Klose e la leggenda del “santo calciatore”

Era la sera del 17 febbraio del 2010, a Monaco di Baviera, si gioca Bayern Monaco-Fiorentina valevole per gli Ottavi di finale della Champions League: al 44′ del secondo tempo, assist di testa di Olic e colpo di testa di Klose che, da solo, di testa realizza il gol del 2-1.

Miro Klose fonte foto: Wikipedia – uploaded on 28. Jun. 2006 to worldcupwiki [1] by author Florian K
Era in fuorigioco di 3 metri!!!

 

Il calciatore esulta, alla faccia dell’evidenza e delle vibranti proteste viola. L’arbitro Tom Henning Ovrebo, disastroso e vergognoso, convalida ed inizia così la fine dell’era “prandelliana” e quella del primo “progetto Fiorentina”.
Passa del tempo e la sera del 26 settembre 2012, si gioca il turno infrasettimanale del campionato italiano di serie A (dove nel frattempo l’attaccante tedesco é venuto a giocare, sponda Lazio). A Napoli si gioca Napoli-Lazio. Al 3′ del primo tempo, calcio d’angolo per la Lazio, palla in area e Klose, in mischia, realizza il gol del vantaggio, toccando con la mano. Proteste del Napoli, esulta la Lazio, ma Miroslav Klose, si dirige dall’arbitro e ammette la sua colpa: gol annullato e la partita prosegue. Enfasi e merito sportivo per un gesto veramente nobile, compiuto in una partita di cartello da un grande attaccante….. E allora Miroslav Klose, santo subito! Tutto qua? Impossibile. Non si diventa sicuramente onesti, perché folgorati sulla via del campionato italiano…anzi, forse é proprio nel nostro Paese dove, purtroppo, si vedono accadimenti calcistici e sportivi degni della peggiore scorrettezza. Diciamo pure che ieri, Klose, ha avuto timore della prova tv e della squalifica. Gilardino, per il gol di pugno, a Palermo, si fece cinque turni di squalifica, e come lui anche altri “furbetti”… Inoltre diciamoci chiaramente che ieri, pur se di cartello, Napoli-Lazio, era solo una semplice partita di campionato, di quelle da tre punti e nulla più. Non c’erano in ballo tanti soldi, come per la società che passa il turno in Champions, ed interessi, come quelli di uno dei più grandi club d’Europa quale è il Bayern. Diciamo ancora che, il signor Klose, definito oggi da molti “un esempio di sportività“, nelle ultime gare del campionato scorso, non ha giocato perché si doveva preparare per gli Europei, lasciando i compagni di squadra a “correre da soli” verso l’obiettivo Europa League. Non ce ne voglia, Klose, se possiamo affermare con assoluta certezza che a lui é convenuto compiere quel gesto di onestá; é convenuto anche alla Lazio perché un gol cambia l’andamento di una partita e Napoli, di questi tempi, non é proprio la piazza giusta per un inganno sotto porta. Klose, ancor oggi, da buon tedesco e da buon colpevole, non ha proferito parola sull’episodio dell’Allianz Arena contro i viola. Magari avrà modo di scusarsi, di arricchire il bel gesto….la santità é un’altra cosa e di un mondo che a Klose non appartiene.

 

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