Il Pagellone del Novara 2011/2012: il migliore è Rigoni

Il Novara è retrocesso, con due giornate di anticipo anche, ma la società e la squadra hanno lottato fino all’ultimo minuto.

Fonte immagine: ViolaChannel
La poca esperienza e il salto di categoria in così pochi anni sono stati le cause principali della mancata salvezza in una stagione con più dolori che gioie. La squadra non ha mai mollato. Ha sempre giocato seguendo il suo tecnico. Infortuni e pochi goal hanno condizionato il tutto.

 

Portieri:

 

Ujkani 6: Quando ha difeso lui la porta tutto andava bene. Ottimi interventi, grande reattività. Due brutti infortuni ne hanno minato la stagione. Il primo, rottura dello zigomo e 3 denti. Il secondo contro la Roma dove Osvaldo gli rifila un calcione alla mano che gli provoca una frattura. Stagione finita per un portiere al quale nulla si può recriminare.

 

Fontana 5.5: Chiamato a sostituire Ujkani, durante il primo infortunio si comporta bene, non facendo rimpiangere l’estremo difensore titolare. Richiamato in causa a fine campionato macchia la sua annata con qualche incertezza di troppo. Il Napoli ancora ringrazia per i regali. La difesa non lo aiuta, ma lui ci mette del suo.

 

Coser Sv.: Nelle ultime partite esordisce in Serie A sostituendo un insicuro Fontana. Per lui solo ordinaria amministrazione. Incolpevole su i goal subiti, deve limitare i danni. Mai chiamato in causa per grandi parate.

 

Difensori:

 

Gemiti 6: Si impegna molto sia come centrale adattato che come laterale. Soffre troppo i giocatori delle grandi squadre ma ha sempre dato il massimo su quella fascia. Da centrale da tutto quello che può ma i risultati non arrivano mai. Un 6 per l’impegno.

 

Lisuzzo 5: Da centrale non da la sicurezza che gli era stata chiesta. Nelle partite importanti viene sempre messo in mezzo. Poca sicurezza negli interventi e poco senso della posizione. Nel finale di stagione le cose vanno un po’ meglio. Ha sulla coscienza diversi goal.

 

Ludi 6: Impiegato meno degli altri, si fa trovare pronto a ogni chiamata. Qualche infortunio ne mina la stagione, ma purtroppo per la difesa sembra un campionato maledetto. Quando c’è si nota la differenza.

 

Gabriel Silva Sv.: Per lui solo 3 presenze con zero goal. Impiegato male e poco. Impossibile da giudicare.

 

Morganella 5.5: Alterna partite da 7 a partite da 4. Quando è in palla, la fascia la brucia e in difesa non passa nessuno. Ottimo appoggio per gli attaccanti ha una bella partenza a inizio stagione. Si spegne insieme a tutta la squadra. Colleziona più brutte che buone prestazioni. Troppo altalenante.

 

Dellafiore 5: 17 partite per lui e nessun goal. In difesa fa il centrale e spesso viene adattato anche come terzino. Poco incisivo nelle sue prestazioni non convince del tutto. Ci si aspettava di più.

 

Paci 6: Partenza sprint per il giovane difensore che colleziona 24 presenze e 1 goal. A inizio campionato uno dei migliori della sua squadra. Preciso, puntuale, da sicurezza al reparto. Poi un brutto infortunio prima di Natale ne condiziona la stagione. Rientra, ma non è più lo stesso. Coinvolto nella lotta salvezza perde un po’ tutte le qualità che lo avevano contraddistinto. Alza la testa nel finale ma i giochi ormai sono già fatti.

 

Garcia 5: Comprato quest’anno dalla società, esordisce all’ottava partita contro l’Udinese. Per lui non un bellissimo campionato, nel quale vanta 21 presenze ( più per esigenza che per vera volontà di schierarlo ). Sulla coscienza ha diversi goal. Alterna qualche buona partita, ma per il resto è da bocciare. Unica consolazione? Aver segnato al Milan nell’ultima giornata di campionato.

 

Centurioni 6: Chiamato in causa a sostituire i diversi infortunati di difesa da il meglio di se. Con i suoi 38 anni dirige la difesa portando a casa anche la porta imbattuta. Ottimo nella sua posizione, si conferma il migliore del reparto. Nel gioco aereo domina.

 

Rinaudo 4.5: Delusione per questo acquisto di gennaio. Doveva dare una mano a un reparto già in netta difficoltà e non fa altro che peggiorare le cose. L’esordio è da dimenticare e l’infortunio ne limita la disponibilità. Solo 5 le presenze per lui, nelle quali non sa mai cosa fare. Tornare a Napoli gli farà bene.

 

Coubronne Sv.: Una sola presenza per lui. Poco per giudicarlo.

 

Centrocampisti:

 

Jensen 5: Acquistato a gennaio dal Novara deve dare vitalità e freschezza al centrocampo. Nelle prime partite è positivo, poi un vistoso calo fino all’infortunio. Viene impiegato solamente 6 volte fino alla fine della stagione. Deludente il suo impatto.

 

Rigoni 7: Il migliore di tutto il Novara. Detto il nuovo “Del Piero”, quando militava nella Juve, dimostra un livello tecnico superiore ai suoi compagni. Fa girare palla, serve, segna, corre e difende. Da capitano da l’anima per la maglia ed è sempre l’ultimo ad arrendersi. Speciale la tripletta contro il Cesena. Per lui 35 presenze e 11 reti, il più prolifico dei suoi. Peccato per la retrocessione.

 

Porcari 6: La sufficienza la merita perchè in campo da sempre quello che può dare. Corre tanto sia in attacco, dove si propone sempre dando un appoggio alla punta, che a centrocampo dove rientra fino alla mediana per dare una mano alla difesa. Piedi non eccezionali, ma tanto cuore.

 

Marianini 5.5: Anche lui da una mano a centrocampo, siglando la prima rete del Novara, dopo 55 anni all’esordio contro il Chievo. Prestazioni altalenanti. Mai aiutato dai compagni spesso soffre più del dovuto.

 

Mazzarani 5.5: Per lui 18 partite e 1 goal, quello in Novara-Palermo 2-2. Viene impiegato come trequartista e non se la cava male. L’unico che tenta il tiro contro la Juventus. Ci prova spesso dalla distanza, bisognerebbe migliorare la precisione.

 

Pesce 5.5: A centrocampo quando c’è, insieme a Rigoni, si sente la differenza. Bene con i passaggi e con il tiro. Si propone spesso sotto porta e dalla distanza. Fa girare palla e interviene duro quando c’è l’occasione. Purtroppo un infortunio ne limita l’utilizzo. Per lui solo 13 partite con nessun goal.

 

Radovanovic 6: Una bella sorpresa per il calcio italiano. Questo centrocampista è riuscito a distinguersi sia per un’ottima fase di interdizione a centrocampo, sia per il buon tiro dalla distanza. Bello il goal su punizione nel pareggio di Napoli. Anche lui bloccato da un infortunio non può dare continuità alle sue prestazioni. Chiude con 18 partite e 1 goal. Ma di certo è tra i migliore dei suoi.

 

Attaccanti:

 

Rubino 6: Un 6 essendo il primo calciatore a segnare con la stessa maglia in tutti i campionati professionistici. Si fa sempre trovare pronto. Indisponibile per un infortunio a inizio stagione, quando viene chiamato in causa entra e segna. Ci si aspettava qualcosa in più sopratutto sotto porta.

 

Morimoto 4.5: Campionato da dimenticare. Preso dal Catania per consacrare definitivamente il gioiellino giapponese,  l’attaccante delude sia per realizzazioni che per intensità. Spaesato e sempre fuori posizioni non colpisce mai nei momenti decisivi. Dopo inizi non esaltanti, inizia per lui la serie di panchine che lo porteranno a disputare 13 partite. 4 i goal realizzati ma sempre in partite o in situazioni irrilevanti.

 

Mascara 5: Ci si attendeva di più da lui e dal suo estro. Unica nota positiva è il goal siglato alla Lazio su punizione che ha allungato di una giornata le speranze di A della squadra piemontese. Condizionato da dei fastidi muscolari non ha potuto essere continuo. Le volte che è stato schierato ha dato poco.

 

Jeda 5.5: Anche per lui stagione da dimenticare. Preso dal Cagliari era pronto per un grande campionato. Delude nelle prime partite e inizia anche per lui il turn over. Con il cambio di allenatore viene impiegato di più e ripaga con buone prestazioni Mondonico. Al ritorno di Tesser, ritrova la panchina. Impiegato nelle ultime di campionato fa il suo.

 

Caracciolo 5.5: Acquistato a gennaio cerca di rivitalizzare l’attacco. Dopo sei mesi non esaltanti a Genoa, ci prova in tutti i modi a fare la differenza ma non viene mai supportato dai compagni. Prezioso e bello il suo goal all’Inter che regala  3 punti alla sua squadra. Segna un gran goal ( inutile ) anche contro la Roma. Quando non può concludere serve sempre il compagno. Impegno c’è, ma l’attaccante deve segnare.

 

Allenatori:

 

Tesser 5.5: Parte bene, con tanto entusiasmo e ottimi risultati sul campo. Si perde con il passare della stagione. Una difesa mai titolare e un attacco sterile, distruggono i sogni di permanenza nella massima serie. Va in confusione cercando una linea difensiva sempre diversa. Viene esonerato e poi richiamato. Nel suo secondo mandato fa molto bene, sfiorando una salvezza che avrebbe avuto il sapore di miracolo.

 

Mondonico 6: Rimane per un breve periodo, ma riesce a non far prendere goal al Novara per due partite consecutive. La prima volta che la porta è rimasta imbattuta è stata sotto la sua gestione. Una squadra corta e aggressiva riesce a sorprendere l’avversario. Dopo due buoni successi, due sconfitte consecutive che portano la società a esonerarlo.

 

Società 5: Tanta voglia iniziale, che si riversa positivamente sulla squadra. Il calo viene gestito male, con poco carattere. Il mercato di gennaio prova a riparare una formazione decimata dagli infortuni, ma gli acquisti si rivelano inutili o sbagliati. Si esonera Tesser per richiamarlo dopo 4 partite. Tanta confusione, anche se il progetto per il futuro è di tutto rispetto.

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