La Lanterna si è spenta: preparatevi al der…B

La tredicesima giornata si avvicina. Per molti sarà la consueta domenica nella quale seguire la propria squadra del cuore allo stadio, alla tv, alla radio…

Fonte Gradinata Nord: ascaro41-Fonte Gradinata Sud: Tommaso Naccari

A Genova, invece, è LA Domenica. Il 18 Novembre, infatti, tornerà, dopo un anno di assenza, il derby della Lanterna, uno dei più sentiti in Italia. Da sempre questo è sinonimo di spettacolo, se non sul campo, per lo meno sugli spalti. L’ultimo derby è stato quello di Boselli, per intenderci, quello di Milanetto che zittisce la Nord, quello delle polemiche, sostanzialmente. Floro Flores segnò ed esplose, a lui rispose Pozzi, poi finì come tutti sappiamo. Emozioni a non finire, per tutti alla fine: per i Genoani, che assaporarono il gusto di condannare (quasi) matematicamente all’Inferno calcistico gli avversari, e per i Sampdoriani dalla doppia faccia, dal profumo di rimonta (e di salvezza), all’oblio. Quello precedente fu addirittura in due “puntate”: inizialmente fissato per il 19 Novembre 2010, fu rinviato al 16 febbraio, e anche lì furono gioie rossoblu e dolori blucerchiati, grazie alla rete di Rafinha, che permise ai Genoani di sfottere i cugini a ritmo di samba per quasi 3 mesi. Per vedere una vittoria di stampo doriano bisogna andare indietro fino all’Aprile 2011, quando Cassano piegò i cugini su assist di Lucchini, riportando i suoi ad una vittoria casalinga dopo 18 anni. Questa stracittadina è sempre stata, come già detto sinonimo di emozioni, emozioni che rischiano però di non esserci in questo derby che verrà. Si vanno ad affrontare, infatti, due squadre che più in crisi non si può: i padroni di casa vengono da 2 punti nelle ultime 9 giornate, addirittura 0 nelle ultime 7. Il “progetto” tanto proclamato ad inizio stagione sembra non esistere più: i giocatori giovani (e di qualità) sono pochi, quelli di esperienza sembrano dei novellini: Eder sempre più solo contro tutti, coadiuvato, a sprazzi, da Maresca, Obiang e Rossini. Le dita dei tifosi puntate sul duo Ferrara e Sensibile: il primo colpevole di non essere in grado di trasmettere molto alla squadra, il secondo di non aver fatto una campagna acquisti all’altezza. Per il resto tanta sfortuna ma anche tanta confusione, che hanno portato i blucerchiati, quart’ultimi in classifica, da sorpresa a pentolaccia, capace di prenderne ovunque e comunque. Ma dall’altra sponda non stanno molto meglio: 0 punti nelle ultime 5 giornate, due soli goal all’attivo dall’arrivo di Del Neri, quelli di oggi contro il Napoli. Ed è proprio l’ex tecnico del Chievo il più criticato, insieme con Preziosi, dalla tifoseria. Non sono da meno giocatori come Piscitella e Merkel, rei di non correre per non “spettinarsi”, di non metterci il massimo impegno. E per quanto riguarda il presidente, le accuse sono le solite: troppi stravolgimenti della rosa, mai un progetto iniziato e portato a termine. Si prospetta dunque, come da titolo, un “der… B”, uno di quelli che vale la salvezza, non tanto improntati allo spettacolo. Non sempre ciò è un male, magari le due compagini giocheranno (finalmente) con il sangue agli occhi (agonisticamente parlando, sia chiaro), dando vita se non ad uno spettacolo, almeno ad una partita combattuta. D’altronde si sa, nel derby la classifica viene accantonata, il Campionato non conta: ci sono solo i “cugini”, pronti ad essere vittime degli sfottò per i mesi successivi. Con la speranza che questo periodaccio finisca…

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