Juventus, Conte: “Contro l’Inter partita della vita, nessun calcolo. Un futuro in nerazzurro? Mai dire mai…”

La Juventus non giocherà con la testa al Bayern Monaco e darà il 100% contro l’Inter.

Antonio Conte Foto di ViolaChannel.tv
Antonio Conte
Foto di ViolaChannel.tv

E’ questo il messaggio mandato da Antonio Conte durante la conferenza stampa pre-derby d’Italia. Ecco le sue parole in merito: “Chi mi conosce sa che la partita della vita è quella che arriva e quindi per noi la partita con la “P” maiuscola è quella contro l’Inter. Ho letto tante ipotesi in questi giorni sul fatto che la partita è quella con il Bayern, ma sono tutte sbagliate e prive di fondamento. Vogliamo riconfermarci in campionato e non bisogna fallire certe partite, come quella contro l’Inter. Innanzitutto perché c’è tradizione e poi perché affrontiamo una grande squadra e la Juve vuole dare seguito ad un trend iniziato prima della sosta. Devo considerare tanti fattori: i nazionali, chi è rimasto ad allenarsi a Vinovo e che ha dimostrato grande disponibilità. Schiererò la formazione migliore per ottenere il massimo, come per altro farà l’Inter di Stramaccioni. Ci concentreremo solo sull’Inter senza pensare al BayernGiocheremo per i tre punti e non si faranno calcoli. Il pareggio ai nerazzurri non serve e anche per noi è lo stesso. Sarà una partita aperta in cui tutti giocheranno per vincere. Nessuno cercherà di speculare e quindi verrà fuori una bella partita”.

SU POGBA:L’espulsione di Pogba? Ho visto la partita e secondo me è stata un’espulsione ingiusta perché il primo giallo non esiste considerando che salta normalmente. La seconda, invece, con un po’ di esperienza in più poteva evitarla ma non è stato un rosso da reazione e quindi non posso dirgli nulla. In Nazionale sta mostrando tutti i progressi che ha fatto con noi quindi dal mio punto di vista posso solo fargli i complimenti”.

SU TOTTI:Prima di tutto faccio gli auguri a Totti per i suoi 20 anni in Serie A. Lui è il migliore spot dell’Italia. Mi auguro che possa trovarsi in queste condizioni anche fra un anno per essere preso in considerazione da Prandelli per il Mondiale. È un grandissimo campione e complimenti a lui. La Roma è una buonissima squadra che si sta costruendo un grandissimo futuro e quindi bisognerà fare molta attenzione già dall’anno prossimo a quello che stanno facendo a Roma”.

SUL SUO FUTURO:Nel calcio siamo dei professionisti quindi mai dire mai in tutte le situazioni, anche quella di poter allenare l’Inter. Anche perché ribadisco che sono tifoso della Juve, il primo tifoso, ma se dovessi allenare Inter, Milan, Roma e Lazio sarei il primo tifoso di quelle squadre e forse questo qualcuno non lo vuole capire. Sono stato primo tifoso dell’Arezzo, del Siena, dell’Atalanta, del Bari. Io sono un professionista e il mio comportamento e l’atteggiamento sarebbe uguale in qualsiasi situazione. Io faccio di tutto, nei limiti del lavoro, per far vincere la mia squadra. La cosa fondamentale è avere la disponibilità di chi alleno”.

SUI NOVE PUNTI DI VANTAGGIO:Ne ho parlato ai ragazzi e gli ho ribadito che siamo in momento importante che ci siamo guadagnati. Abbiamo sei partite in 21 giorni. Sono tutte gare bellissime, con grandi stimoli. Siamo in ballo per giocarci qualcosa di importante: la vittoria del campionato italiano e cullare il sogno di andare avanti in Champions. Sono situazioni nuove per noi e quindi dobbiamo essere bravi a gestire queste situazioni. Non possiamo fare calcoli particolari perché rischiamo solo di fare dei danni. Mi appoggio alla mia esperienza di calciatore in cui ho vinto con tanti punti di ritardo nelle ultime giornate di campionato ma ho anche perso con tanti punti di vantaggio, basti pensare a Perugia. Non è nella nostra mentalità di fare calcoli perché ci verrebbe il braccino. Pensiamo partita per partita come abbiamo fatto a Bologna dove abbiamo vinto in maniera indiscutibile. Contro l’Inter non sarà facile perché sulla partita singola possono battere chiunque. All’andata ci hanno levato l’imbattibilità, hanno gente di carisma e personalità come Zanetti, unico giocatore che toglierei ai nerazzurri e che mi sarebbe piaciuto allenare. I miei giocatori sono sereni e concentrati sugli obiettivi. In questo momento il nostro obiettivo è di riconfermarci in Italia e cullare il sogno in Champions. I sogni però hanno una possibilità bassissima di realizzarsi però ci proveremo. Dobbiamo temere l’Inter perché non mi fido della loro classifica e del fatto che qualche loro giocatore sia arrivato oggi. Noi abbiamo avuto 15 nazionali in giro per il mondo di cui qualcuno non è tornato nelle migliori condizioni. Avrei preferito averli con me a lavorare e invece hanno giocato. Ognuno ha i suoi problemi ma chi scende in campo dimentica le 14 ore di aereo perché la partita è troppo importante e vuoi solo superare il tuo avversario”.

 

 

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