Inter, Perisic e Ljajic si presentano

Aspettando il derby, con i tifosi in apprensione per Miranda (certo il suo forfait) e Icardi (oggi forzerà i ritmi, dovrebbe farcela), è tempo di presentazioni. Dopo Telles, oggi è il giorno di Perisic, corteggiato per due mesi, e Ljajic, colpo (di fulmine) delle ultime ore di mercato. Di seguito le parole dei due.

Fonte: violachannel.tv
Fonte: violachannel.tv

Perisic: “E’ bello che la mia prima partita sia proprio contro il Milan. Sarà un grande derby. Perché ho scelto l’Inter? Perché è uno dei più grandi club al mondo, la trattativa è andata avanti per molti mesi, ma per me era impossibile dire no all’Inter. La mia decisione è sempre stata quella di venire qui, credo sia il meglio per me e adesso sono felice. Avevo parlato con Ausilio, Fassone ma anche con Mancini. Con lui abbiamo parlato di tattica e posizione in campo. Se possiamo competere per lo scudetto? Non voglio parlare di questo o del confronto con la Juve. Voglio pensare all’Inter e a giocare ogni partita. Come mi aspetto il calcio italiano? Era il campionato più importante qualche anno fa, poi è stato perso un posto nella Champions League ma credo che le cose andranno migliorando. La mia posizione in campo? Dipenderà dall’allenatore, ma posso giocare in tutte le posizioni dell’attacco: a destra, a sinistra e in mezzo. Deciderà mister Mancini. Il Milan? Anche se nell’ultima stagione non ha giocato in Europa resta una grande squadra. Sono sicuro che in una gara come il derby giocherà per vincere. Se sento pressioni particolari dopo una trattativa così lunga? Per la prima volta più di un club ha lottato per avermi o tenermi, ma l’Inter mi ha voluto fortemente, a partire dall’ allenatore, e questo è stato importantissimo per me”.

Ljajic: “Non abbiamo ancora pensato molto al derby. Siamo arrivati due giorni fa, c’erano molte cose da fare, ci pensiamo da oggi. E’ una partita speciale per noi. Jovetic è uno dei piu’ forti, uno di quello con cui mi trovo meglio, abbiamo fatto belle cose a Firenze insieme e sono contento di giocare ancora con lui. E’ un mio grande amico, quasi un fratello e trovarlo qua è una cosa bellissima. Ho parlato con Deki, mi ha detto che era libero il 20, poi Dodò voleva cambiare numero e quando ho saputo che il 22 era libero sono rimasto contentissimo perché ho sempre avuto quello… Preferisco giocare trequartista come da giovane, ma ho fatto un po’ tutte le posizioni di attacco, non è un problema per me“.

 

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