Inter-Atalanta, conferenza Mazzarri: “C’è rammarico ma il cammino è comunque ottimo”

Walter Mazzarri parla in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Atalanta, in programma per domani pomeriggio a San Siro, tanti i punti toccati, puntando l’attenzione soprattutto sulla sua squadra e i suoi progressi.

Fonte: inter.it
Fonte: inter.itaz

Quella contro l’Atalanta sarà la prima partita delle tre da disputare in otto giorni, che tanto potrà dire sul raggiungimento degli obiettivi: “Quando abbiamo avuto  il calendario in discesa abbiamo vissuto il momento più difficile,  dobbiamo rispettare tutti e lavorare mentalmente su noi stessi, quando facciamo il nostro meglio possiamo mettere in difficoltà anche i migliori; dobbiamo continuare su questa strada e poi tireremo le somme”. 

Parlando del campo, due sono gli aspetti da evidenziare, la solidità difensiva:L’organizzazione della squadra aiuta, tutti concorrono a recuperare la palla, tutti si allenano allo stesso modo e sanno cosa devono fare, ultimamente  poi siamo migliorati”; e i miglioramenti che devono ancora avvenire a centrocampo:Ci è mancata spesso l’ultima scelta, in area di rigore dobbiamo capire cosa è meglio fare, tante volte sbagliamo l’ultima scelta, si è visto anche a Verona, abbiamo faticato a fare i secondo gol. Su questo abbiamo lavorato in settimana”.

Analizzando invece l’avversario, l’Atalanta di Colantuono, bestia nera dell’Inter, Mazzarri dice: “È la bestia nera di tante squadre, gioca bene, ha valore, ora poi sono praticamente salvi quindi con meno pensieri, giocano meglio fuori casi quindi vanno presi con le molle ma noi dobbiamo fare le cose al massimo per fare bene.Domani se la giocherà, starà a noi non lasciarglielo fare, se noi facciamo bene loro faranno più fatica”.

Ora la squadra si sta esprimendo a buoni livelli, ma alcune prestazioni e risultati meno positivi hanno complicato la corsa al terzo posto, come spiegato dal Presidente Onorario Moratti, così si esprime il tecnico:Siamo partiti bene ma abbiamo lasciato punti per strada con alcuni pareggi, abbiamo perso dei punti anche per sfortuna, per esempio anche con il Chievo; ma sono state poche le prestazioni brutte. Ci sono annate che nascono su una stella, altre su altre… abbiamo perso da 4 ai 6 punti che ci meritavamo ma si parla alla fine. C’è rammarico ma in un annata così anomala il cammino della squadra è comunque ottimo. L’uscita dall’Europa di Fiorentina e Napoli forse complica le cose ma noi dobbiamo pensare a noi, poteva essere un vantaggio per noi, forse si, però ci sono 30 punti e dobbiamo pensare a farne il più possibile”.

Nonostante gli errori comunque colmare il gap con le prime è ancora un lungo lavoro: “Manca ancora un quarto di campionato e  non si può parlare già del prossimo, si vive alla giornata, la fine di quest’anno sarà importante per il prossimo e per avvicinarsi alle squadre più in alto”.

Si passa poi a commentare i singoli giocatori, i tanti che stanno facendo bene a partire da Ranocchia: “Devo guardare il campo e vedere come lavorano i calciatori, se Andrea risponde bene, probabilmente sarà ancora titolare. Tutti devono pensare a fare bene, perché nessuno ha il posto sicuro, per portare l’Inter a livelli competitivi come il blasone impone”; passando per Hernanes: “Per ora ha dimostrato con i fatti che la qualità ci deve essere, anche se non è al massimo. Ci vuole la freddezza giusta al momento giusto, perché anche un calcio piazzato può cambiare la gara. La qualità è fondamentale, ti permette di sfruttare le occasioni, tanti giocatori in allenamento fanno i numeri, mentre in campo a volte sbagliato. Questa è la differenza sostanziale”,  fino a Jonathan, davvero in un grande momento: “Anche a Napoli avevo pensato a lui, conoscevamo le sue caratteristiche e gli mancava solamente qualcosa. Il mio gioco permette agli esterni di far bene, si è sentito tutelato e spero che continui così, dopo tutti questi elogi. Per fare bene dobbiamo trovare continuità”.

Chi invece non è certo della convocazione è Yuto Nagatomo: “Si è allenato solo ieri, oggi lo guardo, domani spero di poterlo convocare”, mentre Juan Jesus sconterà ancora la squalifica: Mi ha dato molta soddisfazione, era il classico brasiliano ma ora è maturato tanto, si allena meglio di prima, sta andando a mille come se dovesse giocare sempre”.

In conclusione una battuta sull’arbitro di domani, Giacomelli che ebbe dei problemi nell’ultima partita che arbitrò a San Siro: “Dico sempre quello che penso: loro devono concentrarsi sul loro operato senza guardare squadre e stadi“.

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