Genoa-Lazio 1-0, le pagelle dei biancocelesti: che disastro De Vrij!
Una Lazio dai due volti esce sconfitta da Marassi confermando la tradizione negativa degli ultimi anni in casa del Genoa. Nove occasioni nitide da rete nel primo tempo per gli uomini di Pioli che a volte sbattono contro il muro Perin ed altre sprecano male. Gli infortuni dettano tutte e tre le sostituzioni ed il ritorno dei padroni di casa torva impreparati i biancocelesti che, perso Gentiletti, naufragano definitivamente. Ecco le pagelle dei capitolini:
Berisha 6,5: non viene molto sollecitato nell’arco dei novanta minuti. Ma la sua uscita su Kucka nel primo tempo è provvidenziale. Peccato non basti;
Basta 6: ottimo come sempre in fase di spinta, controlla senza problemi in fase difensiva eccetto nell’occasione in cui inciampa in un corpo a corpo con Kucka che lancia il giocatore di Gasperini a tu per tu con Berisha. Costretto a lasciare il campo all’intervallo per infortunio;
Gentiletti 6,5: conferma quanto di buono fatto vedere nell’esordio contro il Cesena di domenica scorsa. Personalità, concentrazione e concretezza. Gioca spesso di anticipo, aiuta ad impostare la manovra e si candida a leader indiscusso del pacchetto arretrato (e non solo). E’ costretto, però, anche lui ad abbandonare anzitempo la partita a causa di un infortunio al ginocchio sinistro che, in attesa di accertamenti, fa tremare Pioli ed i tifosi biancocelesti;
De Vrij 4,5: con Gentiletti accanto è un certo tipo di giocatore. Senza l’argentino si trasforma in un giocatore di categoria inferiore. Quando poi rimedia due ammonizioni stupide come quelle di oggi, sembra quasi un dilettante. Lascia i suoi in dieci ed il Genoa porta a casa i tre punti;
Braafheid 6: buon primo tempo del giocatore olandese che si fa apprezzare sia fase difensiva che offensiva. Meno appariscente nella ripresa quando la pressione dei rossoblu lo costringe a fare il terzino di contenimento;
Biglia 6,5: buona la prestazione del regista argentino che guida il centrocampo con grande lucidità e rapidità, alternando verticalizzazioni ad aperture laterali che rendono dinamica e spesso imprevedibile la manovra biancoceleste. Anche lui costretto ad abbandonare il campo per infortunio a pochi secondi dalla fine del primo tempo;
Parolo 5,5: il gioco della Lazio è fatto per gli inserimenti dei centrocampisti come lui. Cosa che, specialmente nel primo tempo, a volte gli riesce. Altre volte meno. Quando poi il Genoa sale di tono nella ripresa, si ha spesso l’impressione che corra a vuoto;
Lulic 5: parte bene ma si spegne quando manca ancora un quarto d’ora alla fine del primo tempo. Come interno di centrocampo continua a non convincere pienamente;
Candreva 6: prova sufficiente. Non lascia il segno come di solito gli riesce, ma nel complesso non dispiace. Costante.
Felipe Anderson 5,5: molto bene nel primo tempo, cala vistosamente nella ripresa quando dovrebbe fare qualcosa di più per aiutare i suoi ad uscire dalla morsa dei padroni di casa;
Djordjevic 6: lotta, sgomita, apre gli spazi agli inserimenti dei centrocampisti biancocelesti e colpisce anche una traversa. Praticamente si divora un gol in apertura di partita e nel secondo tempo ha forse il demerito di non tenere abbastanza palla per far salire i suoi;
Ledesma 5: entra in sostituzione di Biglia e non riesce a prendere concretamente in mano la manovra facendosi soffocare dalla ritrovata verve dei padroni di casa;
Konko 5,5: esordio stagionale del terzino francese che copre bene ma non supporta adeguatamente la fase offensiva;
Pioli 5,5: la Lazio nel primo tempo ha nove occasioni da gol che non riesce a capitalizzare. Gli infortuni dettano tutte e tre le sostituzioni. Ma questo non può essere sufficiente a spiegare la metamorfosi della Lazio tra primo e secondo tempo.