Fiorentina-Inter 0-0, le pagelle. Cerci e Lazzari su tutti, Julio Cesar decisivo

Finisce a reti bianche la sfida del “Franchi”, dove la Fiorentina (nonostante le tante assenze) gioca una partita molto coraggiosa, senza andare quasi mai in difficoltà.

Fonte: flickr.com Foto:ViolaChannel

La squadra di Delio Rossi ha il rimpianto più grande per avere fallito un rigore che poteva valere metà salvezza. L’Inter fa molto possesso palla ma non è mai pericolosa, nonostante Stramaccioni mandi in campo una formazione molto offensiva. E intanto l’Europa si allontana… Queste le pagelle delle due formazioni. Fiorentina: Boruc, 6.Nessun intervento di rilievo, ma è molto attento ogni volta che i nerazzurri si affacciano dalle sue parti.

Camporese, 6,5. Nessuna paura per il giovane difensore, nonostante contro di lui avesse i vari Milito, Forlan e Zarate. Si riscatta dall’autogol dello scorso anno, giocando una partita molto autoritaria.

Natali, 6. Lotta alla sua maniera, garantendo forza fisica e prezioso agonismo. Una sicurezza anche per gli altri compagni di reparto.

Nastasic, 7. Davvero un gran bel giocatore; bravo sia in fase difensiva che sulle palle inattive in fase offensiva. Sua l’occasione gol più nitida (dopo il calcio di rigore fallito), con grande stop e bel tiro, finito di pochissimo sulla traversa.

Cassani, 6. Spinge sulla fascia ma senza strafare. Garantisce una buona copertura difensiva quando dalle sue parti arrivano gli attaccanti nerazzurri.

Kharja, 5. Ha subito l’occasione di portare in vantaggio i viola, calciando in maniera sbilenca da buona posizione. Poi sparisce a poco a poco, giocando una partita anonima.

Behrami, 6. Tanta corsa, molto impegno ma senza strafare. Esce tra gli applausi del Franchi. Dal 66′ Salifu, s.v. Nessun acuto da parte del ragazzo proveniente dalla Primavera.

Lazzari, 7. Prova un grandissimo gol da centrocampo, con poca fortuna. E’ sempre sul pezzo, garantendo la transizione giusta tra centrocampo ed attacco. Si procura il calcio di rigore che avrebbe potuto cambiare la stagione della Fiorentina.Pasqual, 6. Nessun acuto ma nemmeno errori. Bene cosi.

Cerci, 7. Una furia, sopratutto nel primo tempo. Veloce, aggressivo, pungente. Tra le linee fa tanto movimento ed è sempre pericoloso. Un giocatore ritrovato.Ljajic, 5. Il ragazzo ha molte qualità e le si intravedono ogni volta che tocca la palla. Ha l’occasione più grande per la svolta della gara, ma dagli undici metri si fa incantare da Julio Cesar, fallendo il rigore. Dal 71′ Acosty, s.v.

Inter:

Julio Cesar, 7. Pecca di ingenuità nell’atterrare Lazzari, ma si riscatta immediatamente sbarrando la porta al tiro dagli undici metri di Ljajic. Sempre prezioso, oggi ancor di più.

Maicon, 6,5. Ottimo rientro del brasiliano apparso fresco e motivato. Spinge molto e lo fa anche bene, peccato che non viene supportato a dovere dalle punte.Lucio, 7. Finalmente una grande prova del centrale nerazzurro; sicuro ed attento nelle chiusure, bravo ed ordinato nelle ripartenza. Decisivo in almeno un paio di circostanze.

Chivu, 6. Gioca da centrale per la squalifica di Samuel e gioca una partita attenta e senza sbavature. Deve abbandonare il campo a 10 minuti dalla fine per un infortunio. Dal 81′ Ranocchia.

Zanetti, 6. Lavoro di ordinaria amministrazione per il Capitano che, udite udite, da forfait all’intervallo per un problema alla coscia. Dal 46′ Nagatomo

Poli, 6. Lavoro di copertura ordinato, meno aggressivo nel proporre ma il 4-2-3-1 odierno gli imponeva di non strafare.

Cambiasso, 6. Insieme a Poli garantisce il lavoro sporco della sua squadra, facendolo senza grande fatica.

Forlan, 6. Stramaccioni lo fa giocare da trequartista alle spalle di Milito e lui ripaga con molto movimento e tanta voglia di fare, anche se con qualche imprecisione. Esce dal campo sudato (è una notizia) e rinfrancato. Dal 53′ Sneijder 5,5. Doveva dare quella marcia in più per spezzare la partita, invece è spesso impreciso e si perde tra le linee.

Alvarez, 5,5. Le qualità tecniche di questo ragazzo non si discutono. Lo fa vedere in più di una circostanza con belle giocate; la pecca è che non è mai decisivo al momento giusto, proprio come oggi.

Zarate, 6. E’ un altro giocatore rispetto alla versione Ranieri. Più motivato, più intraprendente e molto mobile sulla fascia. Prova in qualche modo a fare gol ma è impreciso.

Milito, 6. Il Principe fa quello che può lottando come un leone, però nei novanta minuti, non ha mai una palla facile da poter depositare in rete.

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