Idee Partenopee – Napoli, TRISpetta il primato

Tre. Come i punti che arrivano dalla gara contro i bergamaschi, che decidono di rinunciare al loro 4-3-3, per imbrigliare il Napoli col solito catenaccio all’italiana . Contro Don Rafè però funziona fino a un certo punto. Il professore spagnolo sa che in qualsiasi momento gioca i ” jolly” e rimette al mittente , Colantuono, ogni tentativo di esportare punti dal catino di Fuorigrotta

Idee Partenopee
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Tre. Come le vittorie consecutive in altrettante partite di campionato . Inizio agevole si dirà . Giusto. Ma ricordiamo che Pioli era la bestia nera, il Chievo era la bestia nera, e che in gare come quella contro l’Atalanta, l’ultimo Napoli di Cavani e Mazzarri avrebbe fatto fatica a trovare spazi. All’indomani nel primo tris stagionale, c’è un tris di vittorie. Contro un tris di piccole che hanno sempre sottratto punti al cammino partenopeo.

Tre. Come la media gol fatti di questo avvio. Nove in totale. Questa squadra si è ricostruita sulle incertezze che lasciavano le cessioni del bomber Cavani e l’abbandono del timoniere Mazzarri. In pochissimo tempo la struttura storica con acquisti di spessore hanno portato una ventata di concretezza offensiva che ad oggi fa essere il Napoli un’autentica “macchina da gol”, come l’ha definita la D’Amico.

Tre. Come i calciatori finora andati in rete. E guarda caso, tre sono anche i calciatori decisivi di questo Napoli: Hamsik ( trascinatore letale ), Higuain (fuoriclasse d’area e non solo), Callejon ( sorpresa di mercato, motorino goleador ). Hamsik ne ha 4, Callejon 3, Higuain 2, ma tutti e tre hanno passo, personalità e tecnica che trasformano il Napoli da ottima pretendente delle zone alte, a squadra da battere. Almeno per ora.

Tre. Infine. Come quello che vorremmo vedere al fianco dello stemma tricolore del nostro albo d’oro. “Si vince a maggio”, sentenzia Rafa. Ed ha pienamente ragione. L’entusiasmo contagioso di questo inizio vincente non illuda. Non trasmetta sufficienza o leggerezza. Abbiamo solo percorso tre curve di una pista che ne ha ancora 35 e che ci metterà di fronte almeno 6 deviazioni importanti nelle quali non dobbiamo perdere smalto. Anzi, la sensazione che si ha è che queste deviazioni europee possano consolidare la personalità di questo nuovo corso. E l’auspicio è che queste deviazioni poi, la macchina da gol azzurra , se le ritrovi anche nel 2014. Per il momento la soddisfazione di aver spodestato la Juve dopo oltre 500 giorni di primato é un segnale. Uno di quei campanelli che se hai umiltà , coraggio e personalità , può spingerti oltre le attese. Ma siamo solo all’inizio . Giusto non andare troppo lontano.
 
Un saluto azzurro a chi nel cuore ha il Napoli e nella mente Idee Partenopee

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