Garcia: “Vogliamo vincere ancora, Totti immenso. Napoli? Io voglio giocare…”

Rudi Garcia si è presentato nella consueta conferenza stampa pre-partita a Trigoria in vista del match casalingo nel posticipo di domenica fra Roma e Bologna in programma allo stadio Olimpico. L’allenatore capolista ha risposto a domande su vari temi, dal compleanno di Totti al possibile rinvio di Roma-Napoli del 19 ottobre (per una manifestazione concomitante a Roma, il Prefetto vorrebbe il rinvio, ndr) che causerebbe circa 3 settimane di stop dal calcio giocato per la Roma con la partita spostata probabilmente al 18 dicembre.

 

Qui di seguito lo scritto integrale della conferenza stampa:

Fonte: Riccardo Cotumaccio
Fonte: Riccardo Cotumaccio

 

Un augurio a Francesco Totti? È come se lo aspettava?

“Non l’ho ancora visto oggi, è un giorno importante: è il compleanno del Capitano, è un giorno importante per lui. Però come già ho detto non è solo immenso giocatore ma anche un uomo di qualità, anche molto umile come tutti i grandi giocatori“.

 

Il Bologna?

“Abbiamo studiato quasi tutte le partite del Bologna dall’inizio è una buona squadra con qualità e che può fare gol, c’è Diamanti che è un giocatore importante. Con la nazionale, contro l’Argentina, quando è entrato ha cambiato la partita. Il pericolo è pensare che la partita di domenica l’abbiamo già vinta, perché sarà una partita difficile, forse la più difficile dall’inizio. Io e i giocatori sappiamo che dovremo essere al 100%, forse di più, per vincere questa partita”.

 

Come sta vivendo questo momento a livello personale?

“Sinceramente penso sia troppo, non abbiamo vinto niente. Abbiamo vinto cinque partite che però non sono niente, dobbiamo solo pensare alla prossima partita, che è la partita di domenica contro il Bologna. Non voglio che i giocatori o io pensiamo ad altre cose che non siano questa partita, perché dobbiamo fare di tutto per allungare la serie. Questa cosa è la più importante”. 

 

L’assenza di Maicon cambierà qualcosa a livello tattico?

“Per Maicon non abbiamo ancora i risultati dell’esame dei dottori, vedremo. Sicuramente domenica non potrà giocare, spero di poter avere un po’ di scelta e che Torosidis sia pronto per giocare. Anche la soluzione adottata contro la Sampdoria mi è piaciuta, Dodô è entrato molto bene sulla sinistra e sapevo che Federico con la sua esperienza sarebbe potuto essere un terzino destro di qualità, con un profilo diverso, però su quella fascia abbiamo provato anche Jedvaj. Vedremo, è ancora presto per sapere quello che farò”.

 

La classifica?

Siamo la capolista per il momento, ma se ci guardiamo indietro solo solo due i punti di distacco dalla seconda. E non sono squadre piccola, ma Napoli, Inter e Juve. C’è ancora molto da fare e quindi è inutile parlare ora della classifica. Importa solo la partita di domenica, non dobbiamo vedere cosa fanno gli altri, ma quello che andiamo a fare noi”.

 

L’espulsione di Marassi?

Non c’è niente da dire, l’arbitro ha preso una decisione durante la partita. Oggi il giudice ha deciso per la diffida, ne prendo atto”.

 

Il possibile rinvio di Roma-Napoli?

Io voglio giocare. Non è possibile attendere tre settimane senza gara o di fare tre partite fuori casa di fila. Vedremo, ora quello che mi interessa è la partita col Bologna ma con il Napoli voglio giocare”.

 

Un giudizio sugli arbitri italiani?

“Niente di particolare da dire”.

 

Come gestisce i leader della squadra?

Le regole sono le stesse per tutti, però i giocatori più esperti come Totti, De Rossi, Maicon o De Sanctis hanno una visione differente e con più tranquillità. È importante per loro essere esempi”.

 

Si aspettava che Totti fosse così forte?

Conoscevo il giocatore, il fuoriclasse, perché nel mondo del calcio tutti conoscono Francesco. Però l’uomo è una persona di grande qualità, sono contento che abbia rinnovato il contratto. Di solito si parla di leggenda quando uno non gioca, ma lui ha ancora possibilità di scrivere la storia. Mi piace di poterlo fare insieme a lui, oggi è il suo compleanno ma uno è giovane nella testa, non sulla carta di identità. Ed è per questo che Francesco è ancora molto giovane”.

Francesco Totti. Fonte: Brent Flanders.
Francesco Totti. Fonte: Brent Flanders.

Sta riuscendo a far dimenticare le cinque vittorie?

“Quello che era importante dimenticare era l’anno scorso, il passato. È importante guardare al futuro ma penso che siamo primi e questa classifica deve motivare ancora di più la squadra. Era così già contro la Sampdoria, il fatto di aver vinto le prime quattro partite ha aiutato la squadra a vincere a Genova. Non dobbiamo dimenticare le prime cinque partite: ci sono stati problemi durante le gare ma anche molte cose positive e dobbiamo fare ancora molto di più contro il Bologna”.

 

Dopo l’espulsione non ha fatto una piega. Ha mai pensato di vederla sempre dalla tribuna?

“Perché avete detto sempre che si vede meglio dalla Tribuna? No, per me è importante vivere la partita vicino ai miei giocatori. Non è possibile parlare con tutti, ma con i giocatori vicino a me è importante per poter parlare di tattica, del piano psicologico. Per una partita non è stato un problema vederlo dall’alto, ma per tante gare sarebbe un problema per me”.

 

È con le piccole che si vincono i campionati?

“Tutte le partite sono importanti. Quando ho detto questa cosa nei giorni del derby parlavo della classifica attuale. Per me tutte le partite sono difficili da vincere: non ne esiste una vinta prima di giocarla, l’abbiamo visto anche nella giornata passata per altre squadre. Dobbiamo essere concentrati sull’avversario che arrivo perché sempre è la partita più importante; non è solo un modo di dire ma è vero, è così, sinceramente. Non vedo il calendario facendo i calcoli, io gioco e voglio che la mia squadra giochi sempre per vincere. Non è legato alla qualità dell’avversario, dobbiamo avere l’ambizione di vincere con tutti. E ‘tutti’, domenica, è il Bologna”.

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