Il personaggio della Settimana: la classe arbitrale. Che scempio!

L’errore umano ci può stare, nessuno lo mette in dubbio; chiunque di noi commette sporadicamente qualche errore sul posto di lavoro, ma anche fuori, sarebbe da stupidi negarlo.

Fonte: Tommaso Naccari

E così è comprensibile quando UN errore ISOLATO viene commesso dall’arbitro, che è ovviamente anch’egli umano. Ma quando gli errori in una giornata iniziano ad essere ben 14 (contando solo quelli più influenti), beh, è chiaro come qualcosa non vada bene. Quattordici errori che hanno cambiato DECISAMENTE l’andamento delle partite; iniziamo dalla partita più discussa, ovvero Catania-Juventus, ecco gli errori commessi dal sestetto arbitrale:

  • Al 19′ del primo tempo, in area juventina, Lichsteiner impedisce a Gomez di saltare, rendendo impossibile un colpo di testa dell’argentino.
  • Al 25′ l’errore più clamoroso: cross di Marchese deviato prima da Spolli, poi da Lodi, che infine viene depositato da Bergessio, tenuto in gioco da Asamoah, in fondo al sacco, dopo aver colpito il palo. Rizzoli, giudice di porta (!!!!) comunica il fuorigioco dell’argentino all’assistente e all’arbitro che, dopo un consulto di quasi un minuto, decidono di annullare, manco a dirlo, sbagliando.
  • Al 57′ altro errore gravissimo: Vucinic serve Bendtner in netta posizione di fuorigioco, il tiro del danese viene ribattuto da Andujar, che però la mette sui piedi di Vidal che segna. Il goal era ovviamente da annullare, ma così non è stato.
  • Infine (the last but not the least) al 65′ Gervasoni conclude la sua opera: Spolli abbatte Pogba in area: doveva essere rigore e rosso, ma l’arbitro lascia correre.

Anche Celi in Napoli-Chievo collabora con questa gran raccolta di errori, visto che al 35′ Campagnaro commette chiaramente fallo su Pellisier in area di rigore, eppure l’arbitro della sezione di Bari lascia correre.

Bergonzi di Genova entra di diritto in questa speciale compilation, con due errori gravi (e diversi altri ritenuti da noi meno gravi, ma solo per non infierire) in Fiorentina-Lazio:

  • Al 59′ Mauri si vede annullato un goal regolarissimo. E’ vero che non è facile capire subito se il capitano laziale sia o meno in fuorigioco, ma c’è una regola divenuta ormai celeberrima che impone di convalidare i goal in posizione dubbia.
  • Sedici minuti più tardi si rivela decisivo un’errore nel quale il direttore di gara era incappato nei primi minuti della partita: già ammonito per un fallo di mano inesistente, Ledesma interviene duramente su Cuadrado, ricavando il secondo giallo.

Anche l’Inter esce favorita da questo guazzabuglio di errori vedendosi convalidare due goal al limite del regolamento ai danni del povero Bologna: al 27′ Palacio trattiene Morleo, impedendogli di ostacolare Ranocchia, libero così di segnare. Al 64′ l’errore forse meno grave di questa lista, per il motivo citato in occasione del goal di Mauri: Cambiasso è in fuorigioco di qualche centimetro quando deposita in rete il pallone dell’1-3, goal dunque da annullare.

Vi sono poi l’espulsione di Sansone (incomprensibile), i rigori non dati a Milan (Bovo trattiene Pato) e Palermo (Paci ostacola Donati), e gli ormai incredibili dubbi sui fuorigioco: Munari segna in Samp-Cagliari sempre in posizione dubbia, vige sempre la regola citata in occasione del goal del primo goal della Lazio. E’ invece certamente in fuorigioco Abate sul goal di El Shaarawy che stende il Genoa.

Che dire, non certo una gran giornata, eufemisticamente parlando, per gli arbitri e per i loro assistenti. Ma siamo sicuri che vada tutto bene così com’è?

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