Lazio, legale Petkovic: “Licenziamento illegittimo”. Risponde la Lazio: “Ha mentito alla società”

Continua la querelle relativa al licenziamento di Vladimir Petkovic dal ruolo di allenatore del club biancoceleste.

Petkovic Fonte: calciocatania (flickr.com)
Petkovic Fonte: calciocatania (flickr.com)

Il legale del tecnico bosniaco, Paco D’Onofrio, aveva commentato all’ANSA il licenziamento del suo assistito dicendo: “Consideriamo il licenziamento ingiusto e illegittimo perché non è stata mai violata alcuna regola e non è un caso che nella lettera di contestazione non viene citata la norma violata. Il mister è profondamente amareggiato da quanto successo, aveva un progetto che voleva portare a buon fine. Augura alla squadra e ai tifosi un eccellente finale di campionato e di tornare a vincere a partire dal match con l’Inter. Dispiace rilevare che nel provvedimento di licenziamento si ipotizzi un clima di sfiducia nello spogliatoio, ma è assolutamente falso. In queste ore, importanti giocatori della Lazio hanno manifestato attestati di stima al mister per tutto il lavoro fatto e non è un caso che il presidente dell’Assoallenatori abbia pubblicamente espresso stima nei confronti del tecnico e abbia considerato pienamente regolare il comportamento dell’allenatore. Abbiamo portato in visione alla Lazio il contratto firmato con la federazione svizzera il 23 dicembre. Il mister ha avvertito subito il presidente Lotito. Il suo comportamento è stato impeccabile”.

Poi il legale aveva concluso specificando che la vicenda sarebbe continuata in tribunale:‘Impugneremo il licenziamento nelle sedi opportune e valuteremo con gli organi federali quanto avvenuto. L’accusa è fonte di danno e agiremo anche per questo”.

A queste parole ha fatto eco poco dopo il commento del legale della Lazio, Gian Michele Gentile, che ai microfoni di Sky ha dichiarato: “La Lazio ritiene di aver adottato il provvedimento sulla base delle norme che sono in vigore in materia di lavoro. E’ stata fatta una contestazione di fatti specifici, che riguardavano le responsabilità di Petkovic e dei due tecnici che lo affiancavano. E’ stato dato un termine per rispondere e loro l’hanno fatto: ieri pomeriggio hanno esposto le loro ragioni, e la società ha tratto da queste le proprie conclusioni e adottato il provvedimento. Evidentemente, le giustificazioni fornite non sono state ritenute soddisfacenti e, in alcuni casi, veritiere, perché alcuni fatti sono incontrovertibili. Loro avevano sempre negato trattative con la federazioni svizzera, sia alla stampa che al presidente, per poi essere smentiti alla vigilia di Natale con l’annuncio dell’accordo tra Petkovic e la Svizzera: è venuta a mancare la fiducia e c’è stata una doppia violazione, sia di carattere federale che di carattere lavoristico. Ieri c’è stato un tentativo di conciliazione fallito subito. Spero che il rispetto per la Lazio, per le reciproche funzioni, porti a trovare una soluzione consensuale, perché se si dovesse affrontare una causa il rapporto verrebbe turbato. La Lazio ha porte aperte, ha necessità di andare avanti, di avere rispetto per i tifosi, e se questo non è possibile la Lazio si difenderà come sempre ha fatto. Invito Petkovic a riflettere su questo“. 

Dunque, la situazione sembra tutt’altro che risolta. Di certo rimane il fatto che Vladimir Petkovic non è più il tecnico della Lazio, e che adesso spetta ad Edy Reja il compito di tenere lo spogliatoio lontano da queste roboanti vicende societarie e trovare la calma necessaria per costruire un nuovo progetto.

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