Higuain trafigge il grifone: Napoli Genoa 2-1

Aria di festa e di amicizia per la sfida che chiude la prima di ritorno di serie A.

Gonzalo Higuain. Fonte: Danilo Rossetti - www.foto-calcio-napoli.it
Gonzalo Higuain. Fonte: Danilo Rossetti – www.foto-calcio-napoli.it

Al S.Paolo si affrontano Napoli e Genoa con la possibilità per gli azzurri, in caso di vittoria, di salire al terzo posto in solitaria e a sei punti dalla Roma di Garcia. Benitez deve fare a meno dello squalificato Gargano e schiera Inler dal primo minuto al fianco di David Lopez. In difesa ancora il nuovo arrivato Strinic a presidiare la fascia sinistra e davanti a lui De Guzman è preferito a Mertens. Gasperini può gioire moderatamente per il ritorno di De Maio e Perotti dal primo minuto che lasciano quindi la pienissima infermeria rossoblù. All’ingresso delle squadre gli altoparlanti intonano ancora una volta “Napul’è” di Pino Daniele ma gli azzurri sono ben concentrati sulla partita e non si lasciano distrarre da nulla. Basta, infatti, un solo minuto ad Higuain per spaventare la difesa ospite raccogliendo una ribattuta di Perin su cross di Maggio; ma il suo tiro dalla distanza finisce a lato. Il Napoli è padrone del campo ed al 7° passa già in vantaggio. Hamsik serve un filtrante a Callejon che dal limite dell’area lascia partire un destro ad incrociare non irresistibile; l’errore è però di Perin che riesce soltanto a respingere servendo un invito a nozze per la testa di Higuain che, a portiere battuto, appoggia in rete per il più facile dei gol. Il vantaggio del Napoli suona la sveglia del Genoa che comincia ad affacciarsi nell’area dei padroni di casa. Al 17° solo una deviazione di Rafael nega la via del gol ad Edenilson che era riuscito a penetrare in area. Tre minuti più tardi trema ancora il Genoa quando sulla solita asse Callejon-Higuain, l’argentino, solo davanti al portiere, non riesce ad agganciare il lancio dello spagnolo. Al 26° il Napoli reclama un calcio di rigore per fallo di mano di Roncaglia che interrompe un contropiede pericolosissimo del duo Callejon-Strinic. Alla mezz’ora anche Hamsik va vicino al gol con Higuain che si inventa uno splendido passaggio dalla destra per lo slovacco; il capitano, però, arrivato a rimorchio sparacchia alto sopra la traversa. Al 36° Higuain fa un’altra magia evitando il fallo laterale a metà campo e servendo in girata proprio Hamsik che appoggia uno splendido pallone per De Guzman solo davanti alla porta. L’olandese non ha però la lucidità di battere Perin ed alza troppo un pallone che finisce sopra la traversa. La partita è apertissima e tre minuti dopo Antonelli, su assist di tacco di Bertolacci, lascia partire un sinistro a distanza ravvicinata che viene però bloccato a terra da Rafael. Il risultato non cambia fino all’intervallo. La ripresa inizia sullo stesso stampo della prima frazione con il Napoli vicinissimo al gol ancora una volta con De Guzman. L’olandese, servito da Hamsik, sposta il pallone al centro dell’area e supera il portiere tirando a botta sicura ma Burdisso appare magicamente sulla linea di porta con tanto di aureola e sventa il sicuro raddoppio del Napoli. Un minuto più tardi è il Genoa a sfiorare la rete con Bertolacci a testimoniare che questa è una sfida apertissima, avvincente e senza troppi tatticismi. Al 7° della ripresa Gasperini manda nella mischia il nuovo acquisto Niang sostituendo Fetfatsidis. Al 10° minuto pareggia il Genoa; Bertolacci serve Iago Falque al limite dell’area che incrocia uno splendido sinistro mandandolo alle spalle di Rafael e riequilibrando la sfida. Il Napoli deve, così, ricominciare da capo ed al 14°, dopo una splendida azione corale, libera al tiro Callejon al centro dell’area ma una deviazione di De Maio manda il pallone sulla traversa e poi in angolo. Da questo momento in poi è assedio Napoli con Perin a salvare la sua porta in diverse occasioni sui tentativi di Callejon. Al 22° Gasperini richiama anche Rincon sostituendolo con Kucka. Al 25° Benitez fa il suo primo cambio scegliendo Gabbiadini per De Guzman. Al 27° lo stesso Gabbiadini batte un calcio di punizione dalla sinistra ed Higuain viene atterrato in area di rigore da Kucka con Calvarese che indica il dischetto tra le polemiche feroci della compagine genoana. Il Pipita aggiusta il pallone sugli undici metri e non sbaglia, nonostante Perin riesca ad individuare l’angolo. Il Napoli è di nuovo in vantaggio grazie alla doppietta del suo giocatore simbolo. Al 39° Benitez fa rifiatare Strinic e lo sostituisce con Britos posizionandolo sulla sinistra. Al 44° il mister spagnolo concede la standing ovation anche ad Higuain sostituendolo con Zapata e lasciandolo all’abbraccio del S.Paolo. I minuti di recupero scorrono veloci fino al triplice fischio finale che fa esplodere il S.Paolo e mette in cassaforte il terzo posto della squadra di Benitez. Quando si affrontano due sostenitori del gioco offensivo il calcio italiano sembra ritornare interessante ed avvincente. Discussioni e dispute arbitrali a parte, il Genoa di Gasperini non ha demeritato in un campo sicuramente difficile come quello del San Paolo. Le tante assenze non hanno creato un alibi per una squadra pronta a lottare su ogni pallone, a non mollare quando era in svantaggio ed a provare continuamente la via del gol. Ma il Napoli aveva un obiettivo da centrare stasera ed ha dimostrato di avere dalla sua qualche motivazione in più. Uno solo il risultato a disposizione dei partenopei, l’unico che metteva in palio il terzo posto superando Lazio e Sampdoria: la vittoria. Gli azzurri hanno risposto anche questa volta “presente”. Questa squadra comincia a vincere quando “deve” vincere acquisendo convinzione e mentalità vincente. Ma le spalle sulle quali sale il Napoli sono quelle larghe di Gonzalo Higuain che si carica in groppa gli azzurri e li trascina alla conquista di tre punti fondamentali in logica campionato.  Il pipita si dimostra ancora una volta patrimonio del Napoli e dell’intera serie A; uno dei pochi campioni rimasti nel nostro campionato sempre più povero di grandi talenti..

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