Hellas Verona-Napoli 2-0, le pagelle degli azzurri: Ghoulam ed Hamsik bocciati, Callejon jolly

Il Napoli cade a Verona sotto i colpi dell’Hellas. La doppietta di Luca Toni stende gli ospiti. La squadra di Benitez è molle e senza idee. L’uragano scaligero si abbatte sulla formazione azzurra. Gli uomini di Mandorlini hanno un’altra gamba e vincono meritatamente. Ecco le pagelle dei partenopei.

Fonte: Danilo Rossetti - www.foto-calcio-napoli.it
Fonte: Danilo Rossetti – www.foto-calcio-napoli.it

PAGELLE NAPOLI

Andujar voto 5: La nefasta serata azzurra si riflette anche sul portiere. Il numero 45 argentino prima impacchetta con la complicità di Mesto la rete iniziale di Toni, poi mostra diverse incertezze, specialmente in uscita. Passetto da gambero, anche per lui.

Mesto 4: Sbaglia in occasione del primo goal avversario. Diversi errori nelle diagonali e poca copertura difensiva. Cerca di aiutare la squadra davanti, ma è impreciso. Mesto, come il Napoli di stasera. (dal 68′ Higuain 5.5: Forse Benitez lo fa entrare troppo tardi. In venti minuti, nemmeno El Pipita può far miracoli)

Raul Albiol 5: Non è facile difendere in una squadra che gioca con la difesa così alta. Raul fa quel che può, ma non è serata: non regge la fisicità di Toni e compagni. In affanno, dall’inizio alla fine. Al solito, risulta prezioso in fase d’impostazione.

Britos 4.5: Le cavallette veronesi sono dappertutto e lo infilano facilmente. Il ciclone Toni lo travolge (forse anche esagerando con il fisico, cosa che lo manda su tutte le furie). Lento nelle chiusure, tenta di rimediare con l’aggressività, invano.

Ghoulam 4: Tra i peggiori. Viene mandato fuori giri dalla vivacità dei padroni di casa. Va spesso al cross, senza trovare quasi mai la giusta misura. Non si capisce perchè non chiuda su Toni -unico avversario in area- nell’azione del secondo goal gialloblu. Spaesato. Serata da dimenticare, in fretta possibilmente.

Inler 5.5: Non incide, però prova a fare qualche tentativo. Il gioco passa principalmente dai suoi piedi: peccato che gli spazi siano chiusi e non trovi mai lo spunto. Lascia partire diversi tiri dalla distanza che non creano problemi a Benussi. Tra i meno peggio.

David Lopez 4.5: La sua involuzione è ormai un dato di fatto. Da diverse settimane non è più lo stesso. Ciò che sottolineammo contro l’Inter, si evince anche stasera: copre una porzione di campo ridotta ed è troppo statico. I centrocampisti avversari hanno il diavolo in corpo. Affonda sotto le onde scaligere.

Mertens 5: Nella prima frazione attacca la linea difensiva con la solita verve offensiva e sfacciataggine. Con lo scorrere delle lancette però, si disorienta ed entra nel vortice dell’evanescenza che contraddistingue il Napoli. Pile scariche.

Hamsik 4: Dov’è finito il capitano? quando sembra stia per rinascere, torna in letargo deludendo i tifosi speranzosi. Marekiaro appare svogliato e senza forze. I suoi tentativi di far decollare la manovra sono privi di vitalità. Dovrebbe accendere la luce del Napoli, ma oggi è buio pesto. Anzi, buio Mesto. (dall’82’ Gabbiadini s.v.: Senza voto. L’eccezionale tiro con cui quasi spacca il palo, da fermo, merita sicuramente una citazione. Solita personalità)

De Guzman 4.5: Pupillo di Benitez per la sua sagacia tattica, viene annullato dall’arcigna retroguardia veronese. L’olandese volante ha le ali tarpate. Compie diversi errori, sia in appoggio che nel lungo. Altro calciatore che dovrà dimenticare ben presto la fatal Verona. (dal 61′ Callejon 6, il migliore: Prima entra da esterno alto e poi fa il terzino. Nonostante il sacrificio chiestogli, si fa sentire anche in fase offensiva. Tuttofare)

D. Zapata 5.5: Il gigante colombiano lotta e sgomita nell’area gialloblu. I compagni lo assistono poco o nulla, ma Duvan non si perde d’animo. Quando entra Higuain, riesce a pungere maggiormente, calciando verso la porta di Benussi; conclusioni deboli, con poca forza. Uomo di sicuro affidamento.

All. Benitez 5: In campionato il Napoli non sa più vincere. La compagine partenopea presenta sempre le stesse lacune, difetti che Rafa non riesce a correggere. I padroni di casa hanno un altro passo; i troppi impegni sono sicuramente un alibi valido, ma una grande squadra non dovrebbe avvertire tali cali di tensione. La Lazio gioca domani a Torino ed ha la possibilità di staccare gli azzurri. Il Napoli rischia di perdere anche la terza piazza.

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