Juventus, Chiellini: “Per vincere dobbiamo cambiare registro. Mexès? Gesti che non hanno a che far col calcio”

Un Giorgio Chiellini non pienamente soddisfatto, quello apparso ieri in tv dopo la vittoria col Milan.

Giorgio Chiellini Foto di Станислав Ведмидь -Wikipedia
Giorgio Chiellini
Foto di Станислав Ведмидь -Wikipedia

Ai microfoni di Sky, il difensore bianconero ha rimproverato i suoi di essere poco concentrati sul finale di gara e, per quanto riguarda il pugno di Mexès, è stato chiaro.

“Non dovevamo dare risposte a nessuno. E’ una vittoria per noi, anche se purtroppo non riusciamo a godercela fino in fondo, perché come ultimamente succede troppo spesso, ci siamo rovinati un po’ la vita in una situazione dove la partita era già chiusa, con delle disattenzioni sulle quali abbiamo rischiato. Se vogliamo vincere anche quest’anno dobbiamo cambiare registro su queste cose -avverte Chiellini-Posso accettare il primo gol, perché obiettivamente è arrivato da un rimpallo, Muntari è stato bravo e reattivo e obiettivamente ci potevamo far poco. Però dopo abbiamo avuto una reazione rabbiosa, con tre o quattro occasioni. L’avevamo chiusa, loro erano in dieci, dovevamo tenere palla fino al 95esimo. Così, abbiamo rischiato per nulla, è questo ci deve dare un insegnamento per il futuro, non sempre ci può andare bene“. 

 

Sul pugno del francese:  “Il fallo di Mexes era evidente: è stato un gesto che non ha nulla a che vedere con questo sport, una di quelle situazioni che devono sparire da questo mondo. Se Mexes mi ha chiesto scusa? No, mi ha detto che mi sono buttato e che faccio il cinema, ma è evidente che il cinema lo fa un’altra persona. Con lui non c’è niente da chiarire, non c’era stato motivo e non c’è stato motivo dopo. Ci sono dei fatti recidivi, il passato parla chiaro. Credo sia giusto che la sportività dura, la cattiveria in campo per prendere la palla deve essere giustamente esaltata. Ci può stare, ci si da la mano e ci si rialza. Questi episodi andrebbero puniti molto pesantemente, non è calcio e non c’entra niente”.

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