Inter, Zanetti spiega: “Non è per tutti la maglia neroazzurra. Il valore di Mancini non si discute”

Dagli studi di Inter Channel il vicepresidente dell’Inter, Javier Zanetti, parla della situazione della squadra, fresca di eliminazione dall’Europa League, all’interno della trasmissione InterNos rispondendo alle domande dei tifosi.

Fonte: inter.it
Fonte: inter.it

 “Non è facile parlare dopo una sconfitta, meglio farlo quando le cose vanno bene, però se non è così questa può essere un’opportunità per spiegare alla gente cosa sta accadendo. Ieri avevamo una grande opportunità ma non è andata bene. Andiamo avanti, ognuno si prende le proprie responsabilità, i tifosi sono intelligenti e capiscono il momento. Bisogna rimanere uniti, ci sono ancora 11 partite e poi tireremo le somme. Vogliamo reagire subito”.

Zanetti continua: I ragazzi ci hanno provato, i tifosi li hanno sostenuti fino alla fine, dimostrando di essere insieme ai giocatori e al club. Di fronte c’era un avversario che ha saputo gestire benissimo il risultato a favore dell’andata e ha trovato gli spazi per colpire. Fa parte del calcio e del processo di miglioramento di una squadra. In questo Roberto è il migliore. Rispettiamo i tifosi che anche ieri, nei momenti di difficoltà, hanno dimostrato di esserci”.

In generale, l’ex capitano neroazzurro commenta così il momento difficile della squadra: “Io penso sempre positivo, soprattutto nelle difficoltà, dipende da come si affrontano. Se uno si arrende subito è finito, i giocatori devono capire che c’è sempre la possibilità di reagire. Ora bisogna cercare di correggere gli errori provando a migliorarsi sempre, rendendosi conto della maglia che si indossa. Non è per tutti mettersi addosso la maglia dell’Inter, una società ricca di storia. I giocatori lo capiranno e la situazione migliorerà“.

Riguardo al lavoro di Mancini Zanetti spiega: Il suo valore non si discute, per noi è la persona adatta per costruire qualcosa di importante. Ora dobbiamo rimanere uniti e avere fiducia, perché il lavoro alla fine paga. Roberto è la persona adatta per noi, in passato era diverso. La prima volta ha svolto uno splendido lavoro, mettendo in piedi una squadra di campioni e dando continuità. Oggi bisogna aspettare, anche se quando si perde sembra ci sia poco tempo visto che il tifoso reagisce alle sconfitte. Dobbiamo mettere a disposizione dell’allenatore una squadra in grado di competere su tutti i fronti”.

Dopo tanti anni passati in campo, Zanetti si sta abituando al nuovo ruolo societario: “Sono contento, la società apprezza quello che stiamo facendo. Un futuro da allenatore? Mai pensato. Mi manca il campo? In 23 anni di carriera, di cui 20 all’Inter, il tempo per farlo l’ho avuto. Adesso bisogna dare spazio ai giovani e lasciare che trovino continuità, quella che ti permette di vincere le partite”. 

Da ex capitano a capitano, Zanetti parla così di Ranocchia: “L’ho già detto, è molto giovane, questi momenti fanno crescere. Una volta che uno supera un momento del genere, alla fine diventa più forte. Andrea è uno dei pochi che è qui da tanto tempo e conosce l’albiente, è cresciuto insieme a noi e questa esperienza gli servirà tantissimo. Dipende molto dal contesto, dal momento, se la squadra stesse meglio anche lui farebbe bene. uscire da questo periodo, per i giovani, sarà utile. Consigli? Tenere duro, che in questo mestiere questi momenti possono capitare e bisogna reagire ai momenti di difficoltà, avere fiducia nel proprio lavoro, credere in ciò che si fa e sapere che ogni domenica c’è la possibilità di riscattarsi”.

Non solo Ranocchia, anche Kovacic vive un momento difficile:Mateo è un ragazzo di grandi qualità, la prima cosa che deve capire in questi momenti è di avere fiducia in ciò che può fare. È uno dei pochi giocatori in questa rosa che può far fare il salto di qualità alla squadra. Noi come società puntiamo tantissimo su di lui, vogliamo stargli accanto e lui deve ritrovare la gioia di giocare. Roberto sta lavorando tantissimo con lui, chi meglio del Mancio può dargli dei consigli? Mateo deve capire che se uno lo sprona è perché sappiamo le sue grandi qualità. Su di lui si insiste perché può fare grandi cose. Non deve mettersi pressione addosso, deve giocare liberamente perché quando lo fa sappiamo cosa è in grado di fare”.

Una via d’uscita da questa situazione non è facile da trovare ma Zanetti ci crede: “Domenica c’è una partita fondamentale su un campo difficile contro un allenatore che conosciamo bene e caricherà i suoi a mille. Sono queste partite che ti mettono alla prova, abbiamo la possibilità di dimostrare di poter reagire. Mihajlovic? Quando perdeva anche le partitine bestemmiava! Sinisa con noi e in tutta la carriera si è contraddistinto per essere un campione fuori e dentro al campo. Ritrovarlo domenica sarà un piacere. Il suo rapoporto con Inter e Mancini sicuramente lo ha portato a tifare per noi ieri”.

Zanetti però non ha dubbi riguardo l’impegno e il cuore dei compagni: “Quando li vedo allenarsi si impegnano tantissimo, hanno voglia di cambiare la tendenza negativa. Vedo questi ragazzi che si sbattono, si rendono conto del momento che stiamo attraversando e stanno cercando di dare una svolta a questa stagione”.

Per il futuro invece, Zanetti non sa quando rivedremo un Inter di nuovo competitiva: “Speriamo poco tempo, credo non si debbano neanche fare dei paragoni. Sono squadre uniche, in quei momenti. Adesso si sta costruendo una nuova squadra e speriamo possa superare quelle precedenti, me lo auguro da interista e lo stesso si augurano i tifosi. Le intuizioni sul mercato? Contano tantissimo, oggi c’è Roberto a cui piacciono giocatori di talento. Poi è tornato Santon, bella intuizione, è contento e ci sarà utile”.

Infine, Zanetti, parla degli obiettivi per questo finale di stagione: “Fare il massimo dei punti possibili, mancano 11 partite, alla fine vedremo dove saremo arrivati. Juve, Milan, Roma, sono partite in cui ognuno vorrebbe scendere in campo, dovremo farci trovare pronti”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy