Juve, Buffon parla dei suoi: “Tevez che leader, Pogba è fortissimo ma…”

Si va verso la fine di questa stagione 2013-2014, un’altra annata dove è stata la Juve a spiccare su tutte per carattere, gruppo e individualità del calibro di Buffon.

Buffon - Fonte ACF Fiorentina
Buffon – Fonte ACF Fiorentina

Il capitano bianconero è stato intervistato da Sky a cui ha rivelato tutti i suoi pensieri riguardo alcuni compagni, gli obiettivi della Juve e della Nazionale.

L’Europa League non è un obbligo, ma certamente un obiettivo che è alla nostra portata se dovessimo esprimerci al 100% e se tutti i fattori fossero a nostro favore. Conte? Ha dato tantissimo anche quest’anno sul piano della motivazione, perché quando si argomenta che dopo due campionati vinti il terzo non è poi così scontato si dice la verità. Del resto c’è la possibilità che si possa creare un senso di appagamento,  da questo punto di vista il mister ci ha aiutato molto a stare sempre sulla corda e non dare nulla per scontato. Se non ci fosse stato lui quella volta probabilmente sarei passato alla Roma. Per quanto riguarda la motivazione per il resto se devo dire che in alcuni momenti la voglia di vincere e la caratteristiche da leader di Tevez ci hanno dato una grande mano. Pogba? Ha avuto una crescita esponenziale, nel giro di due mesi è letteralmente esploso, Super! Il suo futuro? Capirei se la società decidesse di lasciarlo partire”.

E per quanto riguarda la Nazionale: “L’obiettivo minimo è quello di cercare di superare il girone, poi dagli ottavi in avanti serve anche un briciolo di fortuna nei sorteggi, non vogliamo avere rimpianti. Cassano? L’ho visto bene, sta facendo un grandissimo campionato, lo vedo molto sereno tanto che non sembrava neanche lui. Sulla sua integrazione nel gruppo si sono dette tante cose, secondo me molto forzate e sbagliate, la verità è che le convocazioni le fa l’allenatore come è giusto che sia, spetta a lui l’onore o l’onore delle scelte. Il rinnovo di Prandelli invece è stato un bel segnale di continuità, è la scelta giusta per poter raccogliere i frutti di quanto seminato. Se penso alla possibilità di avere oriundi in Nazionale vi dico che è giusto che ogni giocatore che indossa la maglia dell’Italia lo faccia con il piacere di indossarla e la onori con grande responsabilità ogni volta che scende in campo. Sono questi i fattori determinanti nelle scelte di Prandelli”.

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