Idee Partenopee: Bruno Gaipa su Lecce-Napoli

Il fascino dell’imprevedibilità…
Incredibile. Strano. Affascinante. Paradossale. Illogico. E potrei continuare all’infinito con gli aggettivi per definire il mondo del calcio.
In una settimana anche il più scettico e determinato opinionista è pronto a ritrattare la sua posizione per tenere il passo a questo ritmo altalenante di colpi di scena che contraddistinguono il campionato italiano e il torneo a sette stelle. Entrambi scenari che hanno visto il Napoli protagonista.
IN CAMPIONATO
La morte di Piermario Morosini ferma il calcio. Giustamente. E il Napoli, che arriva da 3 sconfitte consecutive ha l’esigenza immediata di tornare a vincere, davanti al suo pubblico per zittire voci e critiche che ancora una volta cercano di insabbiare il grande lavoro di Mazzarri. Lo stop del campionato inverte l’ordine. Si gioca la 34esima e poi la 33esima. E così anziché giocare nella piovosa Lecce, il Napoli riceve il Novara in casa. E vince. La Lazio si ferma in casa contro il Lecce. Già Lecce e Novara, tre giorni dopo si scambiano l’avversario. Il Novara riceve la Lazio e il Lecce ospita il Napoli. Tutti convinti che nonstante la squadra di Reja sia incerottata sia determinata nel capitalizzare e magari incrementare i 5 punti di sicurezza dal Napoli. Ci pensa Pippo Mascara a disilludere gli aquilotti con una punizione magistrale che di fatto spalanca le porte alla remuntada azzurra. La notizia del gol di Pippo, e la conseguente sconfitta dei biancocelesti suona come un grido di battaglia in via del mare. Ora si può E proprio per questo, si deve. Napoli perfetto. Col piglio della grande squadra. Segna subito con il suo più giovane campione (Hamsik) che legittima il suo rinnovo e chiude con il micidiale Cavani, al 21esimo centro in campionato. Torna la fame, torna il Napoli. Torna la speranza. Ora la Champions è a -2. E il 35esimo turno sembra essere stato scritto con grande maestria: pone ad incrocio Roma-Napoli, Udinese-Lazio. Mors tua vita mea. A 360 minuti dal termine 5 squadre in gioco, di cui 4 in appena 3 punti. Che finale di stagione al cardiopalma
 
IN CHAMPIONS
E nella settimana in cui la ragione e la parabola della logica cedono il passo all’irruenza della contingenza, al fascino dell’imprevedibilità, anche il torneo a sette stelle sembra allinearsi paradossalmente a questa altalena. Conquistano la finale di Champions, il Bayern Monaco e il Chelsea. Udite udite, va fuori il classico. Il super Barcellona di Guardiola lascia il posto al Chelsea di Di Matteo, con un rigore dell’alieno Messi che stampa sulla traversa la legge inesorabile dell’imprevedibilità calcisitica. Il Real Madrid del Mou viene eliminato ai calci di rigore dal Bayern Monaco. Chelsea-Bayern, una finale del tutto inedita ed inaspettata. E lasciatemelo dire: una finale nella quale ci sarà tanto azzurro. Il Bayern ha vinto il girone di cui abbiamo fatto parte e il Chelsea ci ha eliminati agli ottavi. Che questa strana coincidenza restituisca spessore e dignità a quelli che hanno voluto sminuire le fatiche di Champions di quest’anno
Restano 5 gare, 4 di campionato ed una per provare a rialzare un trofeo. Il calcio non è scienza esatta, tutto è possibile. E allora prepariamoci a vivere le 3 settimane più intense degli ultimi 8 anni di calcio partenopeo.

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