Lanzafame: “In Italia sono indesiderato. Ho sbagliato con il calcioscommesse, ma…”

“Tutto è cambiato la scorsa estate, quando ho saputo di essere indagato. Avevo due possibilità: raccontare la verità oppure negare. Ho deciso in un secondo.

Fonte:flickr.com (zeropuntosedici)
Fonte:flickr.com (zeropuntosedici)

In Italia non mi voleva nessuno. Il mio cartellino è del Catania, ma quando si è saputo della collaborazione con la Procura sono stato isolato. Non c’erano alternative all’Ungheria, ma anche lì le cose si complicano: la federazione locale aveva bloccato il tesseramento perché sono indagato. Poi il mio avvocato, Vittorio Rigo, ha sbloccato la situazione”.
Si sfoga così Davide Lanzafame alla Gazzetta dello Sport, analizzando la sua difficile situazione dopo lo scandalo calcioscommesse che ha travolto il nostro calcio la scorsa estate. E a chi gli chiede se riconosce di aver sbagliato, il giocatore dell’Honved risponde così:

“É fin troppo semplice dire che ho sbagliato. Non è questo il punto. Mi ritrovo a 20 anni titolare in B e con la Juve proprietaria del mio futuro. Nella testa ho una sola cosa: dimostrare il mio valore all’interno di un gruppo che ha delle regole. All’improvviso i senatori, quelli che nello spogliatoio hanno un peso, ti dicono ‘questa partita la perdiamo, serve all’altra squadra’. Che fai? Ora è facile rispondere, ma allora era diverso. Vi siete mai chiesti se un ragazzo alla prima esperienza lontano da casa ha la capacità per evitare di sbagliare? Non ho saputo oppormi e pagherò. Accusare un collega è davvero complicato: non si tratta di opporsi a un singolo, ma fare la guerra a un sistema. Sarei ancora in difficoltà“.

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