Lazio, Perea ammette: “Contento per questa nuova chance”

Da Perugia a Roma. El Coco Perea è tornato di nuovo nella capitale, pronto a far bene con la maglia della Lazio.

Brayan Perea. Fonte: Roberto Napolitano
Brayan Perea. Fonte: Roberto Napolitano

Ecco la sua lunga intervista ai microfoni di Lazio Style Radio.

Che sensazione hai provato nel tornare alla Lazio?
“Sono contentissimo, i compagni mi hanno accolto in maniera inaspettata, mi hanno fatto sentire di nuovo a casa e questo mi può far solo piacere. Quando sono andato via lo scorso anno, venivo da un infortunio. Si è cercato una soluzione che mi permettesse di avere un po’ di spazio in Serie B. Non è andata come volevo, ma sono contento per questa nuova opportunità”. 

Ci racconti l’esperienza a Perugia?
“Sono stato bene, dico la verità. Ho conosciuto un gruppo speciale, sapevano che non ero al 100 %. Mi hanno aspettato, ho fatto di tutto per tornare con la squadra al top della forma. L’ho fatto per il mio bene e per tutti. Ma l’allenatore non mi vedeva come un giocatore adatto alla Serie B. Mi diceva che avevo un po’ di paura, che ero intimorito. Io volevo solo giocare, purtroppo è andata così. Ho fatto tanti allenamenti per migliorare e per stare di nuovo bene. Ho aspettato tanto questo momento”.

Hai ritrovato il tuo amico Felipe Anderson..
“Sono felice per quello che ha fatto, mi fa davvero piacere averlo ritrovato così. Ha dimostrato il suo valore e le sue caratteristiche, il vero Felipe Anderson. Adesso lo aspettiamo, per dimostrare ancora il suo talento. La Lazio ha bisogno di lui”.

Che impressione ti ha fatto mister Pioli?
“Pioli è un allenatore molto umano. Mi ha detto che se c’è qualche problema ne posso parlare con lui. So che quando arriverà il mio momento dovrò sfruttare l’occasione, le mie caratteristiche sono importanti per il gioco della squadra. Se un allenatore dà fiducia al giocatore è la cosa migliore. In campo entri con la giusta tranquillità, pensi a fare solo le cose per bene. Il mister è servito tanto ai giovani, adesso sta a me conquistarmi la fiducia e dimostrare sul campo quello che so fare”. 

Cos’hai detto a Felipe Anderson quando è esploso?
“Gli sono sempre stato vicino. Siamo arrivati insieme e abbiamo avuto delle difficoltà. Gli ho fatto tanti complimenti, gli ho detto che deve continuare così. Su Whatsapp ci sentiamo sempre. Quando sono andato via ci è rimasto male, ma gli dissi di stare tranquillo. E adesso guardate quello che ha fatto!”. 

Sei un attaccante molto duttile, come Djordjevic pressi i difensori avversari senza sosta…
“Sì, mi avete visto. Mi piace correre e fare pressing. Quando non abbiamo palla posso fare questo tipo di lavoro. Le mie caratteristiche si adattano ai compagni, posso giocare sia prima punta che insieme a un altro attaccante. Non ho problemi”.  

Sei contento di trovare questa Lazio in corsa per la Champions?
“Voglio mettermi a disposizione e aiutare questa squadra a far bene. Stiamo esprimendo un ottimo gioco. Ho sempre creduto in questa squadra, ci sono tanti nazionali e non è una cosa comune: vuol dire che ci sono tanti giocatori forti. Mancava solo una guida che fosse capace di imporre il gioco giusto per noi. Con i giocatori che abbiamo stiamo dimostrando in ogni partita che siamo forti”. 

Da che punto di vista devi crescere? Sei soddisfatto della passata stagione?
“Non sono soddisfatto. Ma arrivavo da un calcio diverso come quello colombiano e la Lazio attraversava un momento difficile. Credo comunque che segnare cinque gol al primo anno in Italia con la maglia della Lazio non sia una cosa così facile. Ma posso fare molto meglio, tutti si devono migliorare anno dopo anno. Ma ripeto, per un calciatore giovane non è facile imporsi subito. Sono pronto a entrare in campo. Mi sto allenando per quello, ho grande voglia di giocare e far vedere il mio valore in questo gruppo che sta facendo benissimo. Sono ritornato e devo arrivare al livello degli altri”. 

Come hai ritrovato lo spogliatoio?
“Come sempre, scherziamo e parliamo molto insieme. Si parla di tutto, di calcio, di tennis. Lo spogliatotio è come lo avevo lasciato, ma in un certo senso si respira un’altra aria. Dalle facce dei miei compagni si capisce che c’è voglia di andare avanti così”. 

Quali compagni sentivi nel tuo periodo a Perugia?
“Mi sentivo sempre con Felipe Anderson e Keita. Sono due fratelli per me”.

Sei contento di essere tornato al fianco di Miro Klose?
“Sì, è sempre un piacere rivederlo. Adesso ancor di più che è diventato campione del Mondo, va sempre ammirato. Avere un giocatore del genere in squadra è utilissimo, puoi osservare i suoi movimenti o come svolge tutto l’allenamento. Per i giovani è fondamentale”. 

Vedi il gruppo pronto per la partita contro il Cesena?
“Il gruppo vuole continuare a vincere. La verità è che stiamo facendo un campionato importante nel quale possiamo dire la nostra. Potrà essere una stagione fondamentale per tutti, a Cesena facciamo vedere di cosa è capace questa Lazio”. 

Vuoi fare un saluto ai tifosi della Lazio?
“Grazie a tutti i tifosi della Lazio che sui social mi hanno dato il bentornato! Mi avete fatto sentire nuovamente a casa!”. 

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