Juventus, Conte in conferenza: “Chiacchiere da bar inutili. Il campo lo dice, abbiamo vinto in maniera netta e clamorosa”

Antonio Conte torna a parlare: dopo il silenzio stampa di fine 2013, il tecnico premiato con il Globe Soccer come migliore allenatore dell’anno passato, si presenta al Media Center di Vinovo alla vigilia di una sfida importantissima che vede la Juve affrontare la Roma.

Antonio Conte Foto di ViolaChannel.tv
Antonio Conte
Foto di ViolaChannel.tv

Tanti i temi trattati nella conferenza odierna, tra cui ovviamente gli aspetti legati alle parole di Totti e De Rossi sulla Juventus, la disposizione della Roma e al modo in cui affrontarla, oltreché le condizioni di uno dei giocatori più importanti della Juventus, Andrea Barzagli, uscito malconcio dall’amichevole infrasettimanale con il Cuneo.

Cosa pensi delle parole di Totti e De Rossi che parlano di aiutini degli arbitri a favore della Juventus?

“Penso che sian chiacchiere da bar. La squadra ha ampiamente dimostrato sul campo negli ultimi la sua superiorità, in maniera anche netta e a volte clamorosa”.

Questa risposta è identica a quella di Garcia che ha detto che a vincere sarà la squadra migliore e che in campo ci sarà un grande arbitro. Garcia ha anche affermato che la Roma giocherà per vincere, si aspetta che sia così o una squadra più attenta?

“Sicuramente le squadre vorranno entrambe vincere e il campo dimostrerà chi lo merita di più. Le chiacchiere stanno a zero, se le porta via il tempo, servono solo ad alimentare polemiche e rivalità. Stiamo cercando di cambiare questo calcio ma a volte sembra che non si voglia fare, accendendo polemiche inutili, che ricevono più attenzioni della partita stessa. Così è il calcio in Italia, prima la polemica, poi la partita.”

La Roma per molti è una sorpresa, ma tu l’avevi già indicata ad inizio anno come una rivale: cosa ti aveva fatto pensare a ciò? Poi un breve ragguaglio sulle condizioni di Pirlo e Tevez.

“Con attenzione si può vedere che il percoso della Juventus e della Roma è molto simile, iniziato con me tre anni fa e con Luis Enrique alla Roma. Noi abbiamo bruciato le tappe vincendo due campionati e due Supercoppe, mentre la Roma è stata meno fortunata e meno brava. Non dimentichiamoci che forse negli ultimi sono la squadra che ha fatto più investimenti, cambiano moltissimi giocatori nel giro di tre anni, senza vincere nulla. Questo deve rendere merito alla mia squadra per capire l’autentica impresta compiuta, perchè oggi si da per scontato che la Juve vinca e sembra che lo faccia da sempre, ma sono due anni che siamo tornati a vincere e non dobbiamo dimenticarci da dove partiamo”.

Tevez e Pirlo?

“Guarda adesso ho tre pensieri in testa: Tevez, Pirlo e Barzagli. Valuterò se impiegarli, con la consapevolezza di avere dei sostituti importanti e la massima disponibilità dei miei giocatori”.

Cosa pensa della Roma?

“Garcia mi ha stupito poichè si è integrato benissimo in un ambiente non semplice come quello della Roma, ma ne ero già accorto quando parlammo prima della Supercoppa che aveva idee chiare in mente.  E’ stato anche facilitato come me nel trovare una squadra che aveva fatto due anni negativi e con grande voglia di rivalsa, senza sottovalutare gli acquisti importanti come De Sanctis, Maicon, Gervinho, Strootman, Benatia, Ljajic, tutti di ottimo livello. Il loro punto forte è la convizione in quello che fanno, dato che sono imbatutti dal 15 partite. E’ capitato anche a noi nel primo anno quando avevamo di fronte il Milan di Ibra e Thiago Silva, l’Inter del Triplete e il Napoli di Lavezzi, Cavani e Hamsik. Dobbiamo stare attenti a chi ci segue”.

Garcia ha portato qualcosa di nuovo nel calcio italiano? Quale impatto avrebbe la vittoria della Juventus sulla classifica?

“Io credo che il calcio italiano non sia vecchio, ma un campionato dove ci sono i migliori allenatori e che per via della crisi economica sta perdendo i suoi giocatori più importanti. Non credo ci sia bisogna delle novità, dal punto di vista tecnico-tattico siamo all’avanguardia”. Riguardo la classifica, ritengo che questa partita valga tre punti come le altre, perciò se vinciamo allunghiamo ma diventa inutile se nella successiva perdiamo voglia, determinazione e concentrazione”.

 

 

 

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