Il Campionato secondo Soccermagazine: Che bel campionato, se solo la Juve…

No, non ce ne vogliano i tifosi juventini, questo non è un appello contro di loro o la loro squadra preferita. Anzi.
Se non ci fosse la Juventus, infatti, ci ritroveremmo dinanzi ad uno dei tornei più incerti degli ultimi cinquant’anni, con sorpassi e controsorpassi, punti pesanti e occasioni fallite ad ogni giro di boa, che potrebbero tenere col fiato sospeso fino alla fine.
Aldilà dei punti – ora sono quattro sulla banda Moratti – i bianconeri, vincenti anche in quel di Palermo nella giornata del ritorno in panchina di Conte, sembrano fuori portata per tutti.

 

Antonio Conte Fonte immagine: ViolaChannel.tv

La sedicesima giornata di Serie A ci ha regalato ancora una volta tanti cambiamenti.
Il primo, più facile, lo si ritrova in testa, dove l’Inter prende con forza la seconda piazza disponibile. Il Napoli è troppo poca cosa, chiuso a riccio nella paura di diventare grande, da un lato, e nella poca capacità di mordere quando si può, dall’altro.
Lo scontro tra Stramaccioni e Mazzarri lo vince il primo: rosa con più qualità e giocatori abituati a certe partite fanno sempre la differenza.
Bravi a segnare le uniche due occasioni e dopo a difendere, perchè nel calcio si fa anche quello.

 

Anche in coda i movimenti non mancano. Il Siena lascia il passo al corsaro Catania ed è ora ultimo da solo, mentre il Pescara fa la prima voce grossa di Bergodi contro una diretta concorrente come il Genoa; due gol che affondano un Grifone troppo lontano dall’immaginario comune e che inguaiano la posizione di Delneri.
Riusciranno a mischiarsi ancora di più le cose? Ai posteri e agli dei del torneo l’ardua sentenza.

 

Nel frattempo prende fuoco la miccia chiamata Zeman.
La sua Roma affonda la Fiorentina nel giorno del ritorno dell’ex Montella, nella partita etichettata come “la migliore vista in campionato fino ad ora”.
Ma errori cosi grossolani da parte di entrambe le difese, possono davvero essere messi da parte per far spazio alla spettacolarità di un risultato?
Certo, tutti vorrebbero vedere gol su gol, esultanze su esultanze, ma è necessario avere tutto questo per una bella partita?
La nostra Serie A perde qualità ad ogni turno, schiava di scelte dirigenziali fin troppo sbagliate e di voglia di emulare ciò che viene dall’esterno; il calcio italiano è da sempre ai vertici del mondo per la solidità e il pragmatismo che riesce ad esprimere dalla notte dei tempi, e per tornarci a quei vertici dovrebbe tornare a fare quel che fa meglio.
Non saremo mai la Liga, la Premier o la Bundesliga, e, almeno in campo, per fortuna!
Impariamo da quei campionati come si riempiono gli stadi – in proposito non possiamo non fare i complimenti allo sfacciato e unico sostenitore dell’Udinese nella zona ospiti del Ferraris -, come si tengono le casse sempre in attivo e come si risolve il problema della violenza dei tifosi, ma in campo lasciate fare a noi.
nc lottery

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy