Il ciclone Napoli abbatte la Samp per 4-2. Le pagelle degli azzurri: cuore Insigne, poeta Higuain

Il ciclone Napoli si abbatte sulla Sampdoria. Gli azzurri schiantano la compagine di Ferrero con un perentorio 4-2. Di Gabbiadini, Higuain (2) e Insigne le reti partenopee. L’autogoal di Albiol e la sassata di Muriel dalla distanza firmano le marcature avversarie.

Fonte: Danilo Rossetti (www.foto-calcio-napoli.it)
Fonte: Danilo Rossetti (www.foto-calcio-napoli.it)

PAGELLE NAPOLI

Andujar voto 6: Sufficienza piena nonostante le reti subite. Sulla prima, nell’azione che provoca l’autogoal di Albiol, non ha colpe; così come nella seconda era imparabile la bordata di Muriel. Per il resto è sempre presente, neutralizzando i tentativi avversari senza troppi affanni. Uomo squadra, a tutto tondo.

Ghoulam 6: Bucato in occasione del primo goal blucerchiato, reagisce subito disputando, da lì in avanti, un’ottima partita. Il rendimento dell’algerino cresce col passare dei minuti. Nella seconda parte è straripante, mostrando una grande intesa con Insigne.

R. Albiol 6: Solito direttore d’orchestra difensivo; stasera con qualche piccola sbavatura. Trova l’autogoal nel tentativo di anticipare Okaka. Lotta dal primo all’ultimo minuto contro le punte ospiti senza sfigurare. Consueta dimestichezza nella gestione della sfera in fase d’impostazione.

Britos 6.5: Forse il vero capolavoro di Benitez. L’uruguaiano non ha mai avuto una tale continuità di rendimento da quando veste la maglia azzurra. Il numero 5 partenopeo è un cagnaccio che accompagna quotidianamente le sortite offensive di Okaka e compagni. Concentrato.

Henrique 6: Presiede la fascia con ordine e diligenza, riducendo le discese offensive al lumicino. Tra i due terzini azzurri, è il brasiliano ad accompagnare maggiormente i centrali -condizionato probabilmente dalla presenza di Eto’o- al contrario di Ghoulam che si prende la licenza di offendere.

David Lopez 7: Gioca una delle sue migliori partite da quando calca i campi all’ombra del Vesuvio. Lo spagnolo è molto più dinamico del solito, attaccando spesso la palla in tutte le posizioni del centrocampo. Cerca di togliere lo zero alla voce goal segnati in maglia azzurra: poca fortunato, sia in mischia che dalla distanza. (dal 75′ Gargano 6: Contribuisce alla gestione del risultato nei minuti finali. Polmoni preziosi)

Jorginho 6.5: Serata positiva anche per l’italo-brasiliano. L’ex Hellas conferma l’intesa con David Lopez, come si è visto soprattutto nella prima parte di stagione.  Favorisce la manovra con le sue geometrie, non disdegnano la verticalizzazione verso le punte. Così in palla non lo si vedeva da tempo. In ripresa.

Callejon 6.5: Nelle partite in cui non segna, lo si apprezza per il lavoro che fa per la squadra. Sempre puntuale in copertura, partecipa in maniera perfetta alle splendide azioni offensive del Napoli. Festeggia le cento presenze in maglia azzurra. Pedina di sicuro affidamento, sempre e comunque.

Gabbiadini 7.5: Una volta Mondonico disse di Inzaghi: “Non è Pippo ad essere innamorato del goal, ma il contrario…”. Vedi il primo goal di Gabbiadini e pensi la stessa cosa. Manolo ha una confidenza impressionante con la rete. In più confeziona il primo goal di Higuain con un grande assist di tacco. Cosa chiedergli di più? Decisivo. (dal 65′ Hamsik 6.5: un passaggio illuminante, un goal sfiorato, un rigore guadagnato e numerose giocate di livello. Mica male in ventotto minuti…)

Insigne 7.5: Da diverse partite il Napoli si è trasformato in un ciclone che travolge gli avversari ed il merito in parte è anche del ritorno di Insigne. Il folletto di Frattamaggiore crea una mole di gioco consistente, rendendosi sempre pericoloso. Segna un gran goal dal limite:  con il ritorno alla rete -condito da lacrime di liberazione- si è messo definitivamente alle spalle il periodo nero post infortunio.

Higuain 8 (il migliore): Fin dal primo minuto è una spina nel fianco nella retroguardia blucerchiata. Lo vedi dappertutto. Calcia da tutte le posizioni e, quando non la fa, inventa giocate per i compagni. Sigla una doppietta spaccando la partita: prima dopo una triangolazione con il Gabbia, poi dal dischetto. Poeta dal calcio moderno. Di un’altra categoria. Valore aggiunto. (dall’82 Duvan Zapata: s.v.)

All. Benitez 6.5: Il suo Napoli è tornato ad essere la macchina da goal cui eravamo abituati. La squadra gioca palla a terra, pure nello stretto. Davanti è uno spettacolo per gli occhi e per il cuore dei tifosi di casa. In una partita dominata però, non puoi permetterti di subire due goal. Magari in altre situazioni tali disattenzioni potresti pagarle, ma tutto sommato interessa poco. L’importante era far sentire il fiato sul collo alle romane. Mission Complete: solo questo conta.

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