Lazio, Almeyda scalpita: “Vorrei tornare! Proposi Lamela, ma…”

Era uno dei punti fermi della Lazio dell’era Eriksson.

Autore: Mic de F Fonte: Flickr.com
Autore: Mic de F
Fonte: Flickr.com

Centrocampista arcigno, che lasciava pochi spazi all’avversario. Matias Almeyda invece ora è allenatore ed allena il Banfield in patria. Intervenuto a Radio IES, l’argentino ha ricordato i momenti in cui vestiva la casacca biancoceleste: “Adesso sono concentrato sul campionato di Clausura che inizierà tra poco. Sono felice al Banfield, ma aspetto sempre una chiamata dall’Italia. Il mio sogno è quello di tornare alla Lazio. Ho grande rispetto per Pioli che sta facendo un grande lavoro, io lavoro e aspetto. Sono prontissimo per tornare in Italia come allenatore. Sono cambiato molto, il passaggio da calciatore alla panchina non è semplice, adesso mi sento pronto. Ho tanta voglia di venire in Italia, poi se fallirò mi rimandino pure in Argentina. Ma sono sicuro che quando tornerò non fallirò. A me piace il gioco offensivo”.

RICORDI “Domenica non ho potuto vedere la partita perché ero in viaggio. Cosa deve fare la Lazio per tornare a vincere a Milano? Devo tornare io (ride, ndr). Quando giocavo con quella maglia lo facevo da tifoso, davo tutto sul campo sempre ed in ogni partita. La mia Lazio era piena di argentini, andavamo in campo giocando come fratelli pronti a difenderci in ogni circostanza. Magari non uscivamo la sera ma in campo eravamo fratelli. Io in ogni partita venivo ammonito, spesso per difendere i compagni più giovani. Se succedeva qualcosa ad un compagno in campo, noi eravamo subito lì. Mancini, ad esempio, non faceva passare nulla agli arbitri. Io ho avuto la fortuna di giocare con lui, è un vincente. Uno dei più forti calciatori che l’Italia abbia mai avuto. Per noi più giovani era un esempio, un leader induscusso con i suoi comportamenti e con i suoi atteggiamenti. Io non volevo lasciare la Lazio. Avevo rinnovato il contratto da due mesi, poi sono dovuto andar via per consentire l’arrivo di Crespo. La Lazio è sempre stata casa mia, non sarei mai voluto andar via”.

LA CURIOSITA’ –Se fossi un club Italiano prenderei subito Funes Mori, è un attaccante fortissimo, il più forte che c’è in Argentina. Tra poco diventerà uno dei migliori al mondo. Qualche anno fa consigliai Lamela alla dirigenza della Lazio, prima che esplodesse e lievitasse il prezzo del suo cartellino”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy