di 43 anni. Lo conoscevo bene, a me ha dato tanto. Di fronte a queste tragedie ogni parola è superfluo. Io e la mia famiglia siamo vicini alla famiglia di Mancini“.

Fonte Immagine: Viola Channel

Poi l’attenzione si sposta sul Chievo Verona e su chi scenderà in campo: “E’ una squadra organizzata che arriva qui senza problemi di classifica. Ha giocatori consapevoli del loro obiettivo. E’ una squadra pragmatica. Sceglierò i giocatori in base a quanto visto in settimana e in base al modulo, come sempre“. Detto ciò si ricollega alla situazione del gruppo in casa Viola accennando anche a Marchionni e Felipe che prima del suo arrivo erano messi ai margini: “Nel gioco di squadra è fondamentale il gruppo. Ho avuto anche gruppi che si odiavano, poi però in campo si aiutavano: semplicemente non andavano a cena insieme. A parità di valori tecnici, il gruppo ti dà 4-5 in più che possono decidere la stagione. Dopo la Juve, i giocatori hanno preso coscienza della situazione. Non ho avuto nessuna imposizione dalla società. Quando sono arrivato erano border line, perché il mercato era aperto e potevano andare via. Poi il mercato si è chiuso ed ho preso in considerazione tutti. Marchionni a Genova ha fatto bene e domani potrebbe giocare ancora titolare“. Quindi parla del modulo che userà domenica e analizza la situazione dei singoli giocatori: “A me non piace cambiare, se cambio è perché mi adatto alla contingenza del momento. In questo momento sto pensando al presente e non al futuro: cerco di fare il massimo per il momento contingente della squadra, penso al presente e basta. Non al futuro. Io ho le mie idee ed il mio modo di fare calcio, ma adesso sono io che mi devo adeguare ai giocatori e non viceversa“. Su Jovetic: ” Ho visto anche le gare della sua nazionale. Gioca spesso senza compiti precisi. Ha talento ma secondo me non ha ancora trovato la sua strada. Devo valutare anche con chi gioca. Se gioca Amauri è un conto, se gioca con Ljajic è un altro. Deve fare un altro step: da giocatore di talento a giocatore a disposizione della squadra“. Su Amauri e la sua astinenza dal gol: “Se io fossi in lui valuterei cosa faccio per la squadra indipendentemente dal gol. Deve fare ciò che è giusto per la squadra, poi il gol arriverà. Non ci si deve fissare, non deve vivere questa cosa come un incubo“. Nastasic: “Non è giusto dargli troppe responsabilità in questo momento, ma sarà il futuro della Fiorentina. E’ un ragazzo e come tutti i ragazzi vive di alti e bassi. Il talento c’è“. Kroldrup: “Ci ho parlato, sta con il gruppo. La cosa peggiore per un giocatore è non poter dimostrare di essere utile alla causa per un infortunio come il suo. E’ però una persona molto scandinavo, molto danese: fa fatica ad esternare le cose, però ha la morte nel cuore. Sono cose che succedono. Sarebbe stato un gicoatore importante“. In chiusura di conferenza il tecnico Viola parla di come sarà il ritorno al Franchi dopo il 5 a 0 contro la Juventus: “So cosa vuol dire momenti belli e meno belli, ma so che la gente ama questa squadra. Non giova a nessuno dare contro alla squadra. E’ questione di intelligenza. Il KO con la Juve è una cosa che è successa e ci dispiace, ma non possiamo tornare indietro. Dobbiamo guardare avanti. I fiorentini sono molto attaccati alla squadra, anche se la squadra adesso gli sta dando molto poco, molto meno di quanto meritano. Però devono capire che noi passiamo, ma la squadra resta“.

 

Ed ecco la lista dei 21 convocati che dovranno affrontare il Chievo: Acosty, Amauri, Behrami, Boruc, Cassani, De Silvestri, Gamberini, Kharja, Jovetic, Lazzari, Ljajic, Marchionni, Montolivo, Nastasic, Natali, Neto, Olivera, Pasqual, Romulo, Salifu e Vargas.

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