Il Pagellone della Fiorentina 2012/2013: risorgere dopo 2 stagioni disastrose

La Fiorentina 2012/2013 è una squadra completamente rinnovata.  Voto complessivo: 7,5

Fiorentina Curva FiesoleC’era da chiudere con un ciclo che era stato bello e avvincente, iniziato con Prandelli-Corvino e terminato con la disfatta Corvino-Mihajlovic/Delio Rossi. La tifoseria chiedeva un reset della squadra e della sociteà, disamorata dal rendimento mediocre e che ha sfiorato la retrocessione delle ultime due stagioni. Firenze aveva il forte bisogno di “tornare a riverder le stelle” (per dirla con il “suo” Poeta), oppure aveva la necessità che anche la proprietà cambiasse, dimostrando a tutti e rendendo pubblici i propri obiettivi ultimi. Ed ecco il rinnovamento. Daniele Pradè al posto di Corvino (ormai lontano da Firenze fin dalla partita con la Juventus 0-5), Eduardo Macia con ampio movimento sul mercato, si cambia molto anche in società e soprattutto si cambia allenatore e si sceglie un emergente: Vincenzo Montella che abbastanza bene ha fatto a Catania e alla Roma (giovanili e piccola parentesi in prima squadra) ma che ha da dimostrare tutto il suo valore. Si chiede fiducia ai tifosi….. La stagione inizia a Moena (sede del ritiro) ove lo staff tecnico nuovo mostra notevoli innovazioni e una dedizione quasi maniacale alla condizione fisica e psicologica dei calciatori. Le premesse per ripartire ci sono tutte. Gli abbonamenti “pagano” lo scotto delle ultime due stagioni e si fermano a quota tredicimila, ma la gente di Firenze ha voglia di “ripresa“. Il campionato inizia e poi anche la Coppa Italia, la Fiorentina mostra un clamoroso rendimento, con dei calciatori che si rivelano delle vere e proprie sorprese. Dopo diciotto partite la squadra è terza in classifica (a parimerito con l’Inter), ha totalizzato 35 punti ed è a una lunghezza dalla seconda. In Coppa Italia  approda ai quarti di finale dopo aver eliminato Novara, Juve Stabia ed Udinese. Firenze sta iniziando a sognare l’Europa ma soprattutto ha una squadra, una squadra vera e che esprime un gioco, fra i migliori di questo campionato. Mancano cinque-sei punti da una salvezza anticipata e sicura…….

SOCIETA’

ANDREA DELLA VALLE: la sua avventura a Firenze sembrava terminata all’indomani della feroce contestazione subita nell’ultima di campionato contro il Cagliari.  Invece decide di voltare pagina e fare piazza pulita, ricominciando da nuovi dirigenti, nuovo staff tecnico e nuovi giocatori: scelta vincente. Il suo rinnovato entusiasmo è il miglior acquisto che i tifosi viola potessero chiedere.    Voto: 7

DANIELE PRADE’: dopo un anno di inattività, si ripresenta in A con l’abito da sera. Chiude una serie di operazioni da capogiro, con le perle Aquilani-Pizarro-Roncaglia arrivati a Firenze a costo zero. Economicamente maestosa l’operazione Nastasic: 16 milioni più l’ottimo Savic. Chapeau!   Voto: 8

EDUARDO MACIA: grande conoscitore di calcio, prima all’ombra di Corvino e adesso in collaborazione con Pradè. I suoi buoni uffici in Spagna sono determinanti per il doppio colpo Borja Valero-G. Rodriguez. I tifosi viola si aspettano altre magie da lui.    Voto: 7,5

SQUADRA

PORTIERI

VIVIANO: ha giocato 16 partite di campionato, subendo 18 reti, in 5 incontri non ha subito gol. Nelle ultime due gare è rimasto in panchina per scelta tecnica. In Coppa Italia è stato convocato due volte ma non ha giocato. E’ noto tifoso della Fiorentina perchè è nativo di Fiesole, anche per questa ragione ha incontrato diversi problemi in più degli altri compagni di squadra. E’ portiere nel giro della Nazionale e offre comunque un rendimento piuttosto costante. Nelle uscite mostra dei limiti sia in occasione di calci piazzati sia in occasione di azione. In certe occasioni mostra un po’ di distrazione dal gioco e prende dei gol non proprio inevitabili. In altre occasioni (la maggior parte) interviene bene sia sui tiri, sia sui calciatori avversari che concludono a rete. Può certamente migliorare ed ha necessità di sentire l’ambiente dalla sua parte. Voto 6

NETO: giovane talento brasiliano, classe ’89, arrivato a firenze con la precedente gestione societaria. E’ partito come il secondo portiere della Fiorentina. Si è sempre impegnato al pari degli altri tanto da meritare un posto da titolare nelle ultime gare della squadra viola, in concomitanza con alcuni problemi del compagno di reparto, Viviano. Ha giocato 2 partite di campionato e 3 partite di Coppa Italia da titolare, subendo un solo gol ed uscendo per 4 volte senza prendere reti. Tecnicamente è molto dinamico, sembra tenere bene la posizione in porta e vedere il gioco. Sulle uscite risulta abbastanza sicuro ed anche sui calci piazzati. E’ comunque da valutare ancora. E’ stato anche convocato dalla sua Nazionale (Brasile) per una amichevole estiva.  Voto 6

LUPATELLI: Non ha mai fatto il suo ingresso in campo per una gara ufficiale, per il momento. Uomo-spogliatoio riveste un ruolo fondamentale per gli equilibri e l’armonia del gruppo.  s.v.

 

DIFENSORI

RONCAGLIA: entrato subito nel cuore dei tifosi viola, si dimostra difensore solido e grintoso. Da evitare alcuni “eccessi di foga” (vedi rigori concessi a Parma e Milan), ma per il resto una piacevolissima sorpresa. (17 presenze, 1 gol e 8 ammonizioni).   Voto: 7

GONZALO RODRIGUEZ: costato poco più di un milione di euro, si rivela regista difensivo eccellente, in possesso di una tecnica non comune ad un difensore.  Perfetto nelle chiusure e letale negli inserimenti: già 5 gol per lui. Si dimostra anche grande rigorista , con 2 realizzazioni su altrettanti tentativi (19 presenze, 5 gol, 1 assist, 1 espulsione e 4 ammonizioni).   Voto: 7,5

TOMOVIC: parte alla grande, inserendosi subito nel gruppo. Un calo di forma tra Ottobre e Novembre gli costa il posto da titolare, perso in favore di Savic. Resta comunque un acquisto prezioso, come dimostra a Palermo (13 presenze, 1 assist e 3 ammonizioni).    Voto: 6,5

SAVIC: arrivato a Firenze nell’affare Nastasic, conquista pian piano la fiducia di Montella, che lo considera attualmente titolare insieme a Roncaglia e Rodriguez. Puntuale e preciso nelle chiusure, pericoloso su palla inattiva come dimostra la doppietta alla Samp (10 presenze e 2 reti).   Voto: 7

PASQUAL:  dopo una prima parte di stagione da dimenticare, il capitano viola si riscatta: sembra essere tornato quello della prima stagione di Prandelli. Ritrova il gol su azione dopo una vita, ma soprattutto corre come un ragazzino. Il suo sinistro è di nuovo efficace (36 presenze, 1 gol, 7 assist e 7 ammonizioni).   Voto:  7

CASSANI: ci si aspettava molto di più da lui. Nella scorsa stagione il rendimento è altalenante. Con l’arrivo di Montella e soprattutto di Cuadrado, perde il posto da titolare. Probabile una sua partenza con destinazione Genova, sponda Samp (31 presenze, 1 gol, 2 assist e 7 ammonizioni).   Voto: 5,5

HEGAZY: si infortuna subito dopo il suo esordio da titolare (con gol) in coppa italia alla Juve Stabia. Gli auguriamo una pronta guarigione.   Voto: s.v.

 

CENTROCAMPISTI

AQUILANI: dopo aver sfiorato l’arrivo a firenze nella scorsa stagione, giunge quest’anno nella città del giglio. Le sue condizioni di salute sono da prendere molto con delicatezza e “centellinare” le sfide, specialmente all’inizio del campionato. Deve riacquistare il ritmo partita e la sicurezza fisica nello scendere in campo. E’ un calciatore dotato, tecnicamente, di un lancio millimetrico che, qualche volta, ricorda il primo Antognoni. Come interdizione non è molto efficace ma la sua presenza in campo si sente sul rendimento della squadra e nei movimenti senza palla. Realizza frequentemente gol, vizio che piace ai tifosi. Il suo rendimento (quando parte titolare e gioca tutti i 90 minuti) migliora nel secondo tempo, anche se realizza più gol nella prima metà della gara. Ha giocato 11 partite di campionato ed una di Coppa italia, è stato sostituito 5 volte (di cui una in Coppa Italia), ed ha fatto il suo ingresso in campo a partita in corso, per 5 volte. Ha segnato 4 gol, tutti di destro e ha fornito 3 assist decisivi, di cui quello più bello è stato in casa con l’Udinese, alla prima di campionato, per Jovetic che realizza il gol della vittoria. E’ stato ammonito 1 volta. La qualità è nel suo pedigree e Firenze attende che si rimetta al 100% dal punto di vista fisico per poter centrare con lui l’obiettivo Europa. Voto 6

BORJA VALERO: la più bella sorpresa di questa stagione della Fiorentina. Un po’ perchè sconosciuto ai più, ed un po’ perchè ha mostrato un rendimento eccezionale in quantità e qualità, degno di una grande squadra. Ha giocato, forse, più di tutti i suoi compagni: 18 partite di campionato e 18 presenze. Una presenza dal primo minuto anche in Coppa Italia con l’Udinese ed un gol nella stessa partita, peraltro decisivo. Altra presenza in Coppa, con la Juve stabia, entrato nel secondo tempo. Ha segnato 1 gol in campionato: a Milano con il Milan, la rete del 0-2. Ha fornito 8 assist decisivi. E’ stato ammonito 1 volta. Si muove a tutto campo: difende e contrasta, pressa in attacco e partecipa all’azione. E’ un giocatore completo. Umile e deciso, dà quella consistenza al centrocampo che, in Italia, davvero poche squadre possono vantare. Voto 7,5

CUADRADO: in prestito dall’Udinese dopo un anno di buone cose a Lecce, Juan Cuadrado arriva a Firenze carico delle aspettative positive di tutta la piazza. Colombiano, nel giro della nazionale, con la quale recentemente ha giocato 2 partite, segnando anche un gol al Brasile, Cuadrado è un calciatore di fascia destra, dotato di estro e fantasia ed anche un po’ “anarchico” nella gestione della sua prestazione. Fa la differenza. Cuadrado farebbe comodo a molte squadre italiane che vorrebbero raggiungere obiettivi importanti. Per lui parlano i numeri: 17 presenze, 1 gol (peraltro molto bello con il Cagliari a Firenze), 3 assist decisivi in campionato. 3 presenze in Coppa Italia. Ammonito 6 volte: 5 in campionato e 1 in Tim Cup, pecca qualche volta di debito di ossigeno percui commette falli ed errori evitabili. Montella lo ha sostituito 8 volte (1 in Coppa) e per 4 volte (2 in Coppa) è entrato a partita in corso.  Se cresce come mentalità e disciplina in campo può essere veramente uno dei calciatori più importanti dei prossimi anni. Sta a lui.   Voto  7

DELLA ROCCA: infortunato da prima dell’inizio della stagione, non ha ancora avuto la possibilità di giocare in modo da essere valutato. Di lui si dice bene. E’ entrato in campo nella partita di Tim Cup contro la Juve Stabia a metà del secondo tempo. Quello che si può dire di non proprio corretto è che, senza aver mai potuto farsi vedere, il giocatore ed il suo entourage, protestano per lo scarsissimo impiego e dicono di cercare altre soluzioni. Non è ancora entrato nei meccanismi della squadra in maniera tale da poter essere schierato da Montella. Tutti si augurano che possa risultare utile e che sia davvero una risorsa in più nella rosa della Fiorentina. Voto: s.v.

MATIAS FERNANDEZ: giocatore sicuramente dotato di talento ed estro, che però in italia sta stentando a trovare i suoi spazi e la giusta posizione in campo, rispettando le direttive tattiche dell’allenatore. Ha giocato 14 volte in campionato sostituendo un compagno in 8 occasioni (ed in altre 4 ha lasciato il campo anzitempo). Non ha mai segnato. Ha giocato anche in Tim Cup, 3 partite, fornendo anche 1 assist-gol, contro la Juve Stabia. 1 ammonizione.    Voto:  5,5

LLAMA: giocatore di fascia sinistra, portato da Montella dal Catania a fine calciomenrcato estivo, inizia con qualche problemino fisico percui resta fuori per le prime giornate. Sarebbe stato preso come riserva di Pasqual, il quale, ad oggi, tuttavia, ha giocato quasi tutte le partite. Quando è stato schierato, ossia 3 presenze di cui 2 in campionato e 1 in Coppa Italia, ha mostrato qualche limite sia in chiusura e nei rientri in difesa, sia sulle ripartenze sulla fascia. Nei pochi cross che ha effettuato non ha demeritato. Solo una volta in campionato ed una in Coppa ha giocato dal primo minuto, un’altra volta in campionato è entrato a partita in corso, e tuttavia non mai giocato per 90 min. Le aspettative sono comunque buone. Vediamo nel proseguo.  Voto: 5,5

LJAJIC: dopo la penosa ed umiliante serata in cui, con Delio Rossi, ha fatto raggiungere alla Fiorentina il livello più basso della sua storia, il giocatore andava allontanato, allo stesso pari dell’allenatore. La via della redenzione, nel mondo del calcio, forse, passa soltanto attraverso la paura di non giocare più e a vent’anni la cosa non è allettante. Tuttavia la società, che vuole essere “esemplare”, e che ha clamorosamente sbagliato nel “dargli ragione”, lo ha confermato. Si narra che sia stato Montella a volergli dare una seconda opportunità: la figura non cambia. Detto questo, il ragazzo, in questo campionato, per la prima volta, sta dimostrando “applicazione” alla materia e che si sta meritando il lauto stipendio. Il suo impegno, come “nuovo Ljajic“, è iniziato con dedizione nel ritiro estivo ed il suo rendimento è comunque cresciuto (anche perchè peggio di come ha fatto nelle ultime due stagioni è impresa). Il ruolo che Montella gli fa ricoprire non è il suo: nasce e resta un centrocampista, offensivo, pseudo-fantasista, ma sempre centrocampista. Non si può pretendere che realizzi gol da attaccante puro, nè che finalizzi palla al piede, le azioni costruite da altri. Calcia in modo egregio e meticoloso le punizioni: non si era ancora visto lato, a Firenze. Ha giocato 11 partite di campionato (sostituito 7 volte ed entrato a partita in corso 3 volte) e 2 ci Tim Cup (in entrambe sostituito). Ha segnato 1 gol in Coppa e 1 in campionato, confezionando un assist decisivo. Ammonito 2 volte, attende un’ulteriore serie di partite in cui partire titolare e conquistare definitivamente Firenze.  Voto: 6

MIGLIACCIO: acquistato per avere un centrocampista “duttile” che sappia fare l’interdizione e anche la fase difensiva (all’occorrenza), Migliaccio si è messo a disposizione dell’allenatore, come si converrebbe ad un vero professionista. Ha giocato 90 minuti solo in 2 occasioni (rimediando, peraltro 1 cartellino giallo). Poi per altre 10 gare è entrato dalla panchina. In Coppa Italia ha collezionato 2 presenze. La squadra ha comunque bisogno di lui.   Voto: 6

OLIVERA:  appartenente alla Fiorentina dello scorso campionato, è riuscito a rimanere. Impiegato da Montella come vice-Pizarro non ha demeritato. Troppa grinta e soprattutto poca correttezza nei confronti dell’avversario, lo portano ad eccedere e così a prendere “squalifiche” esemplari. la qualità non è il suo forte, la quantità si, specie contro avversari di medio-basso livello. Ha giocato 4 partite, guadagnandosi 4 ammonizioni (sostituito in 2 occasioni).   Voto: 5,5

PIZARRO: in tre parole “è la Fiorentina“. Anima e guida di tutta l’organizzazione di gioco, il piccolo cileno dal grande carisma e dal grande talento è colui che detta i ritmi e che “rompe” il gioco dell’avversario. Pensare che la Roma lo ha praticamente “scartato”….. Probabilmente è anche uomo-spogliatoio, con Montella ha un notevole feeling. La cosa stonata è che ha preso più ammonizioni rispetto alle partite giocate (10 su 14 presenze): come una “terapia” mirata, viene ammonito al primo intervento, sempre…sarà anche un caso…… Ha segnato un gol, su rigore e ha regalato 1 assist decisivo.   Voto: 8

ROMULO: è la dimostrazione che quando uno si impegna e mette tutto se stesso in quello che fa, viene apprezzato e valorizzato. Calciatore brasiliano dai piedi non troppo buoni, è stato confermato da Montella che lo impiega come interno destro. Dà sempre il 110% anche se non si può pretendere più di tanto. Ha segnato un gol in campionato, di testa, all’Inter, stile vero attaccante. Ha giocato 9 volte (di cui 8 partendo titolare) in campionato e 3 in Coppa Italia. Non è mai stato ammonito. E’ un ragazzo semplice che può ancora fare comodo.   Voto: 6

 

ATTACCANTI

TONI: arrivato nell’ultimo giorno di calciomercato per far fronte al no di Berbatov, è forse una delle più grandi sorprese del campionato. Sta vivendo una seconda giovinezza nonostante tutti lo credessero ormai finito. L’aria di Firenze gli fa davvero bene… (14 presenze, 6 reti, 3 assist e 1 ammonizione).    Voto: 7

JOVETICtrascina la squadra prima al raggiungimento di una soffertissima salvezza (fondamentali i gol con Roma e Milan) e poi alla rinascita, realizzando 8 gol nel nuovo corso viola con Montella. Unico neo i frequenti infortuni che lo portano a saltare diverse partite. (30 presenze, 15 reti, 4 assist e 5 ammonizioni).   Voto: 7,5

EL HAMDAOUI: arriva in viola con 6 mesi di ritardo. Fatica un po prima di trovare posto in squadra, complici il Ramadan ed una condizione precaria a causa del lungo periodo di inattività. Dimostra ottima tecnica e buon fiuto del gol, facendo bene soprattutto quando entra a gara in corso. Meno convincente da titolare (13 presenze, 3 reti).  Voto: 6,5

SEFEROVIC: giocatore su cui Montella punta molto, si dimostra però ancora troppo acerbo per la serie A. I margini di miglioramento ci sono, ma dovrebbe giocare di più: una cessione in prestito sarebbe la soluzione ideale.  Voto: 6

 

 

Fonte immagine: Violachannel.tv
Fonte immagine: Violachannel.tv

Allenatore

VINCENZO MONTELLA: ha creato in pochi mesi una squadra vera, quella di cui aveva bisogno Firenze. Il suo staff gestisce i calciatori con meticolosità, tenacia e senza tanti voli pindarici. Il suo calcio è pratico e spettacolare, quando ha gli uomini giusti. E’ un allenatore che cerca sempre di tenere basso il profilo e di allontanare le distrazioni da risultato dallo spogliatoio. Ha fatto i suoi errori, tattici e tecnici, ma per lo più, veniali. Se non si invaghisce di piazze e soldi di altissimo livello, può segnare un ciclo e quindi una fetta di storia della Fiorentina.   Voto: 7,5

 

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