Italia, Prandelli è sicuro: “Juve irraggiungibile. Vi spiego perché non convoco Paolo Cannavaro”

Il ct della nazionale italiana Cesare Prandelli ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi de Il Mattino. Tra i temi trattati, il tecnico si è soffermato sul finale di campionato ed ha spiegato i motivi che lo inducono a convocare cosi tanti calciatori bianconeri:

Fonte immagine: ViolaChannel
Fonte immagine: ViolaChannel

La Juve è già campione d’Italia?

“Mi sembra complicato poter infastidire il cammino dei bianconeri verso il secondo titolo consecutivo, ampiamente meritato per la continuità di rendimento e anche per la qualità delle prestazioni”.

Cosa è mancato al Napoli?

“Il Napoli è protagonista di una stagione strepitosa: forse è mancata una rosa più ampia e più completa. Ma questo visto dall’esterno, sia chiaro”.

Sembra essere tornati indietro nel tempo, con il blocco-Juve in Nazionale?

“La Juve ha fatto delle scelte tecniche importanti, puntando su giovani bravi e italiani. Che poi è una cosa che aiuta, perchè è più semplice per un ct amalgamare un gruppo che già si conosce, magari con un altro blocco, come è quello del Milan”.

Poi, però, in Europa, è tutt’altra storia?

“Siamo indietro rispetto agli altri campionato, mica bisogna attendere le sfide con Bayern o Barcellona per capirlo. Però, prima di dare per eliminata la Juve in Champions ci andrei piano”.

La sorprende il Napoli così in alto in classifica?

“Certo che no. Oramai il Napoli fa parte delle big del calcio italiano, ha aperto un ciclo di successi: il modello De Laurentiis è competitivo e i risultati gestionali lo dimostrano”.

Quali i meriti di Mazzarri?

“Ha sempre creduto nel 3-5-2, lo ha perfezionato, modellato e adattato su misura ai calciatori”.

Se Cavani volesse andar via, lo lascerebbe partire?

“Mai. Lui è l’emblema degli attaccanti di ultima generazione: ha senso del gol, non dà punti di riferimento ai difensori, è generoso e corretto. Il sogno di ogni tecnico. Come Hamsik: corre, fa assist e conclude pure l’azione. In pochi in Europa fanno questo genere di lavoro”.

Perchè non ha mai convocato, neppure una volta, Paolo Cannavaro?

“Sia ben chiaro: non perchè non lo meritasse. Anzi, in certi momenti è stato strepitoso. Io lo conosco dai tempi di Parma, ma quando si chiama un giocatore non lo si fa per premiare il suo rendimento, ma facendo delle valutazioni legate al futuro. La prima domanda che mi faccio è: quanto tempo può restare con noi? Per questo ha avuto un senso, in questa ottica, convocare Ranocchia, Bonucci, Ogbonna”. (clicca qui per leggere la risposta dell’agente di Cannavaro)

Però si parla di un ritorno di Totti

“L’unico che ha detto una cosa giusta è stato Mazzone: se fra dodici mesi, Totti avrà la stessa condizione, lo stesso entusiasmo e le stesse motivazioni come si fa a tenerlo fuori?”.

Come ha preso la rinuncia di De Sanctis alla Nazionale?

“Posso dire che è stato il momento più commovente e toccante di questi miei tre anni da ct. Morgan ha usato della parole meravigliose, ha commosso tutti. Gli ho però strappato una mezza promessa: la porta della Nazionale per lui resta ancora socchiusa. Sa che potrei aver bisogno ancora di lui”.

Si aspettava che Insigne giocasse di più con Mazzarri?

“Mi sembra che la sua crescita sia costante. In questo momento, nel gioco dei dualismi che tanto piace alla gente, lui è un po’ l’alternativa a El Shaarawy. Sono giovani e pieni di talento e spero che con il tempo imparino ad adattarsi ad altri ruoli”.

E se la chiama De Laurentiis?

“Non cambia nulla. A Napoli potevo venire a 18 anni, mi voleva Janich: ma dovevo fare l’esame per il diploma. E mia madre me lo vietò: allora si usava così”.

Fabio Tarantino

Fabio Tarantino

Giornalista, nato a Napoli il 19/02/1991

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy