Fiorentina: un 2013 maledetto per i viola

1 misero punto in 4 partite: questo è il magrissimo bottino rimediato dalla Fiorentina nel mese di Gennaio. Una crisi di risultati che scaturisce da una concomitanza di fattori: sfortuna, infortuni, errori dei singoli e (anche) degli arbitri.

FATTORE FORTUNA: Sicuramente la fortuna in questo 2013 non è dalla parte dei viola: nelle quattro partite fin qui disputate i viola hanno comunque fornito buone prestazioni. A Udine (2-1 in fuorigioco di Di Natale) e con il Napoli (mancata espulsione di Behrami) gli errori arbitrali hanno fatto la loro parte. Ma le partite contro Pescara e Catania gridano vendetta per il modo in cui sono state buttate via. Con il Pescara, i gigliati hanno sbattuto contro il muro invalicabile eretto da un Perin versione Benji Price, perdendo poi una partita che poteva essere chiusa nel primo tempo con 2-3 gol di scarto. Ieri a Catania ottimo primo tempo dei viola; mentre nella ripresa gigliati propositivi in fase offensiva (con occasioni per Cuadrado e Ljajic) ma pessimi dietro, dove ancora una volta Neto “sale in cattedra” combinando la frittata…
PROBLEMA PORTIERE: Già Neto…l’estremo difensore brasiliano alterna grandi parate a papere clamorose: non sembra comunque pronto per giocare titolare in una squadra che ambisce ad entrare in Europa. Ci sarebbe Viviano, ma il portere di Fiesole non ha mai convinto del tutto da inizio anno ed è sul piede di partenza (il Bologna è in pole). Che fare allora? Pradè tornerà sul mercato o Montella concederà una nuova chance al “tifoso” Viviano?
DIFESA ALLEGRA: Il trio Roncaglia-Rodriguez-Savic si era affermato come una delle sorprese del campionato. Ottimi nelle chiusure e nel gioco aereo, sorprendentemente efficaci nell’impostare l’azione, proprio come Montella chiedeva. Ma nelle prime 4 partite dell’anno la difesa viola ha concesso 8 gol agli avversari. Roncaglia accusa un vistoso calo di rendimento: i gol di Celik, Cavani e Castro nascono da suoi errori imperdonabili. Con il Parma rischia di perdere il posto da titolare in favore di Tomovic.
IL CASO PIZARRO: L’infortunio del cileno ha messo in chiaro un dato inequivocabile: è lui il vero top player della Fiorentina. Senza di lui la squadra perde molto del suo potenziale: il possesso palla è calato vertiginosamente e la squadra ha perso lucidità nella manovra. E’ insostituibile: Borja Valero e soprattutto Aquilani (imperdonabile l’espulsione di ieri) non hanno la sua leadership. Doveva rientrare in tempo per disputare la gara contro il Napoli, ma ha saltato anche la sfida di Catania. Non si sa ancora se rientrerà domenica prossima contro il Parma… La squadra ha bisogno di lui, se il suo infortunio dovesse prolungarsi i viola rischiano seriamente di perdere il treno per l’Europa.
PROBLEMA GOL: L’anno si era chiuso alla grande per i viola: 3 gol sul campo tradizionalmente ostico del Palermo. Poi il buio: 3 gol nelle successive 4 partite, 2 molto fortunosi (autorete di Brkic con l’Udinese, papera di De Sanctis sul gol di Roncaglia). Jovetic è lento e macchinoso: aveva chiuso l’anno alla grande con una doppietta, ma dopo la sosta non sembra più lui. L’acquisto di Rossi è un grandissimo colpo, ma l’ex Villareal presumibilmente rientrerà nella prossima stagione…Montella spera che Pradè estragga il proverbiale coniglio dal cilindro: Matri o Quagliarella potrebbero dare una mano ad un attacco che ha perso la sua prolificità.
Domenica prossima contro il Parma la Fiorentina ha un solo risultato a disposizione: la vittoria. Un risultato diverso rischierebbe di complicare ulteriormente la strada verso il ritorno in Europa.